Politik | Primarie Pd

Zingaretti in testa

Il governatore del Lazio è in vantaggio nelle consultazioni fra gli iscritti. Anche a Bolzano. Europee: Köllensperger attratto dal progetto di Calenda.
Nicola Zingaretti
Foto: upi

La mozione di Nicola Zingaretti sta sbancando fra gli iscritti del Pd nei congressi di circolo. Il governatore del Lazio, secondo i primi dati, si troverebbe al primo posto con il 51,3% (pari a 32.135 voti su 63mila votanti), seguito da Martina con il 32% e Giachetti con il 12,8%, il resto se lo spartiscono gli altri candidati. La segreteria del Partito democratico è a portata di mano per Zingaretti che però deve superare lo scoglio delle primarie il prossimo 3 marzo. Intanto spazio al tripudio:

 

 

Il vantaggio - anche se non di misura - di Zingaretti è stato registrato anche in Alto Adige, fino a questo momento si è votato a Bolzano con questo risultato: 30 voti per il presidente della Regione Lazio, sostenuto da Luisa Gnecchi e Mauro De Pascalis; 20 per l’ex ministro Martina, mozione sposata da Daniele Moretti e Alex Pocher; 16 per Giachetti appoggiato da Carlo Bassetti, Fabio Cantafio e Stefania Gander e 2 per Corallo. Si è votato anche a Laives (primo Giachetti con 19 voti, segue Zingaretti con 8 e Martina con 4). In tutto: 38 voti a Zingaretti, 35 a Giachetti, 24 a Martina e 2 a Corallo. Oggi sarà la volta di Merano e domani di Bressanone. 

Lo sguardo è già tuttavia rivolto oltre il 3 marzo, alle europee di maggio. Paul Köllensperger, che spera di centrare il secondo parlamentare altoatesino oltre a Herbert Dorfmann della Svp che si presenterà insieme a Forza Italia alle elezioni, non disdegna un’alleanza con il Pd e l’interesse sembra posizionarsi sul manifesto “Siamo europei”, la proposta di una lista unitaria del fronte europeista lanciata dall’ex ministro Carlo Calenda per la corsa a Bruxelles.

Un progetto che ha già raccolto adesioni eccellenti: dall’ex segretario Pd Martina ai presidenti di Regione Zingaretti, Stefano Bonacini, Sergio Chiamparino, Enrico Rossi. Ma anche, fra gli altri, il sindaco di Milano Giuseppe Sala e l’ex primo cittadino Giuliano Pisapia, l’ex ministro dell’Interno Marco Minniti; Walter Ricciardi, che si è appena dimesso dall’Istituto superiore di Sanità, e l’ex premier Paolo Gentiloni.