Ambiente | Plastica nei rifiuti

La gestione corretta della plastica come rifiuto

Da mesi i cittadini vengono inondati di informazioni fantasiose sulla plastica contenuta nei rifiuti della Provincia di Bolzano ed in particolare in quelli di Bolzano
Avvertenza: Questo contributo rispecchia l’opinione personale dell’autore e non necessariamente quella della redazione di SALTO.

Vorrei rendere note alcune considerazioni che potrebbero servire a fare chiarezza sulla gestione attuale della plastica come rifiuto e indicare quale dovrebbe esserne la gestione corretta ovvero conforme alla direttiva europea.

Premetto che le considerazioni che seguono sono da considerarsi successive alla riduzione e alla preparazione al riuso degli oggetti di cui ci voliamo disfare (rifiuti).

  1. Nel Piano gestione rifiuti[1] l’amministrazione provinciale prescrive:

“[…]In ogni caso la raccolta della plastica è da limitare ai contenitori per liquidi fino a 10 litri. Rispetto agli obiettivi dell’aggiornamento del 1999 al Piano Gestione Rifiuti 2000 e considerato il fatto che l’impianto di incenerimento già adesso risulta pienamente utilizzato, cade il principio della raccolta delle plastiche miste in Venosta e Pusteria per il loro conferimento all’inceneritore. Trattandosi di raccolte che non sono destinate al recupero materiale, per queste frazioni non vengono definite obiettivi specifici […]”

  1. L’amministrazione provinciale afferma che non ci sia un divieto di raccolta differenziata degli imballi in plastica ma che sia solo una “raccomandazione”.
  1. Tutti gli imballi in plastica, compresi i “contenitori per liquidi fino a 10 litri”, sono gestiti in Italia nel sistema COREPLA (Consorzio Recupero Plastica). Il sistema prevede che per questi imballi i cittadini paghino al momento dell’acquisto del prodotto imballato un “contributo ambientale” (praticamente una cauzione). Questo contributo, pagato al momento dell’acquisto dal consumatore finale, viene versato a monte dal produttore o importatore del prodotto imballato al COREPLA. Se il comune attraverso la raccolta differenziata raccoglie questa plastica e la restituisce al COREPLA, il contributo ambientale viene restituito ai cittadini altrimenti va perso.
  1. L’amministrazione comunale di Bolzano ha regolamentato la raccolta di questi imballi in plastica. I cittadini sono obbligati a conferire nella differenziata tutti gli imballi di plastica. Questa decisione permette il recupero del contributo ambientale e la riduzione del conferimento all’inceneritore il che ha vantaggi economici ed ambientali (in particolare riguardo la salute).
  1. Nella “procedura aperta per l’assegnazione del servizio di raccolta, trasporto, selezione e pressatura dei rifiuti di imballaggio in plastica provenienti dalla raccolta differenziata sul territorio del Comune di Bolzano” bandita da SEAB (che ha un contratto di servizio con il comune di Bolzano) si legge che l’impresa aggiudicante dovrà:“[…]Provvedere alla selezione del materiale raccolto, in modo da garantire la consegna a COREPLA di un materiale di fascia qualitativa “A1”(frazioni estranee fino al 4% in peso)[…]Smaltire a proprie spese le frazioni estranee risultanti dalla selezione.[ …]”
  1. L’allegato tecnico imballaggi in plastica (Accordo ANCI – COREPLA) precisa che la fascia qualitativa “A” di cui all’accordo ANCI – COREPLA corrisponde a quella con fino al 4% in peso di frazioni estranee. Dove “[…]Per frazione estranea si intende  la  percentuale  di  impurità,  ovvero  rifiuti  non  di  imballaggio  in plastica  né  solidali  all’origine  con  l’imballaggio.  Costituiscono in  ogni  caso frazione estranea  i rifiuti  di  imballaggio  in  plastica  pericolosi  o  contaminati  da  rifiuti  pericolosi  di  provenienza  non domestica.  Costituiscono frazione estranea  i  rifiuti  di  imballaggi in  plastica  non  vuoti  qualora presentino residui del contenuto in misura superiore al peso dello stesso imballaggio vuoto.[…]”.
  1. Per imballaggi in plastica COREPLA intende i seguenti imballaggi (esempi): bottiglia di acqua minerale, flacone detersivo, vaschetta prosciutto, vaschetta per alimenti, piatti e bicchieri in plastica, spruzzino (tipo sgrassatore), flacone shampoo, flacone ketchup, barattolo yogurt, vaschetta gelato in polistirolo, vassoio scatola di cioccolatini, sacchetto patatine, Sacchetto merendina o snack, flacone sapone con beccuccio, film per cluster 6 bottiglie, shopper, blister trasparenti preformati, sacchetto spaghetti, vaschetta portauova, imballaggio TV, bottiglia bibita, vaschetta per pomodori. Pertanto tutte queste tipologie di imballo in plastica vanno raccolte in modo differenziato e successivamente consegnate al COREPLA che provvede alla restituzione del “contributo ambientale” al Comune di Bolzano.
  1. Per contro i seguenti oggetti in plastica non sono da considerare come imballi in plastica secondo l’accordo ANCI – COREPLA e sono quindi da considerare frazione estranea anche se in plastica.: utensili cucina, bacinella, pennarello, righello, squadretta, tubo da irrigazione, giocattolo di plastica, palla, cartellina di plastica, barattolo di plastica, frullatore, tastiera e mouse, CD musicale, sedia, occhiali, pannolino, penne, posate, siringa,sottovasi. Questo non significa che questi oggetti non siano riciclabili ma solamente che non rientrano nell’accordo ANCI – COREPLA quindi non sono da conferire nel bidone per la raccolta differenziata della plastica.
  1. Se l’impresa che si è aggiudicata l’appalto di cui sopra estrae materiale riconosciuto dal COREPLA e lo avvia ad altre forme di gestione (combustione o restituzione al COREPLA per conto proprio) ciò non corrisponde al bando e agli interessi dei cittadini di Bolzano. Sarebbe un atto di trasparenza apprezzabile che i dati e flussi della raccolta degli oggetti in plastica vengano resi pubblici per non lasciare spazio a speculazioni di parti interessate.
  1. Il COREPLA avvia alla combustione una parte della plastica che riceve ma
    1. restituisce comunque il “contributo ambientale” e
    2. la combustione avviene solamente in impianti in cui “ Il gestore dell’impianto di preparazione di “Combustibile Alternativo” deve essere titolare di contratti per il recupero R1 del combustibile alternativo prodotto. Gli impianti finali per le operazioni di recupero R1 possono essere sia cementifici che termovalorizzatori efficienti (citata nota 4 dell’allegato C del D.Lgs.152/06), ovvero gassificatori.”
  1. Si ricorda che l’inceneritore di Bolzano non raggiunge il livello minimo d’efficienza energetica richiesta dalla comunità europea prescritto per il recupero termico e quindi non è un termovalorizzatore. Piuttosto è classificato come smaltimento.
  1. L’inceneritore di Bolzano non è in grado di restituire il “contributo ambientale” ma conteggia il conferimento all’inceneritore con minimo 116 €/tonnellata.
  1. Il COREPLA avvia alla combustione una parte della plastica non perché questa non sia tecnicamente riciclabile ma solamente per motivi economici. Quasi tutta la plastica è riciclabile.
  1. La gestione corretta della plastica (come per tutti gli altri rifiuti) prevede prioritariamente la riduzione, la preparazione al riuso, il riciclo, il recupero e solamente come ultima opzione lo smaltimento. Per motivi ambientali ed economici gli amministratori pubblici devono gestire in modo corretto i rifiuti ed in particolare quelli in plastica. Le fuorvianti proposte da parte di chi è alla ricerca di combustibile per l’inceneritore di Bolzano e la combustione della plastica di Bolzano al di fuori del circuito COREPLA non corrispondono agli interessi ambientali ed economici della collettività.
  1. Tutta la plastica dovrebbe essere raccolta e avviata al riciclo. Quella riconosciuta dal COREPLA va consegnata a quest’ultimo mentre per la restante frazione essa dovrebbe essere lavorata per ottenere materia prima seconda non destinata alla combustione attraverso una lavorazione che crea materia prima seconda (granulato) utilizzato per realizzare manufatti (arredo urbano, pali d’ormeggio, barriere antirumore, sostegni per recinzioni, ecc.).

Inoltre si dovrebbe imporre al COREPLA che tutta la plastica venga riciclata per aumentare il tasso di riciclo (da non confondersi con il tasso di differenziazione) che ha indubbi vantaggi ambientali.

Ambiente e Salute

 

[1] Piano gestione rifiuti 2000 Provincia Autonoma Bolzano - cap. 7 Impianti di trattamento dei rifiuti urbani e assimilabili, pag.37, Bolzano 2005

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Sergio Sette Mar, 11/17/2015 - 10:15

Rimane il fatto che in molti centri di riciclaggio (es. quello di Lana) non è possibile conferire altro se non bottiglie (fra l'altro nello specifico fino a 5 l, ancora più restrittivo di quanto prescritto dalla provincia).
Questo significa che la maggior parte della plastica viene conferita nell'inceneritore.
Quali azioni conviene intraprendere per fare in modo che i Comuni adottino un regolamento simile a quello di Bolzano ? In futuro farò una "doppia differenziata" e quello che non mi accetta Lana lo "regalerò" a mia madre che vive a Bolzano e lo può depositare nella campane.

Mar, 11/17/2015 - 10:15 Collegamento permanente