Gesellschaft | Adolescenti e web

CYBER BEE

Laboratori didattici nelle scuole e nei centri giovani dell'Alto Adige per un uso consapevole e creativo della rete.
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Foto: upi

Esiste una correlazione tra l’esposizione dei ragazzi ai contenuti dei social media e il cambiamento nei loro comportamenti anche in chiave negativa, come l’uso di sostanze e alcool. È ciò che dimostra il Journal of Adolescent Health in un articolo dello scorso anno, presentando una ricerca secondo la quale i giovani si sentirebbero legittimati all’imitazione dei loro pari che in rete mostrano post e foto che approvano, per esempio, il consumo di alcolici. Uno spunto che richiama alla riflessione sulla relazione tra i problemi degli adolescenti, inclusa depressione, insonnia, solitudine e dipendenza e l’accesso incontrollato ai social e alla rete. Nel mondo virtuale il confronto sociale è pressante e perpetuato, il marketing diretto ai minori il più delle volte non è regolamentato (ed è facilmente aggirabile) e gli stessi ragazzi che interagiscono in rete non ricevono la giusta protezione, rimanendo vulnerabili a possibili conseguenze, personali e legali.

Esiste una correlazione tra "ansia adolescenziale" e uso dei social media?

Questa “crescente ondata di ansia adolescenziale”, come viene definita dall’Harvard Graduate School of Education, è davvero causata in toto dai social media e dalle interazioni virtuali costanti? A fronte di denunce alla situazione allarmante dei giovani, è corretta una risposta di controllo e privazione dei dispositivi da parte degli adulti? La ricerca di Harvard sottolinea come molte delle pressioni che i ragazzi ricevono dai social media siano coerenti con le normali preoccupazioni sullo sviluppo intorno alla posizione sociale e alla loro espressione personale e che la correlazione non necessariamente è causale (e negativa).

È tuttavia giusto che gli adulti seguano i fenomeni comportamentali dei giovani. Così, come questi ultimi necessitano di supporto sociale da parte dei primi nella delicata fase di crescita adolescenziale, allo stesso modo hanno bisogno anche di diverse attenzioni educative riferite al mondo digitale. Perché i giovani siano in grado di sviluppare abilità e competenze che permettano loro di prendere consapevolezza, tra le altre cose, della gestione del tempo, delle dinamiche e dei meccanismi che sottendono all’uso degli strumenti digitali, una efficace metodologia didattica deve fondarsi sulla sperimentazione di un uso critico e creativo della tecnologia stessa.

Cyber BEE: Il progetto che accende l’intelligenza del web

Canalescuola Coop. Soc. onlus, da anni attiva nel campo della formazione e dell’educazione attraverso una didattica costruttivista ed esperienziale basata sulla valorizzazione intelligente del supporto tecnologico, ha avviato, per le scuole e i centri giovani del territorio altoatesino, il progetto Cyber Bee – Internet Safety Program. Un programma laboratoriale a 3 step che mira a sensibilizzare gli adolescenti tra gli 11 e i 18 anni circa i rischi della rete, e soprattutto, a stimolarli nella costruzione di esperienze creative e positive attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie e dei linguaggi multimediali. I ragazzi, dopo una prima fase di riflessione, si metteranno in gioco nella produzione di video, musica, testi e foto sul tema dell’uso critico della rete, che saranno resi visibili proprio sul web e presentati al termine dell’anno scolastico a tutta la popolazione durante l’evento conclusivo del progetto dal titolo “Festival dell’Educazione”.

Il progetto è promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento delle Politiche Antidroga, e attuato in collaborazione con Forum Prevenzione, con il sostegno di Legacoopbund e Stiftung Sparkasse.

Sei interessato al progetto e vuoi iscrivere la tua scuola o il tuo centro? Sei un genitore e vuoi informarti per la scuola di tuo figlio? Visita il sito: cyberbee.canalescuola.it o scrivi a [email protected]