Politik | Governo provvisorio

Il dado è tratto

Il commissario Michele Penta si è insediato in Comune. “Prenderò le decisioni necessarie scevre da implicazioni politiche”. E su Benko: “valuterò il progetto”.

È ufficiale: il commissario straordinario Michele Penta, 67enne originario di Napoli, già presidente dell’organismo di vigilanza del BBT e con una quarantennale esperienza maturata in Friuli-Venezia Giulia, si è insediato in Comune a Bolzano prendendo posto nella plancia di comando. “Comincerò immediatamente a studiare le problematiche più urgenti e a cercare di dare una risposta nei limiti del mandato che mi è stato conferito dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Ai cittadini di Bolzano dico che troveranno in me una persona impegnata, mi accingo a svolgere questo compito, senz’altro complesso, con entusiasmo ed equilibrio”, ha riferito il neocommissario, apparso disinvolto e spigliato, durante l’incontro con i giornalisti tenutosi stamattina (6 novembre) nella Sala di giunta del Comune. Penta, che resterà alla guida della città fino alle elezioni di primavera, ha poi confermato che Francesca De Carlini (seduta al suo fianco in conferenza stampa) ricoprirà il ruolo di vice commissario straordinario vicario, “una risorsa preziosa che non ho voluto perdere, ci lega peraltro anche una lunga amicizia”. Sulla nomina di un secondo subcommissario, invece, si avranno notizie certe a breve (voci di corridoio danno fra i papabili l’ex direttore generale provinciale Hermann Berger), mentre non sarà prevista la figura di direttore generale, ruolo che fu di Helmuth Moroder.

Nota dolente, naturalmente, l’affare Benko, argomento che il commissario si riserva di analizzare più approfonditamente nel prossimo futuro: “Sono stato informato della questione dalla stampa - dice in un sorriso -, esaminerò il progetto e valuterò se ci saranno i margini, nei limiti dei poteri che mi sono stati affidati, per prendere delle decisioni al riguardo”. Compito del commissario, ha ribadito poi Penta, è quello di far funzionare la macchina amministrativa, “ciò non toglie, dal momento che egli riassume le funzioni di sindaco, giunta e consiglio comunale, che possa fare determinate scelte, controllando che queste non sfocino in implicazioni di carattere politico. Mai nella storia un commissario ha assunto decisioni che impegnino la città oltre il suo mandato, egli fa piuttosto delle valutazioni di opportunità, per cui non escludo nulla”. Un ultimo commento è indirizzato alla figura del prefetto, ruolo soprattutto recentemente (Roma docet) sotto i riflettori, “la storia ci ha insegnato che l’opinione che si ha sui prefetti è ondivaga, una volta contano molto, un'altra si vogliono sopprimere, quel che è certo è che il loro compito è essenziale in qualità di mediatori e anche, spesso, di veri e propri parafulmini”, ha concluso il commissario. Il primo impegno istituzionale di Penta sarà la Cerimonia in ricordo dei Caduti di tutte le Guerre al cimitero militare di San Giacomo, domenica 8 novembre alle 9.30.