Politik | Imi

"Non mi interessa la campagna elettorale"

Se non si approva la delibera originaria sull'Imi non si potrà chiudere il bilancio. La competizione elettorale, ora, sembra essere l’ultima preoccupazione di Spagnolli.

Il consiglio comunale dovrà approvare entro il 30 settembre le aliquote per l’Imi contenute nella delibera già presentata dall’amministrazione bolzanina. Questa sera la delibera dovrà essere messa di nuovo al vaglio dopo che la Provincia era intervenuta modificando alcune specificità della norma non in linea con la proposta comunale. Le aliquote, il nodo della questione, sono così suddivise: l’1,26% (tetto massimo) per le seconde case sfitte; lo 0,9% per le seconde case affittate a canone concordato e l’1% sarà l’aliquota da applicare nel caso in cui la seconda casa sia stata affittata sul libero mercato.

La succitata delibera costituiva già un compromesso faticoso all'interno della maggioranza, dal momento che la Provincia aveva deciso di esentare quasi del tutto la prima casa obbligando di fatto il Comune a “prendersela” con le seconde abitazioni. Il compromesso era però naufragato dopo che la giunta provinciale non aveva accolto la proposta (osteggiata soprattutto dal vicesindaco SVP Klaus Ladinser) di ritoccare l’aliquota per gli alloggi sfitti dall’1,26 al’1,56%. La Provincia aveva inoltre approvato un emendamento che unificava le aliquote sia per le case affittate a canone concordato sia per quelle a canone libero, rendendo ancora più difficile il compito di reperire i fondi necessari da parte del Comune.

Stasera si saprà – dopo che il sindaco Luigi Spagnolli ha richiesto il diretto intervento del Landeshauptmann Kompatscher - se la delibera potrà essere giuridicamente e politicamente mantenuta nella sua versione originaria oppure se dovrà essere cambiata con il rischio di ingarbugliare ulteriormente la questione e far perdere il poco tempo rimasto all’attuale ciclo amministrativo. “La nostra delibera Imi a questo punto non può fare meno di 7 milioni e mezzo di euro, altrimenti non riusciamo a chiudere il bilancio 2014”, spiega il consigliere comunale SEL Guido Margheri, fiducioso che la delibera passerà così come era stata elaborata in origine.

Ottimista anche Spagnolli che però precisa: “Se non riesco a chiudere il bilancio attraverso queste tasse non sono in grado di far quadrare le spese che il Comune dovrà sostenere da qui a fine anno. Il pareggio di bilancio è un obbligo, se l’amministrazione non lo rispetta dovrà andarsene per far subentrare un commissario ed è nell’interesse di tutti che questo non accada, perché la democrazia, dove esiste, va sempre mantenuta”. Un’urgenza ponderosa quella del resoconto finanziario che relega in un angolo anche le eventuali inquietudini per la futura competizione elettorale. “La campagna è irrilevante – incalza il primo cittadino – sono convinto che questa si costituisca attraverso i fatti, i risultati che si sono raggiunti negli ultimi anni, qualcun altro la penserà diversamente e farà la sua strada, io penserò alla campagna elettorale, qualora mi dovessi ricandidare, a partire da aprile 2015”.