Politik | Giunta

“In Regione, sarei onorata”

Jasmin Ladurner: “Disponibile, la parità tra i generi dà risultati migliori”. A Trento litigano il Patt e gli autonomisti con Fugatti. Per l’esecutivo Guglielmi e Cia.
Ladurner
Foto: Ladurner

L’equilibro tra generi, tra donne e uomini, dà risultati migliori”. Jasmin Ladurner, 25 anni, neoeletta in consiglio provinciale dell’Svp, è pronta per l’incarico che deciderà il Landeshauptmann potendo giocare la carta della rappresentanza femminile. 

Un incastro che potrebbe portarla anche in giunta regionale, viste alcune condizioni che si sono poste. Difficilmente i trentini nomineranno una donna. Inoltre, Achammer sembra aver archiviato Josef Noggler e il nome della consigliera è spuntato tra i papabili, come riporta il Dolomiten. L’interessata non lo esclude e si dice disponibile a seguire le scelte di Kompatscher, che dovrà confrontarsi anche con il responso di Trento, dove si litiga sui posti da occupare nell’esecutivo regionale che si installerà se va bene a febbraio. Mentre il centrodestra spinge Walter Kaswalder, il Patt, in minoranza, scrive il quotidiano Adige, prova a convincere l’Svp su Ugo Rossi.

 

“Decide Kompatscher”

“Ho già detto che la mia elezione è servita per dare voce ai giovani, per riconoscere il nostro ruolo in Alto Adige” commenta Ladurner. “Abbiamo avuto un risultato bello, un segnale forte per la gioventù. Però devo dire che è il Landeshauptmann a decidere chi entra in giunta e chi no. Quale sarà la sua scelta sarò lieta di onorarla”.

Per la consigliera, che ha lavorato per il Ppe a Bruxelles ed è stata coordinatrice di una campagna elettorale a Monaco di Baviera, anche la Regione non dispiacerebbe, nonostante per Bolzano sia un ente quasi del tutto svuotato di competenze. Un processo che invece dal centrodestra trentino si vuole invertire. “Sarebbe una possibilità molto bella, sempre nell’ottica di lavorare per valorizzare i giovani” afferma. 

C’è poi il meccanismo delle quote rosa che si estende alla giunta di Piazza Dante a Trento. “Io penso che l’equilibro tra generi, tra donne e uomini, dia risultati migliori. L’insieme è importante” conclude.

 

Trento, confronto in atto

Lo scenario è in movimento anche a Trento. Dopo l’intricato varo della giunta provinciale, per la quale la Lega ha fatto il pieno generando le proteste tra gli alleati minori, l’incastro prosegue con le caselle della presidenza del consiglio provinciale e di quello regionale. Il primo scranno dovrebbe andare a Walter Kaswalder, autonomista fuoriuscito dal Patt e fondatore degli Autonomisti popolari, che si sono spesi per Fugatti in uno scontro elettorale con i vecchi compagni di partito. Per la presidenza del consiglio regionale è dato invece Roberto Paccher.

Gli alleati di centrodestra si vedranno nel fine settimana, ma non dovrebbero parlare dei nomi per la giunta regionale, posto che gli Autonomisti popolari hanno messo il veto su Rossi “che è un esponente dell’opposizione”, dicono nella lista. Qualche nome però spunta: Luca Guglielmi, di Associazione Fassa, rappresentante della minoranza ladina, e Claudio Cia di Agire, escluso dai giochi per la giunta provinciale.