Cronaca | L'inchiesta

Commesse sospette all'Asl

Due dirigenti e 8 funzionari sotto indagine della Corte dei conti. Avrebbero frazionato in modo artificioso gli ordinativi di merce e chiamato sempre le stesse aziende.
Ospedale, Bolzano
Foto: Azienda sanitaria dell'Alto Adige/Ivo Corrà

Due dirigenti e 8 funzionari dell’Azienda sanitaria altoatesina sono finiti sotto inchiesta da parte della Procura della Corte dei Conti con l’ipotesi di accusa di aver acquistato materiale di consumo in ambito sanitario, come suturatrici, clip e applicatori, rivolgendosi sempre agli stessi fornitori e avvantaggiando determinate aziende, a discapito di altri operatori di mercato procurando un danno alla stessa azienda, e dunque di tipo erariale, pari a oltre 220.000 Euro.

I fatti, sui quali ha indagato la Guardia di Finanza risalgono al periodo compreso tra il 2017 e il 2019. Gli indagati avrebbero frazionato in modo artificioso gli ordinativi di merce, così da tenere le commesse sotto la soglia fissata dalle norme, pari a 40.000 euro, al di sopra della quale scatta l’obbligo di indire una procedura di gara aperta.

L'Azienda sanitaria in una nota tiene a precisare che "i funzionari e i dirigenti coinvolti nell'indagine hanno sempre agito scrupolosamente e con coscienza, al fine di garantire le forniture ospedaliere, per evitare qualsiasi forma di pregiudizio dell'attività chirurgica, se non addirittura un blocco della medesima. Gli affidamenti diretti contestati e condotti negli anni 2017-2019 hanno precipuamente assolto alla suddetta necessità, e nonostante le notevoli difficoltà riscontrate, in particolare per quanto riguarda la dotazione di personale qualificato e la definizione delle caratteristiche tecniche dei prodotti da acquistare, mai nel periodo considerato il suddetto materiale è venuto a mancare o si sono create inefficienze tali da pregiudicare la salute dei pazienti".

Solo successivamente (2019) l'Azienda è riuscita a pubblicare una complessa gara europea per la fornitura di tali dispositivi per il periodo 2020-2024, "mentre in precedenza si è dovuto purtroppo ricorrere agli affidamenti e a delle procedure negoziate, per evitare il rischio di compromettere l'attività delle sale operatorie. Tale prassi risulta attualmente contestata dalla Corte dei Conti. La Direzione aziendale e i Dirigenti del settore esprimono la massima solidarietà nei confronti dei collaboratori coinvolti e confidano che la situazione giuridica venga chiarita al più presto possibile nelle sedi opportune".