Chronik | La lite continua

“Reati in calo? No, manca fiducia”

La Lega torna ad attaccare Caramaschi per la rissa al Conte Forni. “Denunce in calo per l’esasperazione”. Ma il Carroccio rischia il corto circuito incolpando il Comune.
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Foto: Salto.bz

Il sindaco continua a minimizzare gli atti di violenza che avvengono in città. Ma la colpa è sua, della sua amministrazione, per la scarsa sorveglianza come si è visto qui al Conte Forni”. Continua l’offesiva della Lega Salvini di Bolzano che lavora ai fianchi Caramaschi, come da manuale della buona opposizione, puntando al prossimo obiettivo politico, quello che manca dopo Roma e la Provincia: il Comune capoluogo. Per questo i consiglieri Kurt Pancheri e Kevin Masocco, assieme ad altri militanti, si sono ritrovati in via Renon, all’entrata della struttura di accoglienza dove nella serata di lunedì è stato segnalato un accoltellamento. 

Il sindaco continua a minimizzare gli atti di violenza che avvengono in città. Ma la colpa è sua (Kurt Pancheri e Kevin Masocco, Lega)

 

La Lega al Conte Forni

 

È il secondo presidio in pochi giorni, all’indomani di quello in via Gobetti per lepisodio di raptus all’ex Alimarket. All’arrivo, i leghisti leggono la nota inviata da Volontarius, che assieme alla cooperativa sociale River equipe gestisce lo spazio per conto dell’Assb, l’azienda servizi sociali del Comune di Bolzano. “Nessun ospite del centro di accoglienza è stato coinvolto nella rissa di via Renon” precisa l’associazione circa la notizia riportata dall’Alto Adige.

 

 

I militanti prendono atto. Cambia poco: il bersaglio resta Caramaschi e viene ripreso lo scambio di accuse tra il primo cittadino e Filippo Maturi. “C’è comunque un fattore che preoccupa. Perché -  si chiede Masocco - c’è stata una rissa qui all’esterno della struttura? Perché ci sono persone che girano armate di coltello a Bolzano?”. Pancheri incalza. “Non è chiaro se il fatto sia avvenuto nelle pertinenze del centro, oppure dentro. In ogni caso mancano la vigilanza e i controlli. Questa struttura è di competenza del Comune”. 

Perché c’è stata una rissa qui all’esterno della struttura? Perché ci sono persone che girano armate di coltello a Bolzano? 

 

 

Il gioco della politica impone di difendere sempre e comunque i propri colori. Sia Pancheri che Masocco, che ieri hanno chiesto chiarimenti in consiglio comunale sull’episodio, respingono il richiamo di Caramaschi alle competenze di governo e Provincia sulla gestione degli stranieri sul territorio. Riguardo poi al calo dei reati riportato proprio dal sindaco, che attende i dati di Salvini, è la Lega stessa a minimizzare. Rischiando di criticare uno dei successi che potrebbero essere presto sbandierati sia dal ministro che dalla neogiunta Lega-Svp

I reati diminuiscono? Può trattarsi di statistica. Calano le denunce, perché la gente è sfiduciata. Non da Salvini ma dai governi precedenti

“I reati diminuiscono? Può trattarsi di statistica - conclude Masocco -, perché calano le denunce. Il motivo è che la gente è sfiduciata e non si rivolge alle forze dell’ordine”. E di chi è la colpa allora? “Non certo di questo governo, ma di quelli precedenti”. 

 

Trasporti, denunce in calo

 

Sempre in tema di sicurezza, ieri il commissario del governo Vito Cusumano ha incontrato i sindacati dei trasporti che lamentavano problemi di incolumità sulle linee urbane del capoluogo ed extraurbane, soprattutto in relazione ad episodi avvenuti recentemente. Il prefetto ha ricordato le iniziative messe in campo e “la significativa diminuzione delle denunce del personale viaggiante” seguita ai risultati operativi delle forze dell’ordine. Tra le misure sollecitate ai concessionari, in riferimento alla stazione di Bolzano, “l’installazione di un sistema di videosorveglianza ed il posizionamento di tornelli di accesso ai binari”.