Gesellschaft | Cooperative sociali

Un incontro d’amore

Si sono incontrati e subito piaciuti. Un’intervista a Francesca Peruz sulla nuova collaborazione tra la pasticceria Cadario e la cooperativa sociale Clab.
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Foto: Clab Coopsociale

È un vulcano di idee e di proposte. Non si ferma mai. È originale e generosa. Francesca Peruz è il cuore della Clab. Di certo non lo ammetterebbe mai, ma è lei che tiene i fili e riunisce le molte teste e idee che ruotano intorno a questa cooperativa sociale di Bolzano.

“I nostri prodotti artigianali – biglietti, cartoline, decorazioni e gioielli realizzati rigorosamente in carta – vengono apprezzati per la loro qualità”, Francesca non finisce mai di ribadirlo. Di certo, c’è anche l’aspetto sociale. A realizzare i prodotti in vendita nel negozio della Clab in via De Lai a Bolzano, sono in gran parte persone svantaggiate, che qui trovano un lavoro e un sostegno in momenti difficili della loro vita. Ma questo, non è quello che Francesca vuole porre in evidenza.  

È per questo che alla Clab si cercano sempre nuove collaborazioni con altre realtà, anche imprenditoriali e artigianali della città. Così è anche nata la cooperazione con Cadario, una nuova pasticceria in via Latemar a Bolzano, a pochi passi dal negozio della Clab.

Francesca, l’incontro con la pasticceria Cadario è stato amore a prima vista?
Sì, possiamo proprio dire che è stato un colpo di fulmine. Il titolare, un pasticcere piemontese, è passato dal nostro negozio e ha visto le nostre creazioni. Gli sono subito piaciute. E che noi apprezzassimo i suoi dolci non è di certo un segreto.

È dunque sbocciato l’amore.
Cioccolato artigianale in molte varianti e packaging creato a mano, è questa la ricetta della nostra collaborazione con Cadario. Per Pasqua, su richiesta della pasticceria, nel nostro laboratorio abbiamo ideato e realizzato una serie di confezioni primaverili in cartamela. Le nostre creazioni vengono utilizzate da Cadario per confezionare le uova e altri prodotti in cioccolato e sono in vendita sia nella sede della pasticceria a Bolzano, che anche a Novara. Una parte dell’incasso proveniente dalla vendita di questi prodotti verrà devoluto alla nostra cooperativa sociale per finanziare un progetto dedicato alle 16 persone con disabilità che attualmente lavorano alla CLAB.

 

Queste persone con disagi psichici o fisici trovano un’occupazione da voi nell’ambito di progetti di training lavorativo. Cosa distingue la vostra cooperativa sociale dai laboratori protetti?
Rispetto ai laboratori protetti, noi siamo un‘azienda privata; siamo produttivi e poi siamo anche più flessibili. Da noi non ci sono educatori puri, ma professionisti del settore che hanno studiato in ambito sociale o hanno frequentato e continuano a frequentare corsi in questo settore.

Che vantaggi comporta questo essere impresa per le persone svantaggiate da voi occupate?
Esse percepiscono la nostra, come una realtà di lavoro produttivo vero. C’è, inoltre, la soddisfazione di realizzare prodotti che si vendono e di poter lavorare in un’impresa aperta ad altre realtà, non solo del mondo sociale. Tutti sono molto fieri di lavorare alla Clab.

Come riuscite a conciliare questi progetti di training lavorativo con le finalità di un’impresa?
Di certo da noi la produttività è più bassa rispetto ad altre imprese, ma riusciamo a recuperare questo gap grazie all’impegno dei nostri volontari e naturalmente grazie all’ottima qualità dei nostri prodotti. I nostri clienti e le altre imprese con cui collaboriamo ci apprezzano in primo luogo per quello che offriamo, non tanto per l’aspetto sociale.

Da qui anche la vostra collaborazione con la pasticceria di Via Latemar. Le creazioni nate da questa cooperazione con Cadario sono in vendita anche nel vostro negozio?
No, perché nel nostro negozio noi non possiamo vendere alimentari. Ma anche da noi trovate un sacco di idee regalo e decorazioni per Pasqua: nidi di ovetti in carta, centri tavola, fiori primaverili in carta, mobiles da appendere e molto altro ancora. Pasqua è uno dei nostri periodi di forza.