Wirtschaft | La missiva

“Non abbiamo bisogno di regali”

Lettera aperta degli imprenditori alla politica: “Non servono contributi a pioggia ma la garanzia di un contesto competitivo”. Lodato il lavoro della giunta Kompatscher.
Landtag
Foto: Salto.bz

Accanto alla girandola politica per la formazione del nuovo governo provinciale c’è una cospicua dose di pragmatismo che arriva dal mondo dell’economia. Assoimprenditori Alto Adige ha infatti scritto una lettera aperta ai consiglieri provinciali eletti con richieste precise: “Le nostre imprese non hanno bisogno di regali, né tantomeno contributi a pioggia. Come Associazione rinunciamo volontariamente da anni a contributi pubblici. Quello che invece vi chiediamo è di garantire un contesto competitivo in cui poter fare impresa e delle regole in linea con quelle dei nostri concorrenti all’estero”.

Parallelamente gli imprenditori riconoscono l’impegno profuso dalla giunta Kompatscher: “In questi ultimi anni la strategia perseguita dal governo provinciale ha dato ottimi risultati. Una buona politica economica è anche una buona politica sociale: su questa linea contiamo che si possa proseguire anche nei prossimi anni. In particolare è stato decisivo il sostegno dato alle famiglie e alle imprese attraverso la riduzione del carico fiscale. Che questo sia l’aiuto più mirato e più efficiente è una convinzione che in questi anni è stata condivisa anche dalla giunta provinciale uscente e che riteniamo imprenscindibile anche per il futuro”.

Le nostre imprese non hanno bisogno di regali, né tantomeno contributi a pioggia. Come Associazione rinunciamo volontariamente da anni a contributi pubblici. Quello che invece vi chiediamo è di garantire un contesto competitivo in cui poter fare impresa e delle regole in linea con quelle dei nostri concorrenti all’estero

Il consiglio di presidenza di Assoimprenditori, guidato da Federico Giudiceandrea, snocciola poi numeri importanti dal bilancio sociale 2018: le 473 imprese associate ad Assoimprenditori Alto Adige danno lavoro complessivamente a 38.633 persone. Ciò significa che un occupato dipendente su quattro nel settore privato lavora in una delle aziende associate che generano inoltre il 60 per cento dell’export provinciale, versano imposte per 595 milioni di euro e pagano retribuzioni che sono il 40 per cento più alte rispetto alla media provinciale

 

 

“Questi numeri ci rafforzano nella nostra convinzione: riconosciamo e valorizziamo ulteriormente l’importanza delle imprese dell’industria e dei servizi ad essa associati. Sono garanti per il benessere e lo sviluppo della nostra terra. Riconosciamo e valorizziamo anche l’importanza dell’Europa: il benessere dell’Alto Adige, proprio come quello di tutte le altre 267 regioni europee, non può prescindere da un’Europa forte!”.

Nella lettera viene messo in risalto anche il fatto che l’Alto Adige stia attraversando un momento molto positivo grazie al contributo di tutti i settori economici. “Crescita economica, aumento dei posti di lavoro, nuovi investimenti sul territorio e conquista di nuovi mercati da parte delle imprese locali hanno contraddistinto gli anni dopo la crisi garantendo così entrate aggiuntive al bilancio provinciale e di conseguenza le risorse necessarie per finanziare i servizi pubblici. È nell’interesse di tutti noi creare i presupposti affinché questo periodo positivo continui anche in futuro”, così gli imprenditori.