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Margheri presidente

L'esponente di SEL ha ottenuto il via libera ed è stato eletto Presidente del Consiglio Comunale di Bolzano. Come primo atto ha scelto di ridursi lo stipendio.

Il percorso è stato faticoso ma alla fine Guido Margheri ce l’ha fatta. E' stato però necessario il terzo scrutinio.
Nel primo erano necessari 26 voti e Margheri ne ha ottenuti 19. Nel secondo erano sufficienti 23 ma Margheri ne ha ottenuti solo 20. Nella terza e decisiva votazione avrebbe vinto chi avrebbe avuto più voti e Margheri finalmente si è imposto con 23 preferenze contro le 17 di Gambetti e 6 schede bianche. Dunque 5 irriducibili consiglieri della maggioranza hanno anonimamente fatto mancare il loro voto per Margheri e la maggioranza ci ha messo un po’ a farne riallineare almeno un paio.

L’elezione di Margheri è stata conseguenza delle recenti dimissioni di Matteo degli Agostini ed è giunta solo dopo che nel pomeriggio di oggi la SVP aveva dato il via libera alla richiesta di candidatura avanzata da parte del sindaco Luigi Spagnolli

Dal canto suo anche Margheri stesso ed il suo raggruppamento politico avevano ricevuto nel pomeriggio di oggi la garanzia che l’appoggio alla candidatura non sarebbe stata subordinata a qualsivoglia condizione. Il tutto mentre Margheri aveva voluto esplicitamente garantire che nello scampolo di legislatura che ci separa dalle elezioni di maggio avrebbe comunque tenuto rigorosamente separate le sue attività svolte in vesti di presidente dalle battaglie politiche portate avanti come consigliere comunale.

Dopo la richiesta di candidatura depositata dal sindaco ed avvallata da altri 13 consiglieri, così come prevede il regolamento, il consiglio comunale ha quindi dato l’investitura al nuovo presidente consentendo in tal modo la ripresa dei lavori dell’assemblea politica cittadina. 

Il nuovo presidente del Consiglio Comunale Guido Margheri, da noi sentito, ha dichiarato di “voler dare tutti i segnali possibili per riavvicinare le istituzioni ai cittadini”. Ed ha comunicato che il suo primo atto sarà l’autoriduzione del suo stipendio. “Si tratta di un segnale che reputo giusto e necessario”, ci ha detto, precisando che restituirà il 10% del suo compenso alle casse comunali, un’altra parte la consegnerà invece al partito ed un’ulteriore parte verrà quindi devoluta “per buone cause”

Margheri ha anche detto di voler dare alcuni piccoli segnali, negli ultimi 5 mesi di legislatura, cercando in particolare di manifestare la sua vicinanza e della istituzione che è chiamato a rappresentate, in particolare ad i cittadini e alle cittadine in difficoltà