Wirtschaft | Turismo

La lotta di Baur agli affittacamere

“Airbnb e affini sono cresciuti troppo, senza residenti il centro soffre” dice il vicesindaco. Entro maggio le controproposte.
Christoph Baur, Comune, Bolzano
Foto: Salto.bz

Ben vengano le nuove forme di turismo, ma il fenomeno dei moderni affittacamere, che passa attraverso Airbnb e simili, è cresciuto in maniera eccessiva. Lo dice Christoph Baur, vicesindaco del Comune di Bolzano ed esponente dell’Svp cittadina, sensibile alle istanze degli operatori economici del capoluogo. Ma anche, come dichiara, a quelle dei residenti. 

Il Comune: crescita eccessiva

Entro maggio l’amministrazione conta di concludere il piano con le proposte per il turismo in città e gioco forza si parlerà anche di eventuali contromisure per limitare il proliferare di stanze e appartamenti adibiti alla ricettività low cost. “Ci sono interi edifici ristrutturati che sempre più vengono dedicati a questa offerta” nota il numero due di Caramaschi (il quale, dopo l’operazione all’anca, rientrerà forse lunedì prossimo).

Baur per ora non ha numeri riguardo all’argomento, ma conta di averli con il piano. “Il problema esiste” ammette l’amministratore. Il vicesindaco Baur stima che a Bolzano, soprattutto in centro, l’incremento dei servizi propagati da Airbnb o da portali simili abbia coperto la quota prima garantita dagli hotel di fascia medio-bassa.

Il problema esiste. Non si tratta del nero o dell’evasione, che pure in alcuni casi avvengono. Quello che preoccupa è la dimensione a mio parere eccessiva che ha raggiunto il fenomeno. Ci impone di riflettere

Per il vicesindaco tuttavia non si tratta solo di un fatto di mercato. Esiste una dimensione di trasformazione urbana legata ad un’attività imprenditoriale che è, sottolinea, pienamente legale essendo prevista dalla normativa provinciale. La legge 12 del 1995 prevede infatti che l’affitto a scopo turistico possa avvenire in “non più di otto camere o cinque appartamenti ammobiliati, ubicati in uno stesso edificio non classificato come bene strumentale”. 

Le contromisure

“Il problema non è il nero o il fatto che alcuni proprietari, come magari avviene in alcuni casi, portino avanti la loro attività senza dichiararla al fisco - prosegue Baur -. Quello che preoccupa è la dimensione a mio parere eccessiva che ha raggiunto il fenomeno. Ci impone di riflettere”.

Noi purtroppo non possiamo intervenire come potremmo fare per le attività commerciali. Ma potremo fare proposte, per modificare la legge provinciale

Per il vicesindaco, competente sull’urbanistica, l’occasione per riflettere ci sarà con il completamento del piano di sviluppo turistico. “Contiamo di averlo entro maggio”. Nel dibattito potranno uscire delle controproposte. Il Comune infatti non ha strumenti per riportare il fenomeno a forme ritenute più accettabili, ma potrà fare, prosegue Baur, pressione sulla Provincia affinché cambi la legge. “Noi purtroppo non possiamo intervenire come potremmo fare per le attività commerciali. Tuttavia, possiamo inviare dei suggerimenti. Ad esempio, si potrebbe introdurre l’obbligo del cambio di destinazione d’uso, che impone che non tutto l’edificio, ma solo una parte, il 40%, venga adibito all’offerta turistica. Oppure ridurre il numero di stanze, o ancora evitare che una stessa persona aprendo tre società diverse possa arrivare a 15 edifici trasformati in b&b”.

 Nel centro di Bolzano interi edifici ristrutturati vengono dedicati esclusivamente a questa attività e così facendo vengono tolti spazi di abitazione ai cittadini. Senza residenti alla lunga il centro soffrirà

Porre un argine al processo è considerato doveroso. “Nel centro di Bolzano interi edifici ristrutturati - conclude - vengono dedicati esclusivamente a questa attività e così facendo vengono tolti spazi di abitazione ai cittadini. Ma senza residenti alla lunga il centro soffrirà”.