“Casapound? Collaborare con loro non è la via giusta”
“Il dialogo per me è un tema fondamentale per riuscire a migliorare la città, soprattutto quello con SVP e Provincia. Finora come giunta ci siamo trovati una sola volta e il vicesindaco Baur mi ha subito detto che dobbiamo collaborare. Gli ho detto che lo farò volentieri per via delle mie competenze urbanistiche che potrò mettergli a disposizione. Non ho nessun rancore per l’ostilità manifestata nei nostri confronti nelle settimane precedenti. A me queste cose non interessano. Io guardo all’oggi e al futuro, perché se dovessi guardare all’indietro allora forse non ci sarei neanche. Noi siamo qui per la città, per evitare l’arrivo di un altro commissario ed evitare di lasciare la città alle destre.”
Marialaura Lorenzini alla sua prima esperienza da assessora comunale nel capoluogo si sta orientando, cercando di organizzarsi nel nuovo impegnativo incarico che le è stato assegnato. Carico di competenze importanti come ambiente, giardineria comunale, mobilità e traffico, progettazione del Verde, piano Co2 energia e geologia e pari opportunità.
L’esponente verde, da superstite della sinistra nel governo del capoluogo altoatesino, ci tiene però a dire parole chiare anche sull’apertura manifestata stamani nei confronti di Casapound da parte del vicesindaco Christoph Baur.
“Una cosa è raccogliere alcune proposte positive, questo deve essere fatto con tutti. Un’altra è collaborare. E io non credo che collaborare con Casapound sia la via giusta. Casapound è troppo distante da noi sui temi importanti della solidarietà nei confronti dei rifugiati. Quello è un problema che va affrontato nel senso di un’inclusione positiva nella nostra società. Per me i deboli sono deboli, non devono essere fatte distinzioni ad esempio tra i rifugiati dalle guerre, quelli da fame ed i poveri di Bolzano. Sono tutte persone che vanno aiutate.”
Lorenzini sta passando queste importanti giornate dividendosi tra gli incontri con gli uffici comunali dei quali sovrintenderà politicamente l’attività e la chiusura delle pratiche del suo precedente lavoro da architetto in Provincia, dal quale dovrà per forza di cose prendere aspettativa.
Ma intanto conferma il suo giudizio sulla scelta fatta da parte dei Verdi di andare in giunta, muovendosi in direzione opposta rispetto a quanto era avvenuto nella precedente (disgraziata e breve) legislatura.
“Si è trattato di una scelta giusta”, Lorenzini ne è convinta e spiega anche perché. “Abbiamo deciso in base ad un programma condiviso, che su alcune cose si può anche migliorare in corso d’opera e nel quale anche noi abbiamo inserito molti punti che sono stati accolti bene” dice l’esponente Verde.
Per gli ambientalisti, non c’è dubbio, si tratta di una grande occasione di incidere sulla politica locale, con ricadute che vanno ben oltre la città di Bolzano. Soprattutto in ragione del fatto che per la prima volta i Verdi, già a lungo responsabili prima con Fattor e poi con Trincanato dell’ambiente, questa volta avranno la competenza anche per quanto riguarda la mobilità. Che è come dire avere le chiavi in mano per poter davvero intervenire nella prospettiva di una città sostenibile. Lorenzini non si nasconde la grande complessità e delicatezza dei temi che dovrà andare ad affrontare, ma si fa forza con le sue convinzioni, il supporto del suo gruppo in consiglio comunale ed anche e soprattutto sul fatto che molte cose sono state messe nero su bianco proprio sul programma di legislatura.
“La viabilità è un tema molto complesso che va riesaminato. Tutte le piccole città italiane ed europee si stanno orientando verso una diminuzione del traffico privato. Non possiamo andare in tilt ogni volta che c’è un po’ di pioggia o ci sono il mercatino o una fiera. Abbiamo bisogno poi di aria pulita e una città sana. Per questo va sicuramente incentivata la mobilità pubblica. Le persone devono imparare a non usare la macchina privata in città.”
Interrogata sul suo orientamento in merito alla variante della statale 12 Lorenzini non nasconde di preferire di gran lunga la soluzione in cui ad essere spostata in galleria è l’autostrada e non la statale. Ma poi non riesce a resistere e lancia i suoi strali contro l’attuale politica dei pedaggi sull’A22.
“Il pedaggio va aumentato equiparandolo a tutte le altre regioni alpine. Non dobbiamo invitare i camion a passare da noi piuttosto che da altre parti. Durante l’anno passano milioni di camion attraverso la città. La competenza è della Provincia ma anche Bolzano deve essere coinvolta.”
La neoassessora comunale all’ambiente e alla mobilità torna anche sul tema del metrobus. Dopo la proposta della neo giunta comunale di Bolzano di tornare al tram e il no immediato della Provincia in merito.
“Per quanto riguarda il tram non ne abbiamo parlato come unica soluzione, l’obiettivo vero è quello di ridurre il traffico che da troppi anni c’è a Bolzano. Ci vogliono idee. La Provincia ha già detto no, ma ne parleremo. In ogni caso non sarebbero soldi buttati via. L’importante è ora elaborare una visione globale della città per quanto riguarda la viabilità. Ben vengano i pendolari che arrivano o transitano per Bolzano, ma i cittadini non possono essere penalizzati.”
Per quanto riguarda Benko, progetto fortemente avversato dagli ambientalisti e causa della caduta dell’ultima giunta Spagnolli, i Verdi attendono sulla riva del fiume la sentenza del TAR che tra qualche giorno potrebbe bocciare l’iter finora seguito, bloccando la procedura.
“Il mio pensiero è chiaro: il centro commerciale in centro attirerà 10mila macchine al giorno. Stiamo aspettando il giudizio del TAR. Se il procedimento sarà considerato legittimo vedremo poi cosa fare. Se invece il giudizio sarà negativo si potrà pensare di riqualificare in altro modo. E’ logico che io propenda per questa seconda soluzione. E’ una speranza non solo mia ma di tutti i cittadini per il bene della città.”
E la nuova competenza su ‘piano Co2 ed energia’? Cos'è?
Lorenzini spiega: “il traffico va di pari passo con la Co2 ed in merito ci sono precise indicazioni europee verso una necessaria diminuzione delle emissioni, insomma dobbiamo subito pensare ad uno sviluppo e ad una mobilità sostenibile”. “Dobbiamo pensale anche globale e non sono locale”, dice la neo assessora, aggiungendo: “è’ una questione morale soprattutto nei confronti di chi verrà dopo di noi”.
L’assessora cita il suo compagno di partito Norbert Lantschner (“bisogna intervenire su tutto il patrimonio degli edifici esistenti per la riqualificazione energetica, a costo zero per i cittadini”).
Le ultime parole di Lorenzini sono per l’inceneritore. In merito l'assessora comunale cerca di combinare ideologia e pragmatismo.
“Noi siamo contrari all’idea di far funzionare a pieno regime l’inceneritore, ma diciamo che piuttosto che importare rifiuti da fuori sarebbe meglio almeno di smettere di esportarne. Con il tempo poi bisognerà pensare di riconvertire l’impianto: il teleriscaldamento è una cosa positiva, ma in futuro si dovranno bruciare altre cose.”