Ambiente | BBT utile per pochi

Brennero: il tunnel che fa acqua?

Le grandi opere di grande hanno anche pericoli e fallimenti, e se le analisi costi-benefici si fanno al chiuso di poche stanze l'affare sarà grande per pochi.
Avvertenza: Questo contributo rispecchia l’opinione personale dell’autore e non necessariamente quella della redazione di SALTO.
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Foto: bbt santoriello

In questi mesi ho ascoltato entrambe le scuole di pensiero sul tunnel base del Brennero (BBT), sono stato nei cantieri, ho avanzato domande, e sono giunto alla conclusione che le grandi opere in una nazione corrotta, con controllori deboli e bassa libertà di stampa sono un pericoloso cavallo di Troia. Mentre ad un giovane imprenditore che vuole partecipare ad un bando per le start up o l'innovazione tecnologica, magari per un progetto da 50mila euro, si chiedono business plan, analisi costi-benefici, un minimo investimento personale di denaro e tante ore-lavoro non retribuite, oltre ad un fattore di rischio implicito, ossia la perdita di denaro e tempo a sue spese; ai consorzi d'impresa coinvolti nella BBT quale rischio si chiede? Praticamente nessuno, o prossimo allo zero,  tanto pagano i lavori due nazioni, Italia ed Austria più la UE, difficile trovare il rischio d'impresa con pagatori solo pubblici di questo calibro. La bontà nonchè l'utilità dell'opera è stabilita e promossa dai proponenti, che ci tengono a precisare essere sempre ligi alle regole, ma nel business delle grandi opere molte regole se le fa il controllato. Il progetto, la stima dei relativi impatti, le tecnologie da usare e molto altro sono affidate alle imprese, quindi al controllato, e la richiesta UE della rete di trasporto trans-europea ( TEN-T) non sappiamo ad oggi a chissà quali pressioni lobbistiche è stata sottoposta, visto che, come ricorda Claudio Campedelli di Ambiente e Salute, nel video sotto allegato, proprio la lobby dei trasportatori è entrata nel Trattato di Lisbona all'art. 94:"Qualsiasi misura in materia di prezzi e condizioni di trasporto, adottata nell'ambito dei trattati, deve tener conto della situazione economica dei vettori." Quindi regole pubbliche su misura dei grandi privati: "aiutini" che forse blindano l'inutilità intrinseca dell'opera come dice da anni Campedelli?

 I responsabili ambientali del progetto dicevano durante l'ultimo open day che si aspettavano più acqua durante i lavori in realtà le carte dimostrano il contrario: durante le perforazioni le venute d'acqua sono così frequenti ( vedasi allegato n.4 carteggio tecnico ), abbondanti ed altalenanti anche nella portata che spesso non ci sarebbe neanche la copertura alle varianti richieste per i lavori, quindi tamponamenti a debito o senza precisa copertura di spesa, con soldi pubblici paghiamo l'iniezione a pressione nelle fessure della montagna ( jet-grouting tra i 100 ed i 400 bar ), di resine poliuretaniche, cemento ed altre sostanze ed additivi che "tappano i buchi" senza capire però quali siano gli effetti idraulici di tali interventi. A tal proposito,  basta scorrere le foto per vedere un solo scorcio del parco additivi della Mapei impiegato nella BBT, classificati dal produttore stesso come sostanze tossiche per l'uomo e l'ambiente, composte da ammine, fenoli e polimeri dei quali si sconsiglia la penetrazione nei suoli e nei sottosuoli, ed in più con caratteristiche fisiche non ancora pienamente testate su cantieri difficili come il BBT, ove quantità di acqua e temperature potrebbero denotare in futuro pericolosi limiti fisici di questi additivi. Il tamponamento di tutta quest'acqua, idrogeologicamente parlando, quale impatto ha sul circuito idraulico interno alla montagna? L'acqua "tappata" dove finisce e su cosa sposta la sua pressione? Quante sorgenti/falde verranno seccate o modificate permanentemente a causa di queste interferenze? I vari piezometri installati dal BBT stanno denotando un abbassamento del livello di falda, con quali impatti sugli ecosistemi? Quando gli appaltatori trovano "sorprese idrogeologiche" e propongono varianti alla Direzione Lavori con quali criteri economici e di sicurezza ci si muove nel giustificare assensi o dinieghi alle varianti in corso d'opera?

I costi sono ciclopici, ingiustificati dalla pericolosità e complessità dell'opera, e dall'abbondanza di reti viarie già esistenti nell'arco alpino. Come dicono da anni diversi esperti ed associazioni contrarie alla BBT, con meno di un decimo del budget della BBT ( 8,3 miliardi di euro ma in realtà potrebbero essere molti di più ) si poteva per la stessa tratta elettrificare un parte dell'autostrada esistente, evitando di perforare montagne, emungere laghi di acqua sotterranea o scavare sotto i fiumi. Si sarebbe in questo modo anche ovviato alla diminuzione degli inquinanti, emissioni che per il cantiere BBT sono enormi e non quantificate. Durante gli scavi della galleria si è perforata anche una faglia sismica, quella peri-adriatica, ma a detta dei responsabili BBT senza alcun problema: peccato che a dare questo parere non dovrebbe essere il controllato ma un controllore esterno, come l'INGV, ente sconosciuto agli stand dell'open day BBT. Non sono disponibili sul sito web le analisi chimiche sull'acqua emunta, depurata e reimmessa nell'Isarco, gli studi geofisici e sismologici sulla zona, i costi e gli impatti del sistema di ricircolo dell'aria, la qualità chimica dell'aria in galleria, e soprattutto le previsioni di economicità e convenienza dell'opera che sono a dir poco opinabili perchè poggiano su variabili non controllabili o prevedibili a lungo termine, come i dazi stradali, la disponibilità di altre rotte, il mutamento di politiche economiche e commerciali nonchè delle tecnologie, il costo del carburante e dell'energia etc etc. Ignoto è l'elenco dettagliato delle aziende coinvolte e della relativa certificazione antimafia.

Coincidenza: nel cantiere, o meglio nei terreni in affitto per l'opera, ricadono alcuni privati come un consigliere comunale di Fortezza della SVP, un rappresentante locale della lega contadina - Bauernbund ed altri privati dei quali sappiamo poco. Sarebbe bello conoscere nel dettaglio le elargizioni della BBT anche su questo versante. Se venissero meno i criteri di economicità della BBT chi pagherebbe l'errata valutazione di mercato? Mentre per la TAP ci sono penali fantasma, per la BBT quali penali subentrerebbero in caso di flop? Si consiglia vivamente la lettura degli allegati e la visione dei video, visto che la vicenda è mastodontica, complessa ed articolata oltre che apertissima.