Politik | Bolzano

“Un gravissimo attacco ai quartieri”

Le proteste per il “pasticcio” sulle circoscrizioni: fondi tagliati per far quadrare il bilancio comunale. Insorgono Pd e 5 stelle, il sindaco rassicura: “colpa” di A22.
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Foto: Comune Bz

“Togliere la spesa corrente dai quartieri vuol dire eliminarli pian piano, in una lenta agonia pianificata da tempo dalla giunta”. Angelo Rizzo, consigliere M5s a Oltrisarco, interviene così dalle fila del movimento all’opposizione in consiglio comunale. Ma il Pd, partito che sostiene Renzo Caramaschi, non è da meno. “Politicamente come Democratici non possiamo avallare questa scelta - dicono Alex Castellano e Daniele Moretti -. Ci viene chiesto di approvare un bilancio che renderà i futuri consigli di quartiere incapaci di mettere in piedi nuove attività e di proseguire gli sforzi fatti finora”. Ma cos’è successo per mettere ai ferri corti la giunta con una parte della sua maggioranza? Lo ha spiegato direttamente il sindaco ai presidenti dei rioni, convocati d’urgenza martedì scorso.

 

Una riduzione di emergenza

 

Il “pasticcio”, per il primo cittadino risolvibile ad inizio 2020, riguarda il bilancio della città di Bolzano. All’ultimo sono stati tagliati i fondi relativi alla voce “Organizzazione eventi, pubblicità e servizi per trasferta” delle cinque circoscrizioni bolzanine. Allo stesso tempo, è stata richiesta una convocazione d’urgenza a tutti i consigli di quartiere per esprimere entro il 15 di novembre un parere obbligatorio ma non vincolante sul bilancio di previsione 2020-2022 del Comune (con il taglio), che dovrà essere votato dall’assemblea cittadina. 

Le ragioni della contrazione sono state spiegate da Caramaschi e da Angelo Gennaccaro, assessore al decentramento, ai cinque presidenti: Alex Castellano (Don Bosco), Miriam Canestrini (Oltrisarco), Christoph Buratti (Gries-San Quirino), Robert Auer (Centro-Piani-Rencio), Renata Tomi (Europa-Novacella). 

 

 

 

Buco di 6 milioni: colpa di A22 e contratto pubblico

 

“I tagli - è il primo chiarimento del sindaco stando al verbale dell’incontro - sono stati trasversali e assolutamente necessari per far quadrare i conti, a fronte di una situazione di emergenza rilevata solo nei mesi successivi all’approvazione delle linee guida del bilancio di previsione (nei mesi estivi)”.

I tagli sono stati trasversali e necessari per far quadrare i conti. Il nostro disavanzo tocca i -6,0 milioni nel 2022 ed è dovuto al rinnovo del contratto del personale, al venir meno dei dividendi di A22 e al taglio della Provincia a tutti i Comuni (Renzo Caramaschi)

Quindi, solo in seguito l’amministrazione si è accorta del “buco”, pari rispettivamente “a -5,7 milioni, -5,9 milioni, -6,0 milioni nel triennio 2020, 2021, 2022”. “Il disavanzo - continua Caramaschi - è generato principalmente dal rinnovo del contratto del personale e dall’azzeramento dei dividendi dell’Autostrada del Brennero. C’è inoltre una generale diminuzione, valida per tutti i Comuni dell’Alto Adige, dei finanziamenti provinciali”.

 

La speranza: Arno Kompatscher

 

Tre cause in una dunque, che hanno portato l’amministrazione a muoversi per garantire la parità nei conti “obbligatoria per legge”. Il sindaco rassicura: “La situazione si risolverà nei primissimi mesi dell’anno nuovo, quando interverranno maggiori entrate a copertura della spesa”. Si attendono maggiori risorse dalla Provincia grazie all’accordo sulla finanza locale per il prossimo triennio, dal quale Bolzano si aspetta più soldi in quanto “capoluogo”. Arno Kompatscher avrebbe già garantito il suo impegno.

La situazione si risolverà nei prossimi mesi dell’anno nuovo, quando interverranno maggiori entrate a copertura della spesa. Dal prossimo accordo sulla finanza locale ci aspettiamo più risorse per Bolzano capoluogo

 

Le proteste

 

Intanto però non si placano i rioni. “Di quale partecipazione vogliamo parlare quando nei fatti eliminiamo la rappresentatività più vicina al territorio, in una città che per di più ha un bilancio florido?” si chiede Rizzo (M5s): “Quasi azzerando le spese correnti si toglie di fatto la possibilità di realizzare i piccoli eventi aggregativi, ultimo compito rimasto ai martoriati consigli di quartiere”. 

Di quale partecipazione vogliamo parlare quando nei fatti eliminiamo la rappresentatività più vicina al territorio, in una città che per di più ha un bilancio florido? (Angelo Rizzo, M5s)

Moretti, vicepresidente di Centro-Piani-Rencio, e Castellano, guida di Don Bosco, non sono da meno: “Dal 2016 lavoriamo, assieme a tutti gli altri referenti dei rioni, per promuovere la partecipazione ed il senso di comunità dei nostri quartieri. Politicamente come Partito democratico non possiamo avallare questa scelta. Siamo comunque consapevoli delle complicate dinamiche amministrative e finanziarie in corso e siamo fiduciosi che si arrivi quanto prima ad una soluzione condivisa”.

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Massimo Mollica Do., 14.11.2019 - 12:02

Con tutto rispetto la "rappresnetanza locale" non esiste. Qui ci si rivolge sempre e solo al sindaco. E in parte è comprensibile visto che siamo un paesello di 100.000 abianti circa.
Piuttosto creerei un forum pubblico accessibile previa registrazione dove tutti possono discutere della propria circoscrizione o città.
Terrei gli uffici comunali distaccati ma abolirei le rappresentanze rionali. E con i soldi rsparmiati ci farei una bella pista ciclabile, che non fa mai male.

Do., 14.11.2019 - 12:02 Permalink