"Un accordo truffa"
Il centro-destra messo per ora fuori gioco dall'accordo siglato fra Svp e il candidato sindaco Renzo Caramaschi (centro-sinistra) in vista del ballottaggio del 22 maggio non ci sta: il consigliere provinciale Alessandro Urzì (L'Alto Adige nel Cuore), sponsor politico assieme alla Lega Nord dell'antagonista di Caramaschi, Mario Tagnin, parla di un “accordo truffa” che porterà la città di Bolzano a nuove elezioni di qui a un anno.
“L’intesa fra Svp e Pd trasforma il candidato Caramaschi in un mostro politico e la sua giunta in qualcosa di innaturale“, insiste Urzì. “Se Caramaschi per sventura di Bolzano dovesse vincere potrà insediare la sua giunta solo con i voti e l’ingresso in maggioranza del candidato sindaco di CasaPound (solo un anno fa) Giovanni Benussi e dell’ex tutto Giorgio Holzmann. Ecco la minestra rancida che Svp, Baur (Christoph Baur, in corsa per la carica di vicesindaco, n. d. red.) e Caramaschi, serviranno agli elettori di sinistra e quelli della Stella alpina.“ Alludendo al veto su una partecipazione dei Verdi bolzanini alla maggioranza, posto a Caramaschi dalla Volkspartei, il consigliere aggiunge: “Cosa propinerebbe Caramaschi alla Città? Quello per cui siamo tornati al voto costato centinaia di migliaia di euro”: una giunta con al posto dell'ex sindaco Gigi Spagnolli “il suo fedele City Manager Caramaschi e il partito del no dei Verdi a bloccare ogni piano di sviluppo cittadino”. “Tutto come prima. Con magari Holzmann e Benussi / ex Casapound piazzati in qualche società o alla presidenza del Consiglio comunale a sostituire i Verdi con la loro stampellina quando i Verdi si mettessero di traverso.”
Urzì, che per lanciare la candidatura di Mario Tagnin al primo turno aveva creato la nuova compagine Uniti per Bolzano, conclude: “E’ evidente che in questo discorso mi prendo un impegno morale prima che politico: nessuno di Uniti per Bolzano e della Lega romperà il patto di intesa per Bolzano per aiutare in una qualunque forma Caramaschi e la sua vergognosa proposta politica.“