Politik | Svp/Lega

“Kompatscher doveva tentare”

La senatrice Svp Julia Unterberger sul caos innescato dal decreto Salvini, l'"allergia leghista", l'occasione mancata con i Verdi e il dovere della responsabilità.
Julia Unterberger
Foto: Südtirolfoto/Othmar Seehauser

salto.bz: Senatrice Unterberger, Il decreto sicurezza, contro il quale si è opposta fermamente, diventa legge. Intanto i primi effetti si sono fatti sentire, l’allarme sociale cresce, tutto secondo copione?

Julia Unterberger: Era chiaro che sarebbe finita così, con quello che ho ribattezzato “decreto insicurezza” si distrugge tutto ciò che finora ha funzionato, interrompendo il percorso di integrazione avviato, introducendo tagli ai fondi per l’accoglienza, cancellando i permessi di soggiorno umanitari, senza contare che questa misura condurrà molte persone nell’illegalità.

Anche il dissenso dei 5 stelle si è sgonfiato. Per avere l’ultima parola sul reddito di cittadinanza?

Fa tutto parte dell’accordo di governo, molto semplicemente i 5 stelle danno il via libera alla Lega sui loro temi e viceversa, si tratta di un compromesso fra due forze che non sono evidentemente compatibili. All’interno del M5s si sono creati grandi malumori ma c’è, all’interno del Movimento, questo modus operandi per cui i dissidenti vengono subito minacciati di espulsione. Ne è un esempio lampante il senatore De Falco, il quale si era detto contrario al decreto sicurezza annunciando che non avrebbe votato la fiducia. Una parte dei 5 stelle non è così sensibile a certe tematiche e si rifà all’accordo stretto con la Lega, che implica alcune concessioni; e poi ci sono i malpancisti che non so quanto reggeranno ancora. Ho saputo per esempio che riguardo il disegno di legge Pillon, che ritengo un provvedimento orribile, non voteranno a favore, sarebbe davvero troppo.

Faccio molta fatica a rapportarmi con la Lega, a differenza dei miei colleghi Durnwalder e Steger

È manifesta la sua “allergia” alla Lega, come vive la sua “condizione di minoranza” rispetto ai suoi colleghi senatori della Svp Durnwalder e Steger che invece non disdegnano il Carroccio?

Appartenendo all’area liberale-di sinistra della Svp faccio molta più fatica dei miei colleghi a rapportarmi con la Lega, infatti le discussioni fra di noi non mancano, ma senza mai trascendere, anche perché siamo ben consci delle posizioni dell’uno e dell’altro.

Si ritrova ad avere un colore ideologico in un partito senza ideologia.

La Svp è un partito di raccolta che ha al suo interno molte voci accomunate da una base di valori, che vanno dall’autonomia al buon governo. Alcuni di noi sono più pragmatici, per esempio Durnwalder, che dice di non condividere la linea leghista sui migranti o su altre questioni, ma che preferisce concentrarsi su ciò che ci accomuna al partito di Salvini. Per me è difficile pensarla così.

Le sarà dunque difficile digerire questo matrimonio di interesse a livello provinciale?

Sì, ma non mi ribello, il mio lavoro è soprattutto a Roma, qui siamo all’opposizione e ci resteremo. Nel Gruppo per le Autonomie ci sono 3 persone che sono state elette grazie all’alleanza con il Pd, manteniamo la nostra linea valutando di volta in volta i singoli provvedimenti. Fare liberamente le mie dichiarazioni di voto senza dover avere riguardi perché c’è un’alleanza in atto per me è sufficientemente accettabile. 

Sulla questione dei migranti direi che Salvini ha già combinato abbastanza guai

È opinione diffusa fra i dissenzienti che la Lega sarà un partner dormiente che non ostacolerà gli interessi della Svp.

A sentirli parlare non si direbbe che abbiano intenzione di restarsene in disparte. Bessone ha detto che nel programma dovrà essere evidente l’impronta leghista. Quello che sto notando durante l’inizio di queste trattative è che forse la Lega non ha così tanti esperti da poter spendere per questi gruppi di lavoro che dovranno preparare il programma di coalizione. Vedremo se riusciranno a chiuderlo questo accordo, e come si concilieranno le varie posizioni contrastanti dato che su certe tematiche restano ampie le distanze, penso ad esempio alla riapertura dei punti nascita chiesta dalla Lega. 

Se è per questo la Lega chiede anche il coprifuoco di chiusura nei centri d’accoglienza.

Sulla questione dei migranti direi che Salvini ha già combinato abbastanza guai. Spero che i nostri non faranno altre concessioni, sono fiduciosa che Magdalena Amhof, dell’ala sociale della Svp, impegnata nel gruppo di lavoro per l’integrazione, si farà sentire in merito a questo tema.

Quali sono le sue impressioni sulla squadra leghista del consiglio provinciale?

A parte Bessone credo che gli altri non abbiano molta esperienza politica. Una cosa però è cristallina: sulle faccende importanti non decidono loro ma Salvini e Calderoli, come si è visto in occasione del preambolo, del codice di valori che i leghisti locali avrebbero volentieri sottoscritto prima dell’intervento dei propri vertici. È un partito molto gerarchico il loro e il Capitano avrà sempre l’ultima parola. 

Non è stato un atto di arroganza da parte della Volkspartei presentare preventivamente questo codice?

È andata che nel partito, quando abbiamo discusso delle varie soluzioni per la formazione della giunta, quasi tutti hanno detto di avere grossi problemi a diventare partner della Lega. Allora nessuno, se per mancanza di coraggio questo non posso saperlo, si è detto lieto di imbastire questa alleanza, alcuni hanno dichiarato di non poter mai votare a favore, altri che si sarebbe dovuta rispettare la volontà degli elettori del gruppo italiano. Per tranquillizzare gli animi Kompatscher e Achammer hanno quindi pensato di far firmare alla Lega un documento che affermasse che almeno a livello locale certi valori potessero essere condivisi. Sappiamo poi com’è finita, i leghisti locali erano d’accordo, Salvini ha invece detto di no, e lì ho capito che il nemico era ormai in casa.

Personalmente non avrei avuto tutte queste resistenze né paure a stringere un'alleanza con gli ecologisti, ma se già per una parte della Volkspartei il Pd era troppo di sinistra figurarsi i Verdi

È vero che non vedevate l’ora di liberarvi del Pd?

Assolutamente no. È vero che la Svp è spaccata in due, una metà ha riconosciuto il buon lavoro fatto insieme al Pd e l’altra, soprattutto molti fra i contadini che ora costituiscono una frangia molto forte, ha sempre considerato il Pd un male perché rappresentava la sinistra, e la Svp che fa una coalizione con la sinistra era inconcepibile. Non c’è dubbio che questa parte del partito sia più contenta oggi.

Lei avrebbe invece visto di buon occhio un’alleanza con i Verdi?

Mi spiace molto che si sia preferito il partito sovranista ai Verdi, che sarebbero stati la soluzione più moderna, più orientata verso il futuro, verso tematiche come l’ambiente, che diventerà progressivamente sempre più importante, e pro Europa, improntata su una convivenza pacifica, non solo fra italiani e tedeschi, ma anche con i migranti che vogliono integrarsi nel territorio. Penso che i Verdi si sarebbero ammorbiditi se fossero entrati in giunta, perché è chiaro che fare opposizione e avere responsabilità di governo sono due cose completamente differenti. Insomma personalmente non avrei avuto tutte queste resistenze né paure nei confronti degli ecologisti, ma se già per una parte della Volkspartei il Pd era troppo di sinistra figurarsi i Verdi.

L’ha delusa il partito in questo senso?

Sono abbastanza realista. Devo dire che mi sono piuttosto stupita di quante persone, soprattutto fra gli appartenenti all’area economica, abbiano detto no alla Lega, non me lo sarei aspettata. Fra l’altro la maggior parte dei critici nei confronti del Carroccio arrivano dal Burgraviato, che è il mio comprensorio, e ciò mi rende felice.

Come facciamo noi di madrelingua tedesca a dire “voi italiani avete eletto la Lega ma a noi non sta bene”? A maggior ragione come avrebbe potuto dirlo Kompatscher, prendersi questa responsabilità? No, doveva provare a intavolare le trattative e io questo lo capisco

Kompatscher è stato messo all’angolo da questa alleanza inevitabile? È come dice Riccardo Dello Sbarba, che il governatore dovrà passare il resto della legislatura a giustificarsi di un partner di cui si vergogna?

Sa, l’argomentazione secondo cui va rispettata la volontà dell’elettorato italiano, che oggi si sente evidentemente rappresentato dalla Lega, è comprensibile. Come facciamo noi di madrelingua tedesca a dire “voi italiani avete eletto la Lega ma a noi non sta bene”? A maggior ragione come avrebbe potuto dirlo Kompatscher, prendersi questa responsabilità? No, doveva provare a intavolare le trattative e io questo lo capisco. Bisogna prendere atto del voto del gruppo italiano. Anche il Pd non può dare la colpa alla Svp se ha perso voti, sarebbe troppo facile così. Del resto se i dem non si fossero scissi molto probabilmente l’alleanza con la Volkspartei sarebbe stata confermata. 

Crede che questa legislatura durerà 5 anni?

Questo non posso giudicarlo, dipenderà tanto anche dal feeling umano che si instaurerà o meno fra le persone coinvolte.

E a Roma? La preoccupa la tenuta del governo?

Nella capitale il caos è totale ma se salta il governo rischiano tutti, anche Salvini. Per quanto possa credere, tornando al voto, di capitalizzare il consenso con la prospettiva di guidare una maggioranza di centrodestra spetta al presidente della Repubblica Mattarella sciogliere le Camere, e chi dice che lo farà? O ancora, faccio un esempio, una certa parte del Pd e una dei 5 stelle sarebbero davvero in grado di proporre insieme un’alternativa di governo? Credo che l’attuale esecutivo andrà avanti finché riuscirà, già il fatto che si stia trattando con l’UE sulla manovra finanziaria è un buon segnale, almeno Salvini e Di Maio non porteranno direttamente l’Italia verso la bancarotta. 

Le europee? Forza Italia da sola, rappresentata da Biancofiore, per noi resta un “no-go” assoluto

In quanto all’alleanza con Forza Italia alle europee? Cadranno i granitici veti anche contro la Biancofiore?

Se si farà sarà eventualmente una coalizione con partiti di centro, che è una cosa diversa. Forza Italia da sola, rappresentata da Biancofiore, per noi resta un “no-go” assoluto.

Si parla già anche delle elezioni politiche e si vocifera che ci sarà un candidato del centrodestra nel collegio di Bolzano sostenuto dalla Svp. Fantapolitica? 

Non se n’è parlato nella Svp, e non se ne parlerà finché non ce ne sarà necessità. Tante cose possono succedere in 4 anni, lasciamo stare le speculazioni.

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Richter Peter Mi., 05.12.2018 - 07:37

Beh, far entrare nella giunta provinciale l'estrema destra nazionalista è veramente una mossa incomprensibile. Io non vedo dove stia l'interesse del nostro territorio di governare con un partito neofascista (che mostra chiaramente il decreto "sicurezza"), che litiga quotidianamente con l'Unione Europea e ha riportato con una politica di stallo l'Italia nella recessione.

Mi., 05.12.2018 - 07:37 Permalink
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Massimo Mollica Mi., 05.12.2018 - 08:54

Confesso che sono affascinato da ciò che dice e dal carattere della Sig.ra Julia. Vorrei tanto che diventasse la prima donna a prendere le redini della nostra terra.

Mi., 05.12.2018 - 08:54 Permalink
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Karl Trojer Mi., 05.12.2018 - 10:42

Ich bedanke mich bei der Senatorin Unterberger für Ihre Klarheit und ihre Menschlichkeit ! Hinsichtlich der Frage zur "Vertertung der Italiener Südtirols durch die Lega" meine ich allerdings, dass :
1. die Wahlbeteiligung der italienisch-sprachigen Mitbürger, auch wegen der PD-Situation, verhältnismäßig niedrig war ;
2. der Verunsicherung wegen viele von ihnen andere Parteien oder Bewegungen gewählt haben, nicht aber die Lega.
Ich wage di Behauptung, dass die Mehrheit der in Südtirol lebenden Mitbürger italienischer Muttersprache keine Leghisten sind, gescheige denn sich von der Lega vertreten lassen möchten und keine Freude mit der sich anbahnennden Regierungskoalition haben.

Mi., 05.12.2018 - 10:42 Permalink