I milioni “che non ti aSPECKti”
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Quanto costa la promozione dello Speck Alto Adige IGP? A chiederlo in Consiglio provinciale sono stati Brigitte Foppa, Madeleine Rohrer e Zeno Oberkofler dei Verdi che con un’interrogazione alla Giunta hanno domandato chiarimenti sull’entità dei contributi pubblici, sulle campagne pubblicitarie e sulla provenienza delle materie prime. La risposta è arrivata dall’assessore provinciale all’economia e vicepresidente della Provincia Marco Galateo (Fratelli d'Italia), ormai da tempo ambasciatore dello Speck nel mondo, e mette nero su bianco cifre, strategie (e giochi di parole) del marchio più noto dell’agroalimentare sudtirolese.
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Un milione all’anno per lo Speck
La Provincia – ovvero l'assessorato di Galateo – ha finanziato la promozione dello Speck Alto Adige IGP con 1.015.800 euro all’anno, sia nel 2024 che nel 2025. Si tratta di fondi destinati a marketing e comunicazione, con una campagna promossa dall’IDM e dal Consorzio tutela Speck Alto Adige. Il focus promozionale è stato rivolto principalmente al mercato italiano: la campagna “Il secondo che non ti aSPECKti” ha visto l’utilizzo di spot televisivi e radiofonici nonché di pubblicità su riviste specializzate. Sotto il coordinamento dell’IDM, il Consorzio ha inoltre partecipato questo e lo scorso anno al Summer Fancy Food Show di New York – evento al quale ha preso parte lo stesso assessore Galateo – e altre fiere internazionali del comparto alimentare come la Anuga di Colonia.
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Nonostante la contrazione generale del mercato delle carni, le vendite dello Speck Alto Adige continuano a crescere: tra luglio 2024 e luglio 2025, i dati segnalano un +7,3% in valore e un +6,8% in volume sul mercato italiano. Nel 2024 sono stati certificati 2.815.390 Speck IGP, con un incremento del 12,8% rispetto all’anno precedente. Il settore vale circa 60 milioni di euro di valore aggiunto annuo, con un fatturato totale di quasi 300 milioni e 1.350 occupati: “Lo Speck – sottolinea Galateo – rappresenta una componente essenziale della filiera alimentare altoatesina e un motore economico per la regione”.
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Sul fronte della materia prima, Galateo conferma che i suini non provengono dall’Alto Adige, ma da Germania, Austria, Italia e Paesi Bassi, "nel rispetto delle norme europee". A differenza dei prosciutti DOP come Parma o San Daniele, gli animali destinati allo Speck devono avere carni più magre, adatte alla stagionatura tipica altoatesina. Solo una parte minima della produzione, quella etichettata come “Bauernspeck”, utilizza carne proveniente da maiali allevati in Sudtirolo, spiega Galateo. Un primo contatto tra il Consorzio Speck Alto Adige e la Coldiretti ha aperto la possibilità di valutare in futuro una maggiore presenza di materia prima italiana, purché compatibile con gli standard qualitativi attuali, conclude l'assessore.
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Das ist wirklich eine…
Das ist wirklich eine SPECKtakuläre Kampagne!
Antwort auf Das ist wirklich eine… von gorgias
Werbekampagne gut und recht…
Werbekampagne gut und recht aber dafür 1 million Euro jährlich auszugeben finde ich nicht zeitgemäss!...
so viel Steuergeld für einen…
so viel Steuergeld für einen Wirtschaftsbereich, der von allein laufen müsste. Skandalös. Dahinter steckt aber die SVP, Galateo ist ausnahmsweise nur Befehlsempfänger, die Klientel ist restlos SVP.