Gesellschaft | Finger Food

Un'Ape al Laurin

Da ora in poi i clienti del Laurin-Bar avranno la possibilità di accompagnare i loro cocktails e drinks attingendo da un'insolita vetrina.

Un’Ape parcheggiata davanti a un albergo probabilmente non fa notizia. Ma se l’Ape in questione, invece, non solo è parcheggiata dentro un albergo, ma segnatamente nel prestigioso bar che già lo rende un’inevitabile attrazione, allora la cosa è molto diversa e vale la pena parlarne.

A Bolzano il Laurin-Bar è sinonimo di eleganza e confort. I suoi clienti sono abituati a considerarlo un po’ un’oasi in cui rifugiarsi per passare al meglio un ritaglio di tempo,  tranquillo o scintillante che sia, approfittando dell’atmosfera d’inizio secolo - gli occhi che vagano sui bellissimi affreschi di Bruno Goldschmitt - e della competenza del personale. Ma un’Ape? Cosa ci fa un’Ape  – il famoso veicolo commerciale a tre ruote progettato dalla Piaggio nel 1948 in un’Italia, come si legge nelle note scritte per Wikipedia, “ancora stremata dalla guerra” – all’interno di un luogo del genere?

Hannes Niedermair, Chef de Bar, ci spiega l’idea di fondo: « Volevamo proporre qualcosa che in effetti è comune solo nelle grandi città. Qui abbiamo la possibilità di offrire drinks e cocktails di qualità, ma se i clienti volessero anche accompagnare le bevande con piccoli piatti finora l’unica possibilità era attingere dalla cucina. Una soluzione non molto comoda. Per questo abbiamo deciso di puntare sul finger food, e l’abbiamo fatto assumendo un cuoco professionista che si occuperà di preparare, consigliare e servire gli appetizers disposti in questa insolita vetrina”.

Il cuoco si chiama Raffaele Cascino, viene da Salerno ma ha già alle spalle un’esperienza di chef in Val Gardena. Dietro al “banco” aggiusta la disposizione di tartine e canapé: “Come vede abbiamo una scelta di piccole creazioni, formaggi o piatti classici, inclusa la sezione dedicata ai dolci che è curata dalla Pasticceria Acherer”.

Domenica 1 marzo l’Ape del Laurin ha cominciato il suo "servizio", in estate verrà poi spostata nel giardino, e Niedermair si augura che la “stranezza” incontri adesso il gradimento del pubblico.