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Politik | Parlamento

Mozioni ed emozioni

Discussione e voto, alla Camera, sul doppio passaporto.

"Ich bin eine italienische Südtirolerin": l'affermazione, che evoca vaghe reminiscenze di un Kennedy berlinese, spunta sulle labbra dell'onorevole Michaela Biancofiore, al culmine di un concitato intervento, durante la seconda e ultima parte del dibattito alla Camera sul tema del doppio passaporto ai sudtirolesi. La deputata di Forza Italia, prima firmataria della mozione del suo partito sull'argomento, spara a zero contro diversi bersagli. Il più criticato è il cancelliere austriaco Kurz. " Quello che è successo veramente in queste ore, in questi giorni, - afferma Biancofiore - è che il cancelliere di una nazione austriaca è venuto a fare campagna elettorale per un partito dell'arco costituzionale italiano in Italia, e nessuno di voi si batte il petto né si preoccupa di questa cosa! E lo fa - attenzione, amici miei - nell'anno in cui ricorrono i 100 anni dalla Prima guerra mondiale".

Le affermazioni della deputata azzurra, che non manca di criticare l'atteggiamento ritenuto troppo cauto da parte dei partiti di Governo, trovano un'eco in quelle degli esponenti dell'altra formazione di opposizione di destra: Fratelli d'Italia. Per l'onorevole Francesco Lollobrigida. " L'Austria è tornata a parlare in questi mesi, - ha detto - anche nei programmi elettorali dei partiti di governo, dell'Alto Adige come se fosse una porzione dell'Impero austroungarico. È ridicolo, è comico probabilmente, pensando all'Austria, uno staterello della nostra Europa con cui noi oggi auspicheremmo di avere un rapporto relazionale utile a programmare politiche che affrontino le grandi dinamiche di quest'Europa; ma ci ritroviamo, invece, un Capo di Stato austriaco che viene in Italia a fare comizi in terra italiana e ad argomentare le ragioni per le quali un pezzo di italiani dovrebbe essere a casa propria valorizzato di più di altri, mettendo un pezzo d'Italia contro un altro pezzo d'Italia".

Su altri temi e su altri toni l'intervento, il primo forse in qualità di deputata eletta a Bolzano, dell'onorevole Maria Elena Boschi del PD. Dopo aver preso nettamente le distanze tra gli argomenti usati dalla destra, Boschi ha posto l'accento sulla necessità di mantenere vivo quel rapporto di dialogo con il quale è stata costruita nel corso dei decenni l'autonomia altoatesina. " Certo - ha aggiunto -  la responsabilità maggiore nel suscitare aspettative che non potranno essere mantenute, aspettative per una parte della popolazione, è dello stesso Governo austriaco: il Presidente Kurz è ben consapevole che quasi sicuramente questa propaganda sul doppio passaporto non si trasformerà in atti concreti, perché non avrà i numeri in Parlamento per approvare una legge sulla doppia cittadinanza che oggi non è prevista in Austria, a maggior ragione i numeri - perché serve una maggioranza qualificata, che il Governo non ha - per modificare la Costituzione. Sappiamo che la proposta del doppio passaporto contrasta con i principi di diritto internazionale che, proprio per la convivenza pacifica, contrastano l'ipotesi di un rilascio della cittadinanza per comunità che vivono in Stati confinanti basata sull'origine etnica o linguistica".

Dopo il silenzio di martedì, oggi, a Montecitorio, si è fatta finalmente sentire anche la voce dei due partiti di Governo. Lo hanno fatto con una mozione dai toni abbastanza cauti, nella quale, l' Esecutivo viene impegnato semplicemente a "  ribadire, anche nelle sedi dell'Unione europea, i rischi potenziali che potrebbe comportare, per la popolazione di lingua italiana, un'eventuale approvazione della legge austriaca sulla concessione della cittadinanza e del passaporto ai cittadini dell'Alto Adige. Il documento è stato illustrato brevemente la due esponenti di maggioranza, gli onorevoli Alex Bazzaro della Lega ed Elisa Siragusa del Movimento 5S, concordi nel definire del tutto inopportuna iniziativa austriaca dall'affermare che essa è fonte di forte preoccupazione a Bolzano come a Roma.

Le uniche voci in dissonanza che si sono brevemente alzate in aula sono state quello del deputato SVP Manfred Schullian che ha parlato di "sgradevole confusione" sull'argomento e dall'onorevole Emanuela Rossini del PATT che ha duramente criticato l'atteggiamento dei partiti di destra. Poco prima che la presidente di turno Maria Elena Spadoni chiamasse i deputati al voto, si è alzato parlare, per una manciata di secondi, anche il deputato leghista bolzanino Filippo Maturi. "Come deputato della Lega dell'Alto Adige, - ha affermato testualmente - ritengo che le posizioni del Cancelliere austriaco siano una mera campagna elettorale che va a danneggiare quell'equilibrio che si è andato a formare tra la popolazione di madrelingua italiana e quella tedesca e quella ladina sul nostro territorio, in Alto Adige/Südtirol, che ha portato tanti benefici che noi tutti conosciamo, sia da un punto di vista sociale, che economico".

Il voto sulle quattro mozioni non ha riservato sorprese. Forza Italia e Fratelli d'Italia hanno votato assieme i propri documenti bocciati ambedue con 369 no e 120 sì quello degli azzurri e 369 no e 119 sì quello del partito di Giorgia Meloni.  Il PD ha votato da solo il suo documento, bocciato con 385 no e 95 sì. Approvata infine, con 263 voti favorevoli e 216 contrari la mozione di maggioranza.

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Gregor Beikircher So., 30.09.2018 - 20:05

Ralph Kunze, sie verstehen anscheinend nicht viel vom "Miteinander". Etwas getrennt und sogar in ganz anderer Ausrichtung befürworten, hat noch lange nichts mit "zusammen ins Bett gehen" zu tun. Beurteilen Sie sich besser selber, anstatt bei anderen so meilenweit im Urteil fehl zu gehen.

So., 30.09.2018 - 20:05 Permalink