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“Ecce Homo”, è Urzì il candidato del centrodestra

La candidatura a sindaco è stata ufficializzata stamattina nel corso di una conferenza stampa. Urzì: “un’aggregazione di centrodestra sarà il nostro punto forza”.

I rumours ci avevano preso: Alessandro Urzì è il nuovo candidato sindaco del centrodestra, il deus ex machina con il compito (ingrato?) di rimettere a posto le cose, di far luce nel buio al di qua della siepe, di salire su una Delorean e raggiungere le 88 miglia orarie necessarie per ritornare a quando la cultura politica di destra a Bolzano era ancora in seria A. La sfida, che non ha certo allettato il giovane cadetto Matteo Bonvicini il quale ha preferito squagliarsela in extremis, sarà riuscire con un colpo di mano ad attenuare la comprensibile sfiducia dell’elettorato in un rinnovato spazio di significazione collettiva. Ci vuole tempo e ci vogliono voti, che per ora non ci sono. Per ora c’è la tenacia e la tangibile volontà di ostacolare l’avanzata del sultanato del Pd, colpevole, secondo Urzì, di stare facendo “il male della città, concentrato com’è a mantenere lo status quo e le sue posizioni di privilegio anziché intervenire sulle questioni urgenti che interessano i cittadini. Ciascuno di noi prima di tutto è un bolzanino e ha sofferto in questi lunghi anni di amministrazione Spagnolli il lento spegnimento della città”.

A fare gli onori di casa il coordinatore regionale di Forza Italia Enrico Lillo, che ha annunciato la candidatura di Urzì durante la conferenza stampa tenutasi questa mattina al Circolo della Stampa di via dei Vanga a Bolzano. “Alessandro è la persona giusta, perciò abbiamo deciso di fare questo passo insieme, Forza Italia e Alto Adige nel cuore sono i componenti di questa prima coalizione a cui speriamo si aggiungano anche altri esponenti dell’area del centrodestra. Oggi ci stiamo assumendo la responsabilità di ricostruire una parte politica che costituisca una speranza di cambiamento concreta”, ha chiosato Lillo.

L’appello più urgente è quindi quello di tornare a fare squadra: “voglio essere il rappresentante alla pari di tutti – ha dichiarato Urzì precisando che le liste per il momento saranno separate ma non chiuse -, in questa campagna elettorale non ci dovranno essere protagonismi, solo così potrà tornare la primavera a Bolzano. Questo è il primo nucleo di quella che ci auguriamo diventi un’aggregazione, ci impegneremo per cercare di trovare un minimo comune denominatore, superando quelle divergenze che in passato ci hanno scioccamente diviso”. La chiamata a raccolta (nei prossimi giorni ci sarà un confronto con le altre forze del centrodestra) includerà anche le frange più estreme, alias Casapound? “L’unica pregiudiziale è legata al programma, siamo decisi a proporre dieci provvedimenti che la futura amministrazione dovrà, secondo noi, attuare nei primi tre anni, chi rientrerà in quella che è la nostra identità e sensibilità è ben accetto”, ha detto Urzì.

Il tema sicurezza è la sponda ideale per attaccare gli avversari, autoincastrati nella balcanizzazione del partito. “Oggi a Bolzano non si è più sicuri in strada, sugli autobus, nei parchi pubblici e nemmeno in casa. Non è demagogia questa ma puro realismo”, ha sentenziato Urzì. Per il programma della coalizione bisognerà attendere ancora, ma intanto il candidato sindaco anticipa alcuni di quelli che saranno i contenuti principali della campagna elettorale. La finanza locale: “è indubbio che il comune di Bolzano abbia abdicato al suo ruolo all’interno del Consorzio dei Comuni nella trattativa con il presidente Kompatscher per quanto riguarda la ripartizione dei fondi, e questo significa milioni di euro che sono venuti a mancare nelle casse locali”; l’inceneritore: “in Italia come in Europa è consolidato il principio per cui se ci si accolla un onere si debba restituire ai cittadini in altra misura una sorta di compensazione e questo a Bolzano non è stato possibile”; e poi ancora la questione della viabilità e dei rifiuti.

Il coordinatore regionale di Forza Italia sguscia invece via dalla “provocazione Biancofiore”, l’ectoplasma del centrodestra in consiglio comunale: “l’onorevole Biancofiore – ha commentato Lillo – si sta dedicando a quelle che sono le sue attività parlamentari con senso del dovere nei confronti del partito, riguardo la sua assenza in consiglio comunale queste sono le storture del nostro sistema elettorale che permette la compatibilità di alcuni incarichi. Dal punto di vista economico, però, l’onorevole non percepisce un emolumento rispetto alla sua funzione di consigliere comunale, poi possiamo anche essere d’accordo che politicamente questa non sia una bella immagine”.

Urzì annuncia infine un ordine del giorno che sottoporrà venerdì in consiglio regionale: “proporrò di ridurre le indennità del sindaco di Bolzano, riportandole a parametri di equità rispetto a quelle del Trentino, perché le indennità dei sindaci dell’Alto Adige sono sproporzionatamente più alte. Proporrò inoltre di abolire le indennità per il Presidente del consiglio e auspico che Guido Margheri, che è pratico di raccolta firme, scenderà in piazza per sostenere la mia proposta”. La campagna elettorale, evidentemente, passa anche da qui.

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Martin B. Mi., 25.02.2015 - 00:05

Und diese alten politischen Gesichter wollen den Frühling bringen? Die ital. Rechtsparteien im Lande liegen am Boden und das bleibt m.M. nach vorerst so.

Mi., 25.02.2015 - 00:05 Permalink
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Marco Putti Mi., 25.02.2015 - 04:01

Wenn ihr euch bloss nicht blenden lasst....wer am boden liegt hat die besten voraussetzungen aufzustehn...und umgekehrt;) Urzi ist ein Macher nicht ein Schwàtzer. Trust me liebes SvPd Volk.

Mi., 25.02.2015 - 04:01 Permalink