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Slava’s Snowshow

Dal 3 al 7 aprile lo Stabile porta a Bolzano il fantastico mondo di Slava’s Snowshow
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Foto: teatro stabile

Funziona come con le fiabe. Una volta non basta, vorremmo che continuasse all’infinito. Ė la magia di Slava’s Snowshow, lo spettacolo del miglior clown al mondo, il russo Slava Polunin, un artista capace di trasportare il pubblico in un universo magico e festoso, ricco di speranze e sogni, di desideri e nostalgie. Il suo Slava’s Snowshow, che il Teatro Stabile di Bolzano propone in sette repliche da mercoledì 3 a domenica 7 aprile alle 20.30 (sabato e domenica doppia recita sia alle 16.00 sia alle 20.30) al Comunale di Piazza Verdi, è considerato un vero e proprio classico del teatro del XX secolo. In scena dal 1993, in 26 anni ha conquistato più di 4 milioni di spettatori, girando l’intero pianeta e collezionando oltre 6.000 repliche.

Il linguaggio di Slava e della sua compagnia riunisce linguaggi dello spettacolo differenti: dal Kabuki giapponese a Beckett, dalla commedia dell’Arte al cinema muto, da Pina Bausch a Bob Wilson

Quello di Slava è un teatro che nasce dai sogni e dalle fiabe, costruito attraverso immagini e movimenti. Un teatro che evoca in ognuno di noi il mondo puro dell’infanzia. Nel racconto scenico di Slava’s Snowshow, creato e messo in scena dal Slava in collaborazione con Gwenael Allan e distribuito da Ater – Associazione Teatrale Emilia Romagna, si intrecciano tante piccole fiabe che vivono nelle espressioni di numerosi ed eccentrici personaggi. Personaggi teatrali simili a poeti silenziosi, soffusi di malinconia e di gioia di vivere, che rotolano gigantesche palle di neve e invitano il pubblico degli adulti e dei bambini a giocare con grandi palloni gonfiati d’aria, in un clima che evoca le favole, suscita lacrime e risate, fa sognare un mondo lontano dagli affanni quotidiani.

"Quello che faccio dal 1993 è un teatro costruito sulla base delle immagini e dei movimenti, sui giochi e sulle fantasie, che sono le creazioni comuni al pubblico e alla gente di teatro" commenta Slava, "un teatro ricco di speranze e sogni, di desideri e di nostalgie, di mancanze e disillusioni; un teatro che vuole portare il clown nel XXI secolo continuando a incantare le famiglie di tutto il mondo". E pensare che Slava Polunin – che gestisce numerosi progetti e festival, tra questi il laboratorio creativo da lui ideato, il Moulin Jaune, nei pressi di Parigi e l’International Academy of Fools, di cui Slava è Presidente – avrebbe dovuto fare l’ingegnere, almeno secondo i suoi genitori. Ma una volta arrivato a San Pietroburgo dal paesino della Russia Centrale dove nacque nel 1950, oltre che all’Università si iscrisse di nascosto a una scuola di mimo. In poco tempo lascia la facoltà e si trasforma in un clown. Tuta gialla, naso rosso, scarpe smisurate e occhiaie scure, il suo personaggio diventa una star mondiale offrendo la magia di una festa senza tempo, con la neve che scende ininterrottamente, mentre sulla platea volano gigantesche sfere tra metri e metri di ragnatele che avvolgono il pubblico.

Spettacolo adatto a bambini di età superiore agli 8 anni. Il linguaggio di Slava e della sua compagnia riunisce linguaggi dello spettacolo differenti: dal Kabuki giapponese a Beckett, dalla commedia dell’Arte al cinema muto, da Pina Bausch a Bob Wilson, il tutto dosato con sapienza artigianale ed effetti speciali tecnologicamente avanzati. Lo spettacolo è adatto a bambini di età superiore agli 8 anni.