Umwelt | Il fenomeno

Acqua, calano i consumi

I dati Seab per Bolzano: tecnologia efficiente e cittadini virtuosi abbassano i prelievi potabili. In tre anni salvati 500.000 metri cubi (-5%). Tariffe e investimenti.
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Foto: Seab

Consumi in picchiata. O quasi. Può essere una buona notizia, per la tutela dell’ambiente e delle sue risorse naturali. Gli ultimi dati di Seab, la multi-utility di Bolzano, confermano il calo dei consumi di acqua potabile nel territorio del capoluogo. Il valore è contenuto nel piano finanziario e delle tariffe del servizio idrico 2019, licenziato dalla giunta comunale nell’ultima seduta, che presenta un adeguamento all’inflazione delle tariffe a consumo (+1,5%). Significa che una famiglia arriverà a spendere 153 euro l’anno.

 

La tendenza

I prelievi di acqua potabile - si legge - dei clienti domestici e non domestici dimostrano una leggera diminuzione ogni anno”. I numeri aggiornati del piano finanziario confermano il trend per lo scorso triennio. I metri cubi delle utenze domestiche sono scesi dai 6 milioni e 49.173 unità del 2015 ai 5 milioni e 952.196 del 2016, fino ai 5 milioni e 871.469 del 2017. La riduzione nei tre anni è del 3%. 

 

 

Per le utenze non domestiche si è passati dai 2 milioni e 307.429 metri cubi del 2015 ai 2 milioni e 29.284 dell’anno scorso, con un calo vistoso che è pari al 12%. In totale, le utenze del Comune sono scese da 8 milioni e 829.624 a 8 milioni e 373.858 metri cubi (-5%).

 

 

Le spiegazioni

I tecnici di Seab notano come soprattutto il consumo privato risulti in calo negli ultimi anni, seppure in modo graduale, anche in un quadro di aumento della popolazione residente e delle utenze. Dal 2013 al 2017 i consumi per persona sono scesi da 155 a 150 litri. I motivi sono diversi. Esiste in primo luogo una correlazione con l’andamento climatico: l’estate piovosa del 2017, si nota nel bilancio dell’anno scorso della società, “ha contribuito ad una riduzione dei consumi, venendo a meno la necessità di acqua per scopi igienici e per irrigare il verde”. Ci sono poi, non meno importanti, l’efficientamento degli elettrodomestici (vedi le lavatrici che utilizzano meno acqua) e dei sistemi di irrigazione e l’attenzione crescente dei cittadini contro gli sprechi e per un uso consapevole della risorsa. 

 

Cosa cambia nella tariffa

L’adeguamento tariffario avallato dal Comune risente delle ultime evoluzioni del settore, fra cui l’aumento dei costi dell’energia (+17%, precisa il piano finanziario), che serve per il sistemi di pompaggio dalla falda acquifera. Il ritocco include l’8% in più a scaglione della tariffa variabile dell’acqua potabile, il +6% per la tariffa di allontanamento e il -4% di quella di depurazione. 

Novità significativa, con la nuova struttura dei prezzi applicata da quest’anno sono cambiate le fasce, fatto che si ripercuote sopra tutto sul settore clienti non domestici, con l’allargamento della fascia base e della prima tariffa maggiorata.

 

 

Gli investimenti nella rete

C’è poi il capitolo investimenti. Nel calcolare la tariffa per il 2019 (per la quale si prevede un gettito di 3 milioni e 972.618,10 euro, per costi operativi del 2017 pari a 4 milioni e 167.810.80) la spa che gestisce una rete di 192 chilometri per l’acqua potabile ha incluso la voce di costo del “Fondo nuovi investimenti”, permessa dalla normativa a condizione che si dispongano spese di miglioramento nel triennio successivo. 

Gli investimenti totali nel settore acqua ammontano quindi a 4 milioni e 562.000 euro nel periodo 2019-2021. Per l’anno 2019 Seab metterà in campo investimenti complessivi relativi al settore acqua di 1.711.000 euro e sul settore fognatura di 652.000 euro.