Gesellschaft | Nobel a Bolzano

JODY WILLIAMS E LA SUA CAMPAGNA

Attivismo come fil rouge di una vita
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Foto: Immagine dal web

JODY WILLIAMS – LA FORZA DELLA PACE

If you teach people different ways of looking at this little planet we all share, you can change the world. Anything is possible if you believe it. You’ve just got to get up off your butt and participate in creating change.

Jody Williams è un’attivista convinta. Fondatrice e coordinatrice della Campagna Internazionale Contro le Mine Antiuomo, (International Campaign to Ban Landmine - ICBL) ha ricevuto il Premio Nobel per la Pace nel 1997. Il suo lavoro comincia in solitaria, nel 1992, presso due organizzazioni non governative. Dopo avere osservato le tragiche ripercussioni sulle popolazioni coinvolte nei conflitti bellici, Williams promuove la campagna in oltre 1300 organizzazioni e 95 paesi diversi, con lo scopo di mettere al bando l’uso, la produzione, lo stoccaggio e la vendita delle mine antiuomo. Oltre alla rimozione e la distruzione completa delle mine, la campagna svolge un’attività di informazione e sensibilizzazione dell’opinione pubblica, istituzionale e mediatica e si impegna ad assistere le vittime e i sopravvissuti. Le operazioni hanno avuto riscontri a livello globale, sollecitando la stesura del Trattato di Ottawa, attualmente firmato da 122 Stati. L’ICBL è oggi una grande rete che conta più di 1000 organizzazioni estese sul territorio di 100 paesi, che si occupano attivamente dei temi dei diritti umani, dello sviluppo e del disarmo, al fine di stabilire la pace ed eliminare completamente le mine antiuomo. Jody Williams ha inoltre istituito, nel gennaio 2006, la Nobel Women’s Initiative, un’iniziativa atta a sensibilizzare e supportare il ruolo femminile all’interno della cultura della pace. Assieme ad altre cinque donne vincitrici del Premio Nobel per la Pace, la divulgazione di e promozione per una pace basata sui principi della giustizia e dell’uguaglianza. Tra le attività risalta ultimamente un impegno per la campagna internazionale contro lo stupro e la violenza di genere nei conflitti. Nel 2004 è stata considerata una delle 100 donne più potenti al mondo dalla rivista Forbes.

“Se insegni alla gente modi diversi di guardare questo piccolo pianeta che tutti condividiamo, è possibile cambiare il mondo. Tutto è possibile se ci credi. Devi solo rimboccarti le maniche e partecipare alla creazione di cambiamento.” (Real Leaders, 20 giugno 2015)

ANA ANDROS