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Urbanistica e polemiche

Approvata con 3 voti di scarto la legge "Territorio e paesaggio". Entusiasta l'Svp, meno il Pd, le minoranze unite attaccano: vittoria delle lobby. Nuove norme dal 2020.
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Foto: PaeseRoma.it

“Un piano di sviluppo per il futuro del nostro territorio” certifica Philipp Achammer, obmann dell’Svp. “È un passo di rilievo verso un futuro in cui possiamo programmare in modo sostenibile la tutela e lo sviluppo del nostro territorio” concorda l’assessore Richard Theiner, soddisfatto primo firmatario del testo approvato. “La nuova legge urbanistica contiene alcune importanti innovazioni sia di metodo che di merito” segue Carlo Bassetti, coordinatore del gruppo territorio del Pd, che ricorda però che “alcune questioni rimangono aperte e dovranno essere affrontate in sede di elaborazione dei regolamenti”. Ci sono però i contrari. Praticamente tutte le opposizioni. Il gruppo dei Verdi-Grüne-Vërc ad esempio parla di “primo round alle lobby” e di un “testo contraddittorio e deludente che sarà modificato prima dell’entrata in vigore nel 2020”.

 

17 contro 14

Chi ha ragione? È il gioco della politica, del resto. A parte la dialettica tra fronti opposti, è certo che la legge 151 del 2018 “Territorio e paesaggio” è stata approvata “di misura”: 17 sí e 14 no. In aula mancavano Roberto Bizzo (Noi per l’Alto Adige), Veronika Stirner e Albert Wurzer (Svp). Il voto favorevole numero 17 è di Elena Artioli (Team Autonomia) che si è complimentata con Theiner “per essere riuscito ad aprire le maglie della legge Benedikter” in vigore da 50 anni.

 

Svp entusiasta, Pd cauto

Soddisfatta soprattutto l’Svp, che incassa il sì al testo guardando a una larga parte della propria base elettorale, mentre il Pd ricorda i punti di discussione e il lavoro che resta da fare per le norme di attuazione. “Realizziamo uno degli obiettivi della legislatura in un settore che da tanti anni attendeva un rinnovamento. Siamo consapevoli che ci attende ancora molto da fare” precisa Theiner facendo riferimento ai regolamenti attuativi da approvare in giunta nei prossimi mesi. Con lui si complimenta Kompatscher. La legge, dice, permetterà di attuare gli obiettivi definiti: evitare la dispersione, offrire case a prezzi accessibili, tutelare il paesaggio, lasciare le competenze a livello locale. Riguardo all’entrata in vigore delle nuove norme nel 2020, il governatore spiega che “in Germania questo è uno standard, per consentire un tempo preparatorio, inoltre questa legge deve entrare in vigore con le norme d’attuazione, altrimenti sarebbe un disastro”.

La legge permetterà di attuare gli obiettivi definiti: evitare la dispersione, offrire case a prezzi accessibili, tutelare il paesaggio, lasciare le competenze a livello locale. Sarà in vigore dal 2020 perché prima servono le norme di attuazione, altrimenti sarebbe un disastro (Kompatscher)

 

“Il testo riconosce la specificità delle aree urbane, in particolare del capoluogo, con il suo carico particolare – sottolinea il vicepresidente Christian Tommasini (Pd) –. Questo non è scontato ed è frutto di un lungo dibattito e confronto anche in maggioranza. Va garantito che si continui a investire nell’edilizia pubblica, in linea con le esigenze di sviluppo sociale e demografico di questa terra. Ora si apre una difficile fase di attuazione, e per questo è necessario tempo prima dell’entrata in vigore”.

Va garantito che si continui a investire nell’edilizia pubblica, in linea con le esigenze di sviluppo sociale e demografico di questa terra. Ora si apre una difficile fase di attuazione (Tommasini)

 

Minoranze unite: "Lobbismo"

Il disaccordo sulla legge unisce le minoranze, di tutti i gruppi linguistici, compreso il M5s. Per Andreas Pöder (BürgerUnion-Südtirol-Ladinien) non c’è dubbio che la legge in esame sia frutto di lobbismo, in particolare del Bauernbund. “Contribuenti e famiglie non ne approfittano – nota il consigliere –. Per loro non aumenta la cubatura, per gli agricoltori sì”. Walter Blaas (Die Freiheitlichen) rileva il “lungo periodo di preparazione” per il testo ma “i risultati scarsi”.

La vittoria è di due grandi associazioni, nonostante si fosse partiti con un processo partecipativo. Ci sono inoltre troppe deroghe, ma forse in un anno elettorale non si sarebbe potuto fare diversamente (Köllensperger)

Paul Köllensperger (5 Stelle) segnala che “la vittoria è di due grandi associazioni, nonostante si fosse partiti con un processo partecipativo”: “Ci sono inoltre troppe deroghe, ma forse in un anno elettorale non si sarebbe potuto fare diversamente. Il problema non sono i contadini, ma coloro che non sono veri contadini e che potranno sfruttare questa legge al meglio”. L’esponente pentastellato ha un appunto infine per “l’assenza di vere misure per alloggi accessibili, e ipotizzato diverse modifiche future”.

 

Nell’Svp si è scatenata la lotta tra lobby e ad avere la meglio sono stati contadini e albergatori. Nel 2019, ancor prima che entri in vigore, il nuovo assessore all’urbanistica cambierà di sana pianta la legge (Dello Sbarba)

Per i Verdi, Brigitte Foppa sottolinea che “con questa legge si capirà chi diventa più ricco e chi più povero, e quindi chi ha il potere in questa provincia”. “Con una maggioranza risicata – prosegue il collega Riccardo Dello Sbarba – e 257 modifiche firmate in gran parte da esponenti della maggioranza, un record, è stata approvata una legge che resta incompiuta. Nell’Svp si è scatenata la lotta tra lobby e ad avere la meglio sono stati contadini e albergatori. Nel 2019, ancor prima che entri in vigore, il nuovo assessore all’urbanistica rimetterà di sicuro le mani sulla legge, cambiandola di sana pianta”.

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magda baur Sa., 09.06.2018 - 21:33

Dann wäre es höchste Zeit, dass dieses Gesetz von der Regierung angefochten wird. Hier werden massiv die Bauern bevorzugt, und damit ist dieses Gesetz gleichheitswidrig. Gleichzeitig zementiert dieses Gesetz den geschlossenen Hof ein. Diese Regelung diskriminiert ganz manifest die sogenannten weichenden Erben und dabei insbesondere die Frauen. Dieses Gesetz verstößt somit gegen den Gleichheitsgrundsatz und gegen das Gebot der Gleichbehandlung von Mann und Frau. Die Auszahlungssummen, die die sogenannten weichenden Erben bekommen, sind lächerlich gering. Der sogenannte Ertragswert ist kein wirklicher Ertragswert, sondern ein vom Bauernbund fixierter Pappenstiel. Glücklicherweise haben wir hier in Südtirol noch eine Opposition. Aber hier müssen den Worten nun endlich Taten folgen.

Sa., 09.06.2018 - 21:33 Permalink