Un polo bibliotecario da ‘digerire’?

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Massimo Mollica Mo., 27.06.2016 - 17:11

Bravo Sandro anche se per me sarà lavoro sprecato! Qui è peggio della Brexit. Alla paura del cambiamento e al progresso con certe persone non c'è nulla da fare. Del resto l'età media a Bolzano Bozen città è davvero alta. Confido nelle nuove generazioni.

Mo., 27.06.2016 - 17:11 Permalink
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Michele De Luca Mo., 27.06.2016 - 20:56

Articolo interessante, solo che mi disturba una frase: "vero e proprio simbolo della Bolzano italiana". Ecco, oggi ritengo che questo non è il problema, che peraltro ha contributo a creare molta confusione allora e che ha ideologizzato l'opera, un atteggiamento totalmente sbagliato. Il problema invece è la coerenza, come ho già avuto occasione di scrivere qui su salto.bz (anche se qualcuno pare non voglia capirlo alla pari del fatto che certo non sono contro all'idea). Non mi sto a ripetere. L'articolo e le relative dichiarazioni, anche fra le righe, fanno capire che un problema quel progetto, quella struttura ce l'ha con l'ex Corso a fare da assai scomodo spettatore. Fare giri per i quartieri? Quando tutto è ormai deciso e i termini della gara d'appalto chiusi? Sembra, schiettamente, una presa in giro. Lo si doveva fare PRIMA, non dopo la gara d'appalto e porsi alla discussione di chi questo progetto megalomane non lo digerisce.
D'altronde, e qui son certo che mi beccherò la solita sequela di critiche, anche l'edificio (ripeto, l'edificio, non certo l'istituzione) dell'università (ci dimentichiamo del taglio alle 6 del mattino di domenica del parco antistante al vecchio ospedale e la sentenza del Tar che dava ragione al Comune di Bolzano su questa azione illegittima?) sta a dimostrare che razza di balzane idee architettoniche hanno parzialmente devastato la nostra città. Ora ci propinano un boschetto "riparatore" (con decenni di ritardo...) con tanto di gara per un'idea che la poteva tranquillamente eseguire la Giardineria Comunale. Rimane il fatto che quell'edificio, come il futuro centro biblitecario, sono una colata di cemento quando si poteva fare altrimenti.
Magari darà fastidio questo ragionamento all'ex candidato piddino che mi ha preceduto, ma se ne farà una ragione. D'altronde ci sono anche media che gli articoli critici sul "centro" non li pubblicano. Libertà redazionale, per carità, che rispetto ma scelte che mi fanno storcere il naso. Ma è un altro problema.

Mo., 27.06.2016 - 20:56 Permalink
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Massimo Mollica Di., 28.06.2016 - 13:17

Antwort auf von Michele De Luca

La ringrazio per l'immeritata citazione :-). Non credo che un tuttologo come me meriti cotanta attenzione. Per la cronaca sappia che per l' "ex candidato piddino" (non capisco tale citazione, a meno che non abbia valenza d'insulto) concorda con Lei sull'aspetto di "vero e proprio simbolo della Bolzano italiana". E mi dispiace sinceramente se qualche organo abbia censurato qualche Suo articolo. Io chiaramente non la penso come Lei. Sia nella tempistica (oltre 2 anni dopo) e sia nel merito, ed è inutile discuterne ulteriormente. Comunque ogni opinione dev'essere rispettata e deve potersi esprimere. A riguardo, e mi scuso se sono OT, mi sono piaciuti molto i Suoi articoli sulla mobilità. Non mi sono permesso d'intervenire e perché sono comunque un tuttologo e perché sarei stato frainteso nelle mie intenzioni. Comunque ritengo che la Provincia abbia sì sbagliato a non fare affidamento al metano come opzione ecologica (tecnologia a dirla tutta che ha parecchi anni di vita). Ma questo forse è dovuto all'influenza germanica che non ha mai preso in opzione tale opportunità. E oggi si butta in toto nella mobilità elettrica.

Di., 28.06.2016 - 13:17 Permalink