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Lo scontro sui pesticidi a Merano

Il M5s incalza sulle irrorazioni "senza segnaletica" vicino a case e parchi. L'assessora Strohmer con i contadini: "A breve l'elenco dei siti sensibili e i controlli".
Pestizid
Foto: Pesticide Action Network

Con la bella stagione riprende vigore l’attività agricola e con questa l’utilizzo di pesticidi (con tutte le discussioni del caso). Il movimento 5 stelle di Merano, attraverso le consigliere comunali Francesca Schir e Adriana Valle, chiede chiarimenti al Comune “sull’assenza dei cartelli informativi previsti dalla normativa” in caso di irrorazioni. A stretto giro risponde Gabriela Strohmer (Svp), assessora all’agricoltura. “I contadini sono al corrente dell’obbligo di apporre la necessaria segnaletica. Dopo la prossima riunione di maggio del gruppo di lavoro comunale sui pesticidi inizieranno i controlli”.

L’intervento del M5s

Schir e Valle riportano le preoccupazioni dei residenti per la ripresa della diffusione dei fitofarmaci. “Mentre Bolzano ha aderito alla Rete Europea delle città senza pesticidi e a Malles sono entrate in vigore le norme che ne vietano l’uso – ricordano le due portavoce pentastellate –, a Merano il Comune non si prende nemmeno il tempo di rispondere ad una petizione firmata da circa 500 cittadini che hanno chiesto, quasi un anno fa, delucidazioni in relazione alle irrorazioni in prossimità di centri abitati, parchi pubblici e asili”. 

Il M5s nota come “risalga, infatti, allo scorso anno” il sopralluogo effettuato dall’assessora Strohmer, responsabile per l’agricoltura e le giardinerie, unitamente ai contadini della zona e ai rappresentanti del Bauernbund, che si erano incontrati nella zona di via Frutteti con alcuni cittadini che lamentavano le costanti irrorazioni senza avvisi. “Erano stati i cittadini residenti nella via sopra menzionata e in vie limitrofe – proseguono Schir e Valle – a chiedere un incontro per chiarire le modalità d’uso dei fitofarmaci nelle zone cosiddette sensibili del Comune di Merano e ad aver consegnato nelle mani dell’assessora il documento relativo alla raccolta firme, promossa via web. Sono proprio gli stessi cittadini ad essere ancora, purtroppo, preoccupati per la loro salute a causa delle irrorazioni che sono ricominciate nei campi molto vicini alle abitazioni e ai parchi gioco della zona, senza che vi sia stata alcuna segnalazione”.

I cittadini sono preoccupati per la loro salute a causa delle irrorazioni che sono ricominciate nei campi molto vicini alle abitazioni e ai parchi gioco della zona, senza che vi sia stata alcuna segnalazione. Le norme su distanze e segnaletica ci sono, ma dei cartelli nessuna traccia (Schir e Valle).

L’esito dell’incontro del 2017, aggiungono le due, “era stato che i contadini e l’amministrazione avevano assicurato ai cittadini di adottare le normative previste dal Pan , Piano di azione nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, fra cui l’applicazione delle norme relative alle distanze e l’esposizione di specifiche segnalazioni ai bordi delle zone interessate dai trattamenti con idonee avvertenze; le linee guida sono ormai in vigore dal 21 novembre 2017, ma dei cartelli ancora nessuna traccia”. 

Perseguire la via intrapresa da Malles è quindi per il Movimento 5 stelle di Merano “una scelta politica che riteniamo auspicabile e necessaria, ma si tratta, appunto, di una scelta. Il fatto che l’assessorato all’agricoltura non dia risposta ai cittadini non è, invece, una scelta, ma un obbligo, sia morale che, in questo caso, istituzionale”.

La replica dell’amministrazione

La vicenda viene ricostruita dall’assessora Strohmer, che fa parte per l’Svp della giunta Rösch, eletto con i Verdi. A Merano, precisano dall’assessorato, è operativo, dal 2016 e a livello comunale, uno specifico gruppo di lavoro che si occupa della problematica dei pesticidi. “Di questo gruppo – continua la ricostruzione – fanno parte, oltre alle assessore Gabriela Strohmer e Madeleine Rohrer, anche rappresentanti della Giardineria comunale e degli agricoltori (coltivatori convenzionali e bio), così come la stessa Francesca Schir. In occasione dell’incontro svoltosi all'inizio dell’anno, il gruppo ha iniziato a elaborare un elenco delle zone sensibili (ad esempio parchi gioco e sentieri pedonali) situate vicino a terreni agricoli coltivati. Durante la prossima riunione, prevista in maggio, questo elenco verrà completato”. 

I contadini sono al corrente dell'obbligo di apporre la necessaria segnaletica. Dopo la riunione in maggio del tavolo di lavoro sui pesticidi anche i cartelli verranno controllati, una volta chiarito chi deve agire. Le competenze infatti sono del Comune ma anche della Provincia e dell'Ufficio igiene (Strohmer).

“I contadini sono al corrente dell’obbligo di apporre la necessaria segnaletica” sottolinea a sua volta Strohmer, che si dice “costantemente in contatto con Karl Trenkwalder”, l’Obmann circondariale del Bauernbund, l’associazione dei contadini. “Dopo la prossima riunione in maggio – aggiunge – la presenza della segnaletica verrà anche controllata. Al momento stiamo chiarendo chi e secondo quali modalità dovrà essere sottoposto a verifiche: il controllo sull’impiego di pesticidi rientra infatti fra le competenze del Comune, ma anche della Provincia e dell’Ufficio igiene. L’obiettivo che si è posto il gruppo di lavoro è quello di attuare, passo dopo passo e insieme agli agricoltori, tutti i provvedimenti necessari a tutelare la popolazione. Alla fine troveremo una soluzione accettabile per tutte le parti in causa”. 

Strohmer ribadisce anche che “il Comune di Merano è all’avanguardia per quanto concerne la gestione ecologica del verde e dei parchi pubblici”. “Già dal 2016 la Giardineria comunale ha infatti rinunciato all'utilizzo di prodotti fitosanitari di origine chimica”. L’assessora ricorda la mozione del Movimento sul tema: “Ancora prima, da autunno 2015 invece – e quindi prima della mozione del M5s in merito – ha inoltre rinunciato all’utilizzo di glifosato; oggi solo in casi eccezionali viene impiegato l’acido pelargonico”. “Proprio il 7 febbraio scorso – è la conclusione ­­– si è svolto a Merano un congresso specialistico sulla cura ecologica del verde pubblico al quale hanno preso parte oltre 170 esperti e addetti ai lavori provenienti da tutto l’Alto Adige”. 

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Sigmund Kripp Mi., 11.04.2018 - 11:51

Wenn Städte sich immer weiter in landwirtschaftliche Grün hineinfressen, wird es immer wieder neue, längere Grenzen geben, an denen es zu Konflikten kommen kann. Ich denke, bei jeder Neuausdehnung von Wohnzonen muss die öffentliche Hand einen Schutzstreifen mitenteignen, auf dem nichts angebaut und der auch nicht betreten werden darf. Z.B. durch anlegen einer Buschlandschaft. Denn ein Bauer, dem die Bebauungsgrenze an sein Grundstück platzt, kann ja nichts dafür, dass im Gemeiderat eine z.B. bisher zwischenliegende Parzelle plötzlich zur Verbauung freigegeben wird!

Mi., 11.04.2018 - 11:51 Permalink