Caro diario (di bordo)

Chissà se anche il comandante del Titanic teneva un diario di bordo, c’è da augurarsi di no per scansare opportunamente eventuali, raccapriccianti, parallelismi. Intanto però, malgrado l’ottimismo sfoggiato da Spagnolli, la maggioranza ancora non si è formata. Dopo il sì al connubio di Gallo e Margheri, orfani del supporto dei Verdi, e il no di Angelo Gennaccaro e Nicol Mastella, la consigliera eletta di “Io Sto con Bolzano”, e di Luciano Giovanelli (“Nuova città” con Duzzi) perché non tentare con Forza Italia dietro la promessa di un posto da assessore per Lillo o Murano? Non se ne parla, dicono a sinistra. Intanto l’orologio corre e lo spettro del commissariamento si fa sempre meno evanescente.
Enrico Lillo non disdegna però le attenzioni di Spagnolli (purché si parli di alleanza e non di appoggio esterno) e afferma: “se noi possiamo far approvare una parte consistente del nostro programma che è comune alla SVP e al PD lo dovremmo bocciare perchè siamo duri e puri?”, mentre dal canto suo Alessandro Urzì precisa: “se Spagnolli voleva governare bene Bolzano lo poteva fare negli ultimi 10 anni. Chi ora parla di programmi condivisibili soffre di amnesie”. Con Fratelli d’Italia si è parlato di appoggio esterno, ma Sigismondi taglia corto sottolineando la distanza di vedute con il primo cittadino.
Manca dunque ancora un voto al sindaco, il prezioso 23esimo consigliere che metterebbe al sicuro (si fa per dire) la maggioranza. Spagnolli ha naturalmente fretta di concludere e dal suo diario di bordo sentenzia: “stasera chiudiamo sul programma, domani si prepara la delibera. Che finalmente ci sia convergenza sulla consapevolezza che tra il non governo ed il governo è meglio il secondo? Entro giovedì lo sapremo”.