Politik | Prima seduta

Pasquali lascia e Bonvicini è ad Ibiza

Le dimissioni dell’ex assessora tenuto banco in consiglio comunale a Bolzano. I legali non hanno dubbi: la delibera Benko va firmata entro il 25 giugno.

La prima seduta del nuovo consiglio comunale di Bolzano è stata un vero spettacolo. Preceduto da una riunione della (ancora assolutamente ipotetica) maggioranza composta da PD, SVP ed ecosociali in cui i legali hanno chiarito che Spagnolli dove firmare entro due settimane l’accordo di programma su Benko, il nuovo consiglio comunale ha visto il debutto di molte facce nuove e fornito la certezza che anche questa legislatura sarà travagliata.

Piatto forte del menù della seduta sono state le dimissioni (annunciate) di Chiara Pasquali dal consiglio. Lo aveva detto in campagna elettorale: “se non sarò nelle condizioni di continuare il lavoro iniziato nella legislatura uscente non avrò nessun problema a lasciare”. 
Promessa mantenuta. E Pasquali naturalmente non ha esitato anche dal togliersi qualche sassolino dalle scarpe. 
A far precipitare la situazione è stata la netta inversione di rotta di Spagnolli che, coadiuvato da PD e SVP, nei giorni scorsi ha iniziato a lasciar intendere di essere disposto a sacrificare Benko sull’altare della difficile partita volta a trovare una maggioranza in consiglio
Pasquali ha rivendicato la responsabilità della delibera sul Kaufhaus. Ma ha anche ricordato di esser stata la prima a denunciare le carenze della legge provinciale ed a proporne la modifica (“senza essere seguita nemmeno dagli ecosociali”). 
Pasquali poi ha tirato le somme: le 332 preferenze ottenute il 10 maggio per lei hanno rappresentato un arretramento rispetto al 2010 e un segnale di sfiducia. L’assessora uscente ha quindi chiuso con amarezza, dicendo di essere stata "lasciata con il cerino in mano, dipinta come l’assessora alla cementificazione nella legislatura in cui a Bolzano si è costruito di meno”. 
Il posto di Pasquali verrà preso da Miriam Canestrini. Un’altra donna, dunque, ma facente parte dell’ala centrista e comportando dunque un ulteriore allontanamento dell’anima del PD facente capo alla sinistra. E - attenzione - ora nel PD il primo dei non eletti è l’ingegnere Pietro Calò, che già in campagna elettorale aveva fatto capire di puntare all’assessorato all’urbanistica finora gestito dalla Pasquali. 

Il secondo piatto forte della serata è stata la discussione sull’eleggibilità di Matteo Bonvicini, messa in discussione per la partecipazione del giovane farmacista bolzanino ad alcuni consigli di amministrazione di aziende sanitarie finanziate dall’ente pubblico
Dopo un po’ di scintille la discussione in merito è stata rimandata, anche in questo caso a causa della ricerca di pareri legali in merito.
Ma ha brillato l’assenza del consigliere neo eletto, “ad Ibiza per l’addio al celibato” come riferisce oggi Francesco Clementi sul Corriere dell'Alto Adige. 
Non proprio una prassi normale in politica, quella di non presentarsi appena eletto dopo aver tappezzato la città di manifesti con l’appello al ‘voto utile’.

Per il resto tra i banchi si è intravisto qualche simbolo identitario (la maglietta di Casapound di Bonazza e il fazzoletto Anpi di Margheri). Mentre è stata comune la consapevolezza che mai come in questo caso le poltrone sono appese a un filo. E che basterà un nulla per svuotare l’aula e rimandare il tutto a novembre. Moltiplicando ulteriormente le incognite sul tappeto. 

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Pino G. Fr., 12.06.2015 - 09:39

Mi manca qualcosa. nel sottotitolo scrivete "la delibera Benko va firmata entro il 25 giugno". a questo punto mi chiedo perché. e soprattutto se qualcuno ( a caso) si è impegnato a nome del comune, a che titolo lo ha fatto? questa non è una partita a poker! e poi ci si richiama al senso di responsabilità...

Fr., 12.06.2015 - 09:39 Permalink