Chronik | La partnership

Uniti contro il cybercrime

Accordo fra la polizia e il Dolomiti superski per la sicurezza informatica sulle piste. Nel 2018 sono state 1700 le segnalazioni di alert in Trentino-Alto Adige.
Cybercrime
Foto: upi

Una partnership per tutelare i complessi sistemi informatici che gestiscono e controllano gli impianti dedicati al turismo invernale dolomitico. A siglarla è stata la Polizia Postale e delle Comunicazioni, organo preposto in forma esclusiva a garantire la sicurezza e la regolarità dei servizi di telecomunicazioni, insieme a Dolomiti Superski, federazione che raggruppa 12 consorzi che comprendono complessivamente 130 società e le cui attività sono essenzialmente rivolte alla gestione di 450 impianti di risalita del comprensorio dolomitico che, nell’ultimo anno, ha contato presenze sugli impianti di risalita per circa 10 milioni di turisti.

Non è la prima volta che un ente istituzionale come la Polizia di Stato e il settore privato collaborano per adottare soluzioni adeguate ad assicurare forme di prevenzione nel settore del cybercrime, basti pensare alle cooperazioni con le società del mondo delle telecomunicazioni quale Informatica Alto Adige e Trentino Digitale, dei trasporti, Autostrada del Brennero A22, della ricerca come FBK e del settore commerciale privato, come la Federazione trentina della cooperazione e che hanno permesso di accrescere i livelli di sicurezza. 

 

 

Oggi (8 marzo) si è aggiunto anche il protocollo d’intesa sottoscritto, alla presenza del questore Enzo Giuseppe Mangini, dal dirigente del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni per il Trentino Alto Adige, il vice questore Sergio Russo, e dal presidente della Dolomiti Superski Sandro Lazzari. Obiettivo: fare opera di prevenzione dal rischio di attacchi informatici. Nello specifico l’accordo prevede una condivisione di informazioni relative agli attacchi informatici al fine di impedire l’interruzione dei servizi e/o l’esfiltrazioni di dati e la formazione del personale della società per condividere strategie di difesa ed individuare vulnerabilità nei sistemi informatici.

Nel campo della protezione delle infrastrutture informatiche del Paese, la Polizia di Stato si avvale del Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche (C.N.A.I.P.I.C.) che ha sede a Roma e dei Nuclei Operativi Sicurezza Cibernetica (N.O.S.C.), queste ultime strutture regionali istituite presso ogni capoluogo di regione e dotate di tecnologie di elevato livello e di personale altamente qualificato e specializzato nel contrasto del cybercrime.

Nel corso dell’anno 2018 sono raddoppiate, rispetto al 2017, le segnalazioni di alert diramate alle infrastrutture critiche nazionali raggiungendo le 1700 segnalazioni nella nostra regione. La tempestiva condivisione dei cosiddetti “indicatori di compromissione” dei sistemi informatici con le più importanti infrastrutture sensibili ha consentito di rafforzare gli strumenti volti alla protezione della sicurezza informatica, garantita anche dalla costante attività di monitoraggio informativo in ambienti di interesse investigativo.