Il rebus del PD altoatesino

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Palaia Renato Mo., 09.02.2015 - 15:19

Mi sembra acclarato che nel 2005 la candidatura di Spagnolli nascesse da un compromesso imposto dalla Margherita, che nel PD attuale sopravvive ancora, condizionando pesantemente le scelte del partito. Mi chiedo se sia accettabile la situazione di rigidità rispetto ad una possibile alternativa al sindaco uscente, in quanto quel condizionamento di fatto è ancora presente ? Evidentemente il PD locale è lungi da essere un partito omogeneo, dal momento che in esso si contrappongono due anime ideologicamente incompatibili o forse, semplificando, due candidati con uguali ambizioni di potere. Si deve quindi procedere ad libitum sulla falsa riga di questi ultimi 10 anni ? Non è credibile la giustificazione che non esistono al momento candidature alternative a Spagnolli e Bizzo, perchè manca il tempo materiale per costruirle. A Bolzano non è individuabile una persona in grado di coprire quell'incarico ? Salghetti a suo tempo non era salito alla ribalta, pur mancando di un'esperienza politica alle spalle ? Se esiste nel PD anche un'anima di sinistra, che cosa aspetta a battere un colpo con una propria proposta?

Mo., 09.02.2015 - 15:19 Permalink
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Mensch Ärgerdi… Mo., 09.02.2015 - 15:25

Più che rebus altoatesino è un rebus della politica italiana in generale. Possibile che ad ogni elezione ci sia sempre il deputato, il consigliere, la corrente o "il gruppo attorno a" a rompere le uova nel paniere di questo o quel partito?
Cari politici, non riuscite propio a capire che la gente se ne strafrega della politica perchè siete sempre solo occupati a battibeccare fra di voi per le poltrone?
Basta dare un'occhiata alla situazione bolzanina: il centrodestra è diviso in mezza dozzina di partitini, tizio esce dall'UDC per fare la sua lista personale, a sinistra fra rifondazione, comunisti italiani, SEL e verdi si aspetta solo la nascita del partito anarchico-bolscevico. Ora anche il PD con la questione liberal-Artioli ancora aperta deve spaccarsi.
Una situazione pari pari a quella del parlamento italiano, dove fra responsabili che passano al PD, un NCD che non conta una cippa ma si tiene i ministeri, gente in FI che vota per il presidente sbagliato, ex M5S che passano alla Lega e chi più ne ha, più ne metta, la partecipazione ad ogni elezione continua a calare.
Ma basta!

Mo., 09.02.2015 - 15:25 Permalink
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Nadia Mazzardis Mo., 09.02.2015 - 15:46

Riporto qui il ns comunicato stampa come SNOQ. Anche perchè siamo sempre dietro al candidatO SindacO...mai un guizzo, ma non solo, il grande partito sarà quello degli astenuti, sempre più in difficoltà fuori dai palazzi e sempre più in crisi di rappresentanza. Leggo nei commenti precedenti che si voterebbero le persone e non i programmi? Io voterei la persona, vorrei conoscere il programma e fare una verifica di metà legislatura per capire dove siamo, oltre ad una al termine. Cosa assolutamente assente nei partiti di oggi. Quanto all'orientamento alle persone e alle liti personali, si deve dire che anche i media si appassionano di più a queste che ai contenuti politici. Il giorno che Seppi si riprese per qualche settimana la storica sede del MSI i media corsero lì e lasciarono deserte molte conferenze stampa orientate a raccontare i programmi.
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La lotta di potere nel pd tutta declinata al maschile
Meglio Spagnolli o meglio Bizzo? Scosse alla città! A botte di speed check sì o no, telecamere sì o no. Sugli asili nido che cronicamente non soddisfano gli aventi diritto? Sulle 600 donne che in Alto Adige lasciano il lavoro ogni anno perché nasce un bambino? Sulle rette dei nidi? Sui posti mancanti per lungodegenti che costringono sempre e solo le donne a confrontarsi con l’assistenza ai deboli? Nessun fiato.
Ovviamente si strilla alla democrazia o meglio alla sua assenza dimenticando qualcosa. O qualcuno. Le donne. Bizzo chiede democrazia ma chiede primarie tra due uomini. Se non è paritaria, però, non è democrazia! E se le primarie che chiede fossero aperte, comprenderebbero nel «prezzo» anche le truppe cammellate?
Sarebbe interessante riflettere sul fatto che proprio questa partecipazione massiccia e «sorprendente» — mascherata da democrazia verso i nuovi cittadini — altro non è che un’ulteriore replica di contese tutte al maschile, che parlano linguaggi maschili come la repressione all’accattonaggio o la velocità delle auto, schierando le proprie truppe, al maschile. Potere che si tramanda e si sostiene da uomo a uomo.
E le donne? Facciano la loro conferenza, già sapendo che la legge sulla doppia preferenza di genere non passerà in Alto Adige Südtirol, perché altrettanti uomini — la maggior parte — hanno deciso che le quote etniche sono democratiche e quelle di genere ledono la libertà fondamentale dell’elettore.
Se devono essere primarie che siano, ma siano paritarie, siano veramente rappresentative di un guizzo di novità, abbiano donne coprotagoniste con gli uomini, perché nel nuovo Senato un sindaco o una sindaca faranno la differenza.
Nadia Mazzardis Lucich,
presidenteSe Non Ora Quando — Es Ist Zeit Alto Adige Südtirol

Mo., 09.02.2015 - 15:46 Permalink
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Nadia Mazzardis Mo., 09.02.2015 - 16:21

Esiste una legge la 215/2012 esiste un articolo della Costituzione il 51, parlano di azioni positive che si devono mettere in atto per favorire la partecipazione. Mi spiace caro Della Ratta, ma la sua visione del mondo è al maschile, convinti di essere "neutri" nella gestione della politica. Mi spieghi come mai in Alto Adige Südtirol ci sono 10 donne sindache su 116 comuni e in Italia circa un migliaio su oltre 7.000 comuni. La democrazia paritaria è cosa seria. Si legga il rapporto del World Economic Forum che dice che la pari opportunità in Italia la raggiungeremo nel 2095 e che siamo al 24° posto su 27 stati Europei per la rappresentanza politica femminile. Questo è un problema. Serio. Che non si risolve dicendo "conosco un sacco di donne non interessate alla politica". Chiedetevi perchè è così difficile. Lo racconta bene il Centro Studi del Parlamento, con il nuovo rapporto uscito l'altro ieri. L'Italia ha delegato il welfare alle donne, che impegnate sul lavoro e a fare i salti mortali a gestire i non autosufficienti della famiglia, hanno poco tempo per occuparsi di politica. Le azioni positive promosse con la legge 215/2012 e richieste dall'art. 51 della Costituzione servono a questo. A colmare il gap numerico.

Astenersi commenti "non voglio votare il genere voglio votare il merito". Non siete tutti meritevoli per definizione

Mo., 09.02.2015 - 16:21 Permalink
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Nadia Mazzardis Mo., 09.02.2015 - 16:57

Non avevo dubbi sul fatto che lei non fosse d'accordo. Potrò ben indicare chi voglio? Bene, io voglio che a governare ci siano più donne, perchè solo le donne possono fare leggi che vadano bene alle donne. Non a caso in 69 anni di Repubblica il welfare gratuito voi maschietti ve lo siete fatti andare bene così e l'Italia è tra i paesi peggio messi in quanto a servizi di cura.
Quindi donne a casa e uomini in politica. A deliberare su speed check e quant'altro. Voglio una politica con il punto di vista delle donne, che sono discriminate in quanto tali. Anche perchè lei non ha risposto alla mia domanda, perchè solo 10 sindache su 116 in Alto Adige? Perchè 1.000 su 7.000 in Italia. Perchè in 69 non una Presidente della Repubblica, del Senato o del Consiglio? Una società fatta dal 49% di uomini e dal 51% di donne ha bisogno della ricchezza e della pluralità del modo di sentire e vivere la società e l'economia.
"Inesistenti discriminazioni". Questo è il punto di vista del dominante. Maschio e bianco. Che non ha mai vissuto sulla sua pelle una discriminazione e sentenzia dall'alto della sua dominanza. Vede l'ha detto bene l'Europarlamentare Kyenge l'altra sera a Merano. La sua azione verso la frase di Calderoli ha valore pedagogico. Perchè una frase così l'ha pronunciata una persone che non ha subito la discriminazione sulla sua pelle.
Lei signor Della Ratta ha un modo di percepire e declinare la politica troppo maschilista e io voglio avere donne in politica che bilancino la sua visione. Aspetto sempre una risposta sui tanti perchè...

Mo., 09.02.2015 - 16:57 Permalink