Violenza e furti: preoccupazione ma non allarme
Negli ultimi giorni in provincia di Bolzano si è tornati molto a parlare di microcriminalità e violenza urbana. In particolare hanno fatto molto discutere alcuni brutti fatti di cronaca. Prima una prostituta è stata picchiata e poi violentata per strada ai Piani di Bolzano. Successivamente un meranese è stato pestato a sangue in piena notte nel centro storico della città del Passirio, ai margini di una rissa. L’ultima notizia appena ieri 22 settembre a Laives, quando una rissa tra quattro giovani è finita a sprangate, con un ferito grave.
Intanto a Bolzano e in numerose località della val d’Isarco è anche emergenza furti. Nel capoluogo in una delle scorse notti è stata compiuta una vera e propria razzia in numerosi garage, dove all’interno delle macchine parcheggiate è stato portato via un po’ di tutto.
I fatti di cronaca hanno acceso la miccia di politica e media, sollecitando anche le forze dell’ordine a prendere posizione.
Il sindaco di Merano Günther Januth si è detto molto preoccupato per la situazione ed ha criticato la legge italiana che non consente di impedire a chi si è reso responsabile di violenze di commetterne ancora.
Il sindaco di Bolzano Luigi Spagnolli si è invece espresso in merito ai numerosi furti, anche eclatanti, verificatisi negli ultimi giorni. Esprimendo lo stesso concetto: “chi ruba non va in galera, il problema sta nella legge nazionale”.
I casi di violenza urbana, di cui spesso si sono resi protagonisti individui con background migratorio, hanno anche sollecitato il quotidiano Dolomiten ha rilanciare (a dire il vero con poca veemenza) la campagna Stop der Gewalt, iniziata la scorsa primavera per consentire (questo era lo scopo) ai cittadini di segnalare i casi di violenza che restano sotto traccia e che in prima battuta non entrano direttamente nelle cronache dei media.
Visto l’allarme, e la richiesta da parte del sindaco di Bolzano di convocare a breve il comitato cittadino per l’ordine e la sicurezza, sulla questione ieri sono intervenuti sia il questore di Bolzano che il comandante dei Carabinieri di Merano.
In merito ai furti il questore ha invitato con forza i cittadini a ricorrere all’autotutela. Insomma: ad installare autofurti e ad assumere atteggiamenti più responsabili in merito ai propri beni.
Il comandante dei Carabinieri di Merano dal canto suo ha affermato senza mezzi termini che i casi di violenza urbana nella città del Passirio avvenuti nel 2014 sono percentualmente di un in numero molto inferiore rispetto a quelli del 2013. Invitando i cittadini a non preoccuparsi e definendo il pestaggio dello scorso sabato 20 settembre un ‘caso isolato’.