Politik | Referendum 12 giugno

In 14 per il no

Ecco l’appello del comitato trasversale di consiglieri provinciali contro il finanziamento pubblico dell’aeroporto: “questi i 4 validi motivi per votare NO".

Non è di tutti i giorni vederli seduti insieme ed assolutamente compatti nell’ottica di una causa comune.
Oggi si sono presentati fianco a fianco Brigitte Foppa e Miriam Atz Tammerle, Oswald Schiefer e Paul Köllensperger, Sven Knoll e Riccardo Dello Sbarba, Andreas Pöder e Helmuth Renzler. E con loro anche Pius Leitner, Bernhard Zimmerhofer, Hans Heiss, Ulli Mair, Werner Blaas e Siegmar Stocker, ques’ultimo unico assente ma anch’egli firmatario dell’appello al ‘NO’ per il 12 giugno presentato alla stampa ed ai cittadini della provincia di Bolzano. 

Per ironia della sorte il comitato dei 14 consiglieri provinciali per il NO rappresenta giusto il 40% del Consiglio.
Proprio la percentuale di votanti che - stando alla legge provinciale vigente - dovrà essere superata affinché il referendum sia valido. 
Per questo i promotori dell’azione hanno soprattutto insistito sulla necessità che gli altoatesini si rechino al voto, nonostante la stanchezza derivante da quest’anno carico di appuntamenti elettorali (soprattutto per il capoluogo) ed il periodo pericolosamente vicino alle vacanze estive. 

Il nostro NO al referendum deriva dalla preoccupazione per la salute e l’ambiente in cui vive la popolazione interessata”. Così esordisce l’appello dei 14 consiglieri provinciali di opposizione e maggioranza, aggiungendo che per i cittadini di Bassa Atesina, Bolzano e Oltradige “la minaccia per la loro salute e l’ulteriore sperpero di denaro pubblico sono assolutamente sproporzionati rispetto ai benefici che, secondo gli stessi promotori, porterebbe un ampliamento dell’aeroporto.".

Di seguito il comitato del NO in Consiglio Provinciale elenca i quattro punti ‘forti su cui viene basato l’appello. 


1. Cautela nell’utilizzo del denaro pubblico

Per consiglieri per il NO “i 120 milioni finora già gettati nell’aeroporto e nei relativi servizi” sono già sufficienti. Mentre le altre decine di milioni che verrebbero investiti nella struttura nei prossimi 20 anni se vincesse il SI “servono urgentemente nei settori dell’istruzione (scuole materne), salute (reparti di maternità) e sociale (famiglia)”. 


2. Solidarietà con la popolazione coinvolta, contro la minaccia alla sua qualità della vita

Il comitato per il NO ricorda che “nel bacino d’utenza dell’aeroporto vivono 180mila persone, pari a un terzo della popolazione della provincia".

“Chi vive e lavora a San Giacomo, Laives, vedano, Bronzolo, Bolzano, Bassa Atesina e Oltradige ha diritto a una vita decente. L’ampliamento dell’aeroporto comporta un  aumento insostenibile delle emissioni inquinanti e del rumore, che aggrava ulteriormente il carico ambientale già presente. Con gli aerei a reazione previsti rumori ed emissioni si innalzeranno bruscamente. La stessa Agenzia provinciale per l’ambiente ha parlato di ‘ripercussioni notevoli in un’area dove il valore limite annuo di ossidi di azoto è stato superato in numerose stazioni di rilevamento’.”


3. Il successo economico fiorisce anche senza l’aeroporto, in questo momento più che mai

I 14 consiglieri provinciali ricordano che il successo turistico della provincia di Bolzano “è il risultato del nostro paesaggio speciale, della qualità della vita e della nostra posizione nel cuore dell’Europa che assicura accessibilità al nostro territorio”. 
Per questo i promotori del NO al referendum sull’aeroporto del 12 giugno dicono che “non deve essere coltivato il turismo moti e fuggi”. Ricordando nello specifico che “un numero crescente degli ospiti ci apprezza come una regione libera da traffico aeroportuale, per ragioni di riposo, sicurezza e clima”. 


4. Anche con un ‘NO’, l’aeroporto rimane sotto il controllo della Provincia

L’ultimo argomento sollevato dai comitato trasversale in Consiglio Provinciale è teso a confutare "la preoccupazione che con la vittoria del NO l’aeroporto cadrebbe nelle mani dello stato o dell’ENAC e verrebbe messo a gara europea”. 
I promotori ricordano che se anche se ciò accadesse “si troverebbero ben pochi interessati ad assumersi i necessari investimenti senza contributi pubblici”. Nell’appello si ribadisce quella che viene definita “una realtà ben diversa”, rispetto a quella presentata dai promotori dell'ampiamento dell'aeroporto. 

“Sull’aeroporto la Provincia ha competenza legislativa riconosciuta dalla Costituzione (art. 117) ed ga già emanato leggi e un dettagliato regolamento (Decreto presidente giunta provinciale 63 del 2008) con cui viene regolata nel dettaglio la gestione dell’aeroporto, qualsiasi sia il concessionario.
Inoltre, il ‘piano nazionale degli aeroporti’, in vigore dal 2 gennaio 2016, trasferisce la proprietà dell’aeroporto di Bolzano dallo Stato alla Provincia. La possibilità che in seguito a questo trasferimento la Provincia ottenga anche la competenza esclusiva di erogare la concessione è stata annunciata, in tempi non sospetti, dallo stesso presidente Kompatscher in un’intervista alla Wirtschftszeitung del 4 settembre 2015.”

Insomma: l’ultimo messaggio lanciato dai consiglieri è che “la Provincia non rischia affatto di perdere il controllo dell’aeroporto e potrà rispettare pienamente il risultato del voto nel caso prevalga il NO". 

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Michela Dalla L. Di., 07.06.2016 - 14:25

Vi sono profondamente grata per questa posizione che avete preso.
In questo momento mi sento tutelata da chi mi rappresenta, non è un sentimento facile da provare oggigiorno dove ognuno vive in un suo nucleo separato e forse a volte isolato. Continuo a dire che questo referendum farà emergere molto più di ciò che sarà scritto sulla scheda elettorale. La vostra solidarietà e presa di posizione non verrà dimenticata. Grazie!

Di., 07.06.2016 - 14:25 Permalink