“Gli automezzi regionali possono essere utilizzati anche da personale delle sezioni di polizia giudiziaria e da magistrati per attività riconducibili alle funzioni proprie degli uffici giudiziari”. Il decreto approvato a febbraio da Arno Kompatscher, in veste di presidente della Regione, è un ulteriore passo nell’attuazione della delega sulla giustizia, che ha visto l’ente di Piazza Dante assumere oneri - assieme alle due Province - per il sostentamento degli uffici giudiziari in Trentino Alto Adige.

La modifica del regolamento serve per permettere a persone delle forze dell’ordine di guidare le auto, solitamente i mezzi su cui si spostano i magistrati nell’esercizio delle loro funzioni. Il comma citato viene aggiunto alla normativa interna “sull’uso di automezzi per viaggi di servizio degli amministratori e dei dipendenti dell’amministrazione regionale” ed è pensato per i poliziotti, carabinieri o agenti della guardia di finanza assegnati alla polizia giudiziaria.

Un passaggio burocratico, ma che contribuisce all’attuazione della delega sul sostegno amministrativo e finanziario alla giustizia in regione, in base al decreto legislativo del 7 febbraio 2017. L’accordo con le Autonomie ha previsto la presa in carico del personale amministrativo, con il passaggio alla Regione di 357 dipendenti delle sezioni giudiziarie prima in capo allo Stato, mentre quelli rimasti sono circa 15-20. L’ente di Piazza Dante è tenuto, oltre al pagamento degli stipendi, a sostenere i costi dell’acquisto di beni strumentali e delle manutenzioni (quest’ultima voce ha occupato più di 4 milioni di euro nell’ultimo anno).

Gli uffici tecnici della Regione stanno valutando in questa fase i prossimi passi. Riguardo alle auto, è stata avviata la procedura per l’acquisto di nuove auto, in aggiunta alle 11 Punto entrate in servizio a dicembre. Al vaglio ci sono mezzi di media cilindrata, da ottenere tramite le aste Consip per marche come Alfa Romeo, Fiat-Fca, Subaru.