Chronik | #nessunotocchiorso

L’orso bastonato dal pensionato

Identificato l'orso dell'aggressione. L’Ente Protezione Animali denuncia: "È stato l'uomo ad aggredire per primo".
Orso
Foto: Tim Rains (Flickr Portfolio)

La storia

È ormai noto che il 22 luglio scorso il sessantanovenne Angelo Metlicovec stava passeggiando con il suo cane in un bosco del Trentino, nei pressi dei laghi di Lamar, prima di essere stato aggredito da un orso. L'uomo ha approfittato della distrazione  provocata dal cane per gettarsi in un canalone, dopo che l'animale gli aveva morso un braccio. Le sue condizioni non sono gravi, come assicurano i medici del Santachiara di Trento. 

Subito si sono mosse le autorità, infatti l'assessore provinciale trentino all’Ambiente, Michele Dallapiccola, ha convocato un vertice sulla sicurezza per ribadire quanto sia “urgente che il Governo si faccia carico dell’approvazione della norma di attuazione già depositata dalla Provincia da più di un anno, unica strada che può consentirci di rimuovere gli esemplari pericolosi“.

Le varie associazioni non hanno aspettato a farsi sentire, come ad esempio il WWF, che ha espresso solidarietà al signor Metlicovec ma che ha anche esternato i suoi dubbi su un eventuale comportamente inadeguato da parte di Metlicovec stesso.

Infatti l’Ente Nazionale per la Protezione degli Animali (ENPA), dopo aver dichiarato che la recente attenzione sulla questione "orsi" sia diventata una gogna mediatica per riaprire la caccia ai plantigradi del Trentino, prosegue con una pesante presa di posizione nei confronti dell’uomo aggredito.

Infatti l’Ente dichiara che sia stato l’uomo di Cadine ad aver bastonato l’orso, spaventato dalla sua improvvisa apparizione e l’animale si sarebbe quindi irritato, ferendo gravemente  il presunto aggressore.

Questo viene dichiarato anche da Claudio Groff, dell’Ufficio Foreste e Fauna della Provincia di Trento, stando alla testimonianza  - come lui afferma – del ferito. Dichiarazioni che l’Ente ha poi ripreso, supportando le tesi iniziali del WWF.

L'identificazione

"Dai laboratori della Fondazione Mach di San Michele all'Adige sono giunti gli esiti delle analisi condotte sui campioni prelevati in occasione dell'ultimo attacco nei confronti di un uomo, nella zona di Terlago: la genetica indica che il DNA è riferibile a KJ2, elemento che secondo gli esperti della Provincia conferma la particolare criticità comportamentale di cui l'esemplare si è reso protagonista in passato", indica con un nota di oggi pomeriggio l'Ufficio Stampa del Trentino, il quale informa inoltre che la Provincia di Trento ribadisce l'ordine di cattura dell'orso.

Le reazioni

Nel frattempo le associazioni e in particolare l’ENPA chiedono di non riaprire la "forca mediatica" contro i plantigradi e con particolare attenzione si rivolgono al Presidente del Consiglio Gentiloni per sollecitarlo a non delegare altre competenze alla Provincia affinchè non agisca nei termini che hanno portato alla sopressione dell’orso Daniza.

#NessunoTocchiOrso è il nuovo hashtag lanciato dall’associazione insieme alla petizione su change.org.

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gorgias Di., 01.08.2017 - 18:01

Warum erschießen wir den Bär nicht einfach. Profilaktisch. Oder einfach, um zu zeigen, dass uns das am Arsch vorbeigehen kann, weil es Wichtigeres gibt.
Wenn die Sache zwischen Nord Korea und den USA schlecht ausgeht und durch den nuklearen Winter die Jauresdurschnittstemperatur um ein paar Grad sinkt und wir riskieren zu verhungern, dann werden wir ohne die Wimper zu zucken den Bär abknallen und essen .

Di., 01.08.2017 - 18:01 Permalink
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Dietmar Holzner Mi., 02.08.2017 - 11:10

Vollkommen lächerlich, den Mann auch noch selbst für den Bärenangriff verantwortlich zu machen. Möchte wissen, wer in einer solchen Situation alles richtig macht, sodass der Bär glatt von einem Angriff absieht.

Mi., 02.08.2017 - 11:10 Permalink