Enrico Lillo: “Biancofiore, adesso basta”

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Martin Federspieler Mi., 04.03.2015 - 14:57

Fragt man sich nur, warum Biancofiore nicht selbst als Bürgermeisterkandidatin antritt. Frattini war ihr Mentor und Lehrmeister und in den letzten 10, 15 Jahren in der ersten Reihe jener Politiker, welche Italien heruntergewirtschaftet haben.
Sie hat viel von ihm gelernt, und ihn in der Fähigkeit, schlechte Politik zu machen, weit übertroffen.
In ihrem Curriculum würden 3 Wochen Bürgermeisterin von Bozen (länger könnts eh nicht gehen) nach den 14 Tagen Staatssekretärin noch ganz gut dazupassen.
Na dann, FORZA ITALIA!!

Mi., 04.03.2015 - 14:57 Permalink
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Gianluca Trotta Mi., 04.03.2015 - 20:52

Ho letto entrambe le lettere all'Alto Adige, sia quella di Biancofiore che quella di Lillo, e la constatazione è sempre la stessa: questi, che tanto si ergono a paladini dell'italianità, non sono nemmeno in grado di scrivere un semplice testo che non sia privo di strafalcioni formali di ogni tipo. E poi si lamentano che "gli italiani" scompaiono politicamente: ma chi li vota, personaggi così? Uno piuttosto va a farsi un giro in montagna, quel giorno.
E poi c'è la crassa ignoranza di una che è addirittura parlamentare, è stata sottosegretario, percepisce a nostre spese una lauta indennità e percepirà, sempre a nostre spese, una lauta pensione. Scrive: "Per intenderci, se il Presidente Mattarella – primo cittadino d’Italia e giudice costituzionale, volesse candidarsi a sindaco di Bolzano, non potrebbe farlo". Ecco, se Biancofiore avesse almeno una volta letto la Costituzione della Repubblica, avrebbe letto (ancorché è arduo ipotizzare se avrebbe compreso il senso delle parole) il comma secondo dell'articolo 84, che recita "L'ufficio di Presidente della Repubblica è incompatibile con qualsiasi altra carica".
Almeno il buon Enrico Lillo è, mi sembra, una brava persona. Un po' ingenuo (un po' tardi per fare solo ora palinodia sulla sua ex patrona), non proprio acuto, anche lui con qualche difetto nello stile di scrittura: ma almeno non è sul groppone di noi contribuenti.
Speriamo che queste elezioni siano, finalmente, la pietra tombale di tanti tristi personaggi della cosiddetta destra bolzanina. Di nessuno, ma proprio nessuno, si sentirà la mancanza.

Mi., 04.03.2015 - 20:52 Permalink
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Mensch Ärgerdi… Do., 05.03.2015 - 11:03

Antwort auf von Gabriele Di Luca

è anche una delle fedelissime di Berlusconi, si tratta di una vanto? Punti di vista.
Ma certamente con un colpo di telefono può raggiungere da un momento all'altro il "presidente" (non ho mai capito perchè in carica o meno la gente del suo partito continui a chiamarlo così) e quantomeno organizzare un festino ad Arcore.

Do., 05.03.2015 - 11:03 Permalink
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Gabriele Di Luca Do., 05.03.2015 - 13:41

Antwort auf von Mensch Ärgerdi…

Può raggiungere il presidente per far cosa? L'unico desiderio del personaggio era (ed è) quello di poter fare e disfare qui a Bolzano. Non è mai stata accontentata, sempre dirottata altrove, fatta eleggere altrove, spedita ad eseguire compiti che non ha mai sentito suoi oppure collocata negli studi televisivi a fare l'oca giuliva (o incazzata, dipende dalle situazioni). Me la chiami "influenza" questa? Boh. Folclore. Nulla di più.

Do., 05.03.2015 - 13:41 Permalink
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Andrea Terrigno Do., 05.03.2015 - 09:59

Dovessi un giorno incontrarla, mi rivolgerò a lei con l'appellativo "compagna", come faccio con tutti quelli di destra che conosco per vedere la loro reazione...

Do., 05.03.2015 - 09:59 Permalink