Politik | Bolzano 2016

Rudi Benedikter lascia il consiglio comunale

Il fondatore di Projekt Bozen dopo 26 anni sceglie di passare in secondo piano. Ma coglie l’occasione per ribadire il suo no a Benko.

Su Dolomiten oggi Rudi Benedikter viene definito Polit-Dinosaurier nell’articolo che annuncia il suo abbandono della politica attiva. La decisione dell’avvocato, per 26 anni protagonista della politica comunale a Bolzano con il suo movimento Projekt Bozen, è ora quella di “spostarsi in seconda fila per dare spazio ai più giovani”. In realtà il passo indietro di Benedikter, 62 anni, riguarda solo il consiglio comunale visto che l’esponente politico intende comunque candidarsi ma questa volta solo per consiglio della circoscrizione Gries San Quirino dove risiede. 

Facendo una sorta di bilancio del suo quarto di secolo di politica in comune, l’esponente politico indica alcuni dei temi principali su cui ha concentrato la sua attenzione. Su tutti la discussione sul tram, il trasferimento o meno delle scuole Aufschneiter in centro storico, la riqualificazione del Virgolo ed infine la tutela di paesaggio, insiemi e memoria. 

Benedikter coglie l’occasione del suo addio ufficiale al consiglio comunale per ribadire anche le motivazioni del suo deciso no al progetto Benko
Per il fondatore di Projekt Bozen il PRU di via Alto Adige sostanzialmente viola una serie di norme. Causando danni al sistema del commercio cittadino ed alla viabilità. Secondo Benedikter "verrà costruito un tempio al consumo di cui nessuno ha bisogno”. 
Come detto a disturbare l’esponente politico è soprattutto quello che lui definisce senza mezzi termini il “metodo illegale” utilizzato dal finanziere per mettere le mani su Bolzano (“seine Pranken auf Bozen su legen”). Benedikter si riferisce in questo modo alla legge elaborata da comune e Provincia per favorire Benko. Dopo di che lancia una stoccata al commissario straordinario Michele Penta.

“Kommissär Michele Penta führt nunmehr den Amtmissbrauch von Ex-Bürgermeister Luigi Spagnolli fort”