Politik | L'assemblea

To Be(nko) or not to Be(nko)?

In vista del voto in consiglio comunale sul progetto del Kaufhaus il Pd cerca una linea comune. La maggioranza ha i giorni contati?

I fatti: il Rockefeller austriaco René Benko snocciola su brochure recapitate direttamente a casa dei contribuenti i numeri del successo garantito del progetto del Kaufhaus (investimenti per 320 milioni di euro, tre anni di cantiere con 400 operai al lavoro e il cotillon finale - genere televendite - del “creeremo in futuro mille nuovi posti di lavoro”) con prevedibile fragore propagandistico. Il Pd, l’eterno indeciso, temporeggia al solito bivio: da una parte c’è il delicato e farraginoso rapporto con i separati in casa (i Verdi) che però assicurano gli alimenti (la tenuta della maggioranza), dall’altra l’ipnotico “venghino signori, venghino” del tycoon e i potenziali, seducenti, introiti per il Comune derivanti dall'approvazione del megaprogetto.

Per decidere, finalmente, una linea comune da presentare durante la discussione in consiglio comunale sul Kaufhaus - che si terrà domani e giovedì (22 e 23 luglio) -, il sindaco Luigi Spagnolli ha aperto ieri, nella sede di piazza Domenicani, l’assemblea di partito con un rapido excursus di intrattenimento sulla genesi e lo sviluppo puberale del PRU per la stampa, che prima era stata invitata ad assistere all’incontro, poi allontanata perché il confronto con iscritti e simpatizzanti si sarebbe dovuto svolgere a porte chiuse, poi di nuovo richiamata dentro l’aula. 

Se il progetto, al contrario, non dovesse essere realizzato - dice il sindaco - “chi si è aggiudicato l’appalto pagherà una forte penale”. E ancora: “sono sempre stato a favore del progetto che ha un grande valore per la città, ma il voto contrario della Pitarelli è stato un gesto riprovevole, occorreva piuttosto una riflessione che poi confluisse in una scelta”. Che il vento del centrosinistra soffi tendenzialmente verso i floridi lidi della Signa Holding non è, del resto, mai stato un segreto. L’architetto Carlo Bassetti, renziano della prima ora, avverte che “non ci sono più soldi pubblici da poter investire in interventi di questo tipo, è necessario ormai un apporto privato, sono perciò favorevole a un imprenditore che faccia qualcosa per la città”. Gli fa eco l’ex assessora Maria Chiara Pasquali che incalza: “non possiamo non approvare questo progetto, anche l'Areale avrà bisogno dei privati. Bisogna guardare avanti e poi non dimentichiamoci che alla città andrebbero 70 milioni di euro”.

Fra gli alfieri del progetto Benko anche l'ingegnere Pietro Calò (“con il no si condanna la città alla marginalità”) e il consigliere comunale Sandro Repetto (“la libertà di voto per il Pd servirà a verificare con i Verdi se questa è o meno una maggioranza politica e di prospettiva”). La libertà di voto è auspicata inoltre anche dal consigliere Sergio Bonagura per evitare “ulteriori pasticci”. Una delle voci fuori dal coro è invece quella del consigliere Silvano Baratta che ricorda: “il Pd si era impegnato a votare ‘no’, il comune non ha bisogno dei 70 milioni del Kaufhaus”.

Così il consigliere Mauro Randi che decifra infine la domanda delle domande: “se votiamo ’sì’ abbiamo idea della prossima maggioranza che vogliamo fare?”. Ma soprattutto, il Pd potrà dire di averci provato davvero?

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Massimo Mollica Di., 21.07.2015 - 15:53

Io come al solito ero preso dal lavoro e non ho potuto partecipare. Ho scritto il mio pensiero, non so se è stato letto (per quel poco che vale).
Comunque lo pubblico qui:

Care amiche e amici,
avrei voluto partecipare oggi alla riunione ma impegni lavorativi purtroppo me lo impediscono.
L’altra volta avevo espresso la mia perplessità sulla diversità di vedute degli ecosociale con quanto era stato fatto dal PD nella scorsa legislatura, però non credevo che tale argomento potesse essere così lacerante per questa città!
Mi sono sforzato di capire le ragioni del NO (il fronte è variegato ma gli argomenti sono sempre i soliti: http://www.salto.bz/article/14072015/laccordo-di-programma-pru-bolzano-…) e questo non ha fatto che rafforzare il mio convincimento di quanto importante sia la messa in opera di questo progetto. Dicono che va difeso un parco, che onestamente non è mai stato preso in considerazione da alcun bolzanino, perché nessuno mai ristorerebbe in mezzo al traffico di quella zona (meglio le passeggiate del Talvera!). Dicono che non dobbiamo fidarci di una persona poco chiara, come se noi vivessimo in un paese di santi. Dicono che i centri commerciali stanno chiudendo nel mondo, come se a Trento e a Innsbruck vi fosse una situazione disperata.
Vorrei chiedervi qual è l’alternativa? Attualmente l’alternativa plausibile è che il quartiere rimanga quello che è. Che il Virgolo resti abbandonato. Che purtroppo il tanto importante e necessario polo museale venga ridimensionato o non si faccia nemmeno.
E ancora vi chiedo, dopo il no a Benko, cosa dovremo aspettarci? Quanti altri no e divieti dovremo subire? Leggo da un sito online (http://www.buongiornosuedtirol.it/?p=20487) che un esponente di sinistra, presente nella giunta della città, abbia fatto suoi i vincoli stabiliti dall’AGCOM riguardo alla fusione tra SEL Spa e AEW Spa, traendone la conclusione che il Consiglio Comunale deve decidere delle scelte aziendali della NewCo. Come se vivessimo in un regime comunista. Vi rendete conto dell’assurdità? Viviamo giorni strani, sottolineati da un caldo inusuale per questa città. C’è gente che per motivi vari se ne frega che il comune possa beneficiare di 70 milioni (settanta) e che sia data la possibilità alla gente di avere lavoro e per la ricostruzione, e per le attività derivanti. Io so che la politica è compromesso (si legga prostituzione), ma che almeno questa porti benefici e lasci qualcosa per il futuro. Se poi si vuole fare un confronto con quanto succede a Roma (cosa che a me non piace), ricordo che il primo ministro del PD governa assieme a un certo Alfano e in un anno hanno cambiato al legge elettorale (cosa si aspetta in provincia a fare altrettanto per i comuni? Quando faremo la nostra proposta?).
Concludo con una nota che apparentemente non centra con il tema della seduta, ma che in realtà è al centro della mia passione politica, della mia appartenenza al PD, e quindi è al centro di tutto!
Ieri, nel pomeriggio, è venuto a mancare, in modo tragico, un bambino di 3 anni. Chiedo, imploro, il mio sindaco, del quale ho immensa stima, di portare di persona, se già non lo ha fatto, le condoglianze da parte di tutta la città di Bolzano Bozen ai famigliari. Per alcuni questi sono di origine pachistana, per me sono solo esseri umani e per di più bolzanini. E noi siamo una comunità, una grande famiglia. E nella famiglia si fa così, si sta vicini, soprattutto nelle disgrazie.
Grazie per l’attenzione, vi auguro solo cose belle.

Di., 21.07.2015 - 15:53 Permalink
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Massimo Mollica Di., 21.07.2015 - 16:46

Gentile sig. Heiss. Per andare in Germania bisogna passare dal Brennero e quindi si arriva a una città, che epr certi versi è simile a Bolzano, ma per altri è di gran lunga meglio! Ha molti più servizi. Si chiama Innsbruck! E pensi che in questa città c'è proprio un Kaufhaus. non ci crede? La invito ad andarci, anche in treno (la stazione tra l'altro è davvero bella!). E la gente vive felice e non c'è disperazione! Mi creda, non bisogna aver paura di cambiare. Noi stesi cambiamo, ahimé non siamo più i giovani di una volta.

Di., 21.07.2015 - 16:46 Permalink
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Massimo Mollica Di., 21.07.2015 - 16:48

Beh se mi dice così ci sto! Già che ci sono Le parlo anche dei contenuti della mega villa con piscina che voglio. E rilancio: i contenuti su come debellare la fame del mondo e pure far smettere tutte le guerre. tanti i soldi non contano...

Di., 21.07.2015 - 16:48 Permalink
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Massimo Mollica Di., 21.07.2015 - 17:30

Gentile Heiss, il suo tedesco è ottimo e a volte io sbaglio (anche spesso). Ma la domanda resta! Con quali soldi? Io lavoro perché così ottengo dei soldi che mi permettono di mangiare e vivere in una casa. Senza lavoro non ho i soldi, quindi non mangio e non so dove andare a dormiere.
Il contenuto è importante, ma allora io sono più per una biblioteca. Perché la cultura sopra ogni cosa

Di., 21.07.2015 - 17:30 Permalink