Politica | Bolzano

Virgolo forato

Pubblicata in Gazzetta Ufficiale dell'UE la gara da 73 milioni di euro per il tunnel ferroviario del Virgolo. Köllensperger: "Sulla mobilità la Giunta provinciale ha tempi biblici".

Rete Ferroviaria Italiana (RFI) ha pubblicato oggi in Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea il bando di gara per la progettazione esecutiva e la realizzazione dei lavori del nuovo tunnel del Virgolo a tre binari, a Bolzano, con lo spostamento del bivio della linea meranese. La gara ha un valore di oltre 73 milioni di euro, finanziati anche con fondi del PNRR. L'intervento, spiega una nota, permetterà di aumentare la capacità dell'infrastruttura collegata all'asse del Brennero e al nodo di Bolzano grazie alla separazione dei flussi di traffico della linea del Brennero da quelli della linea per Merano tramite la realizzazione di un ingresso in stazione indipendente per quest'ultima e la realizzazione di una variante di tracciato a tre binari dell'attuale linea del Brennero. Il nuovo tracciato, con un'estensione complessiva di 1.200 metri, si sviluppa in parte in variante con una galleria di circa 500 metri e in parte allo scoperto. È previsto inoltre lo spostamento più a sud del bivio della linea per Merano, in modo da rendere più veloce lo scambio tra le due linee e consentire l'accesso al nuovo deposito ferroviario di Strutture Trasporto Alto Adige.

 

"Quale alternativa alle auto?"

 

Bisogna avere la longevità di Matusalemme per sperare di vedere realizzata l’opera”, ironizza Paul Köllensperger. È datata 8 febbraio 2015 la sua prima interrogazione sul Tunnel del Virgolo, “ma è da oltre trent’anni che se ne parla e negli anni ‘90 si era scavato già il pre-foro della galleria”. Secondo il consigliere “il tunnel del Virgolo è imprescindibile per il miglioramento della linea meranese - un’altra opera che è allucinante sia diventata prioritaria solo in tempi recenti - ma lo sarebbe stato anche per il cosiddetto terzo binario che avrebbe consentito un uso metropolitano della ferrovia per la Bassa Atesina, con treni a cadenza frequente per pendolari e studenti”.

Sul terzo binario Köllensperger si era visto bocciare una mozione, così come per il tram-treno dell’Oltradige, progetto sostenuto dall’intera minoranza in Consiglio provinciale. “Non se ne può più di sentire blaterare a vuoto di sostenibilità, bisogna finalmente costruire un’alternativa attrattiva all’automobilità. Anni, decenni di immobilismo sul capoluogo hanno portato a un disastro viabilistico a cui adesso si pensa di correre ai ripari parlando solo di costruire nuove strade, vedasi l’idea agghiacciante di raddoppiare via Resia”. Il tutto “per ‘fluidificare’ il traffico automobilistico. Ma chi governa la Provincia e la città dovrebbe sapere che ‘fluidificare’ significa più auto in circolazione e quindi più traffico, più smog, più emissioni climalteranti, più rumore, più occupazione di spazi pubblici in primis parcheggi”.