Il gioco delle tre carte

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Albert Hofer Mo., 04.01.2016 - 19:51

Schuldig soll also die “politica miope del Comune e della Giunta Provinciale” sein. So ein - pardon - Blödsinn. Verantwortlich für die auf uns zukommende Flut von Einkaufszentren in Gewerbegebieten, die die gewachsenen Handelsstrukturen zerstören, Arbeitnehmer zu prekären Bedingungen beschäftigen, die Konsumenten autoabhängig machen und die Gewinne bei ein paar Großkonzernen (Aspiag) und Millionären (Benko, Podini) zentralisieren, sind die Monti-Dekrete aus dem Jahr 2012.

Mo., 04.01.2016 - 19:51 Permalink
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Bernhard Oberrauch Mo., 04.01.2016 - 20:28

Purtroppo Lorenzo Sola ha ragione, si tratta veramente di una “politica miope del Comune e della Giunta Provinciale”, dove i politici chiudono gli occhi davanti alle conseguenze evidenti dei centri commerciali- tutti e tre fanno danni al commercio locale, vedi anche
http://www.salto.bz/article/03012016/lettera-aperta-al-presidente-della…
I posti di lavoro creati da una parte nei centri commerciali distruggono quelli del commercio locale.
Non faremo la spesa due volte soltanto perchè adesso abbiamo i centri commerciali, la spesa ed il commercio si spostano soltanto...
Chi ci crede ancora in questa favoletta dev'essere davvero miope.

Mo., 04.01.2016 - 20:28 Permalink
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Loredana Motta Mo., 04.01.2016 - 21:38

In realtà Lorenzo Sola nel commento al post di Chiara Pasquali su FB dice molto di più e invita il PD, a cui la Pasquali è iscritta, a fare oltre che a dire:
"... l'unica cosa è che finalmente i Comuni si ribellino alla Provincia e sopratutto a livello nazionale per cambiare la legge Monti che deve lasciare ai Comuni maggior discrezionalitá sulle scelte urbanistiche che gli insediamenti commerciali rischiano di stravolgere. Non è tollerabile che chiunque solo per il fatto di essere proprietario di terreni possa distruggere gli assetti urbanistici o non permetterne altri. Intervenite con Renzi e fategliela capire visto che oggi i centri commerciali dentro o fuori i tessuti urbani sono tutti in difficoltà nessuno escluso..."

Mo., 04.01.2016 - 21:38 Permalink
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alfred frei Di., 05.01.2016 - 10:31

la storia della concentrazione del commercio in Alto adige comincia molto prima di Monti.
L'intreccio fra capitale economico ed egemonia politica-culturale-mediatica in parte si potrebbe riassumere seguendo l'evoluzione del sistema distributivo locale, non a caso legato ai nomi di Amonn e Podini (Despar – A.& O)
Le rendite di posizione si sono create allora e potrebbero essere plasticamente riassunte nell'acquilone alzato alla festa dei 125 anni dell'Athesia e al quale erano attaccati l'assessore provinciale Widmann, il Landeshauptmann Durnwalder, il vescovo giustamente in mezzo , Michl Ebner e Podini A.
I rendering di Benko sono venuti molto dopo e stanno disturbando un po' il panorama sulla zona industriale che si poteva godere allora dalla Gru alzata.

Di., 05.01.2016 - 10:31 Permalink