Chronik | Bolzano

“Busoni-Mahler, si risparmia”

“Ente unico più forte e snello” dice il Comune che ha approvato la fusione delle due fondazioni musicali. Ma la riduzione delle spese, spiega Repetto, è da quantificare.
Busoni
Foto: Getty Images

La creazione di un ente “più forte ed egemone nel settore musicale locale”, capace di perseguire le finalità di entrambi gli enti originari di partenza “con maggiore incisività”. L’ottimizzazione della struttura a servizio delle finalità istituzionali. E non meno importante “la riduzione delle spese di gestione”. Sono i tre obiettivi dichiarati della fusione tra le fondazioni bolzanine Gustav Mahler e Ferruccio Busoni (organizzatrice dellomonimo e prestigioso concorso pianistico internazionale), il passaggio che il consiglio comunale del capoluogo altoatesino ha approvato nell’ultima seduta con 37 voti favorevoli. I risparmi tuttavia sono ancora da quantificare.

La fusione consentirebbe un triplice risultato: la creazione di un ente più forte ed egemone nel settore musicale locale capace di maggiore incisività, il risparmio nelle spese di gestione, l’ottimizzazione della struttura (Comune di Bolzano)

Almeno a livello amministrativo è andato in porto il percorso promosso dal municipio e che allo stesso tempo rappresenta l’ultima incombenza per Sandro Repetto, l’assessore cittadino alla cultura approdato sugli scranni del consiglio provinciale. “Nell’ottica della razionalizzazione e valorizzazione dei due enti - si legge nella delibera licenziata dall’aula - il Comune di Bolzano, quale socio fondatore di entrambe le fondazioni musicali, intende procedere alla fusione per incorporazione della fondazione Gustav Mahler musica e gioventù nella fondazione Concorso pianistico internazionale Ferruccio Busoni, ai sensi delle norme del codice civile”. Si autorizza pertanto per i motivi espressi la “fusione per incorporazione”.

Il risparmio non è quantificabile, ma ci sarà una razionalizzazione del lavoro e del progetto musica e gioventù a Bolzano (Sandro Repetto)

Il passaggio, avallato prima dai rispettivi cda delle fondazioni, prevede che il board della Gustav Mahler venga a decadere a seguito della fusione effettiva, mentre quello della fondazione Busoni continuerà ad esercitare le sue funzioni fino a naturale scadenza. “Sarà invece possibile procedere alla nomina dell’assemblea di partecipazione, nuovo organo della fondazione”, prescrive la delibera.

Il Comune che ha appoggiato l’aggregazione non ha cifre pronte. “Il risparmio non è quantificabile - afferma Repetto -, ma ci sarà una razionalizzazione del lavoro e del progetto musica e gioventù a Bolzano”. Arrivederci quindi in Provincia.