“Spagnolli a casa”
Il giorno dopo la disfatta è anche il giorno in cui Gigi Spagnolli torna a confidarsi con il suo fedele diario di bordo incassando il colpo sul voto contrario al progetto del quadrilatero di via Alto Adige.
“È stato, l’esito, per taluni un peccato, per talaltri un sollievo: per me, una decisione democratica da accettare”.
Propositivo e per nulla intenzionato a cedere il passo, ora il sindaco, con un colpo di coda, prova a ricucire con gli alleati per “riflettere insieme”, lavorare sul programma condiviso, ricordando - perché no - tempi migliori: la scorsa, fertile, decade durante la quale, scrive Spagnolli, la squadra di governo ha fatto grandi cose. Un appello alla responsabilità, dunque, perché lasciare in mano la città a quei partiti “che hanno preso percentuali dell’ordine del 10% dei voti” è fuori discussione, avverte il primo cittadino, “per quanto bravi possano essere nel migliorare la loro performance elettorale, vogliamo davvero credere che si possano avvicinare al 50%, così da avere maggiori possibilità di governare di quante ne abbia io? Non scherziamo”.
A chiedere le dimissioni di Spagnolli c’è tutto il centrodestra. Marco Galateo della Lega Nord scrive sulla sua pagina Facebook: “al di là del progetto Benko, che potrà essere ripresentato con qualche modifica, forse necessaria, il dato politico è che il sindaco si è espresso sul sì. La città è priva di un governo, non esiste la maggioranza, forse non è mai esistita. Così non può andare, Bolzano merita di più. Si abbia la dignità politica di ammetterlo e il coraggio di riportare al voto i cittadini”. Gli fanno eco i forzisti Enrico Lillo e Michaela Biancofiore, che, messe da parte per un momento le solite schermaglie, si ritrovano compatti contro il nemico giurato. “[Spagnolli] Si dimetta! - scrive in una nota il coordinatore regionale di FI - Se ne faccia una ragione e si faccia da parte se è vero che questa città le sta a cuore”.
Biancofiore, infine, chiede ai Verdi dimostrazione di coerenza: “Spagnolli ha votato a favore, ora salvino quel minimo di credibilità morale rimastgli, rinuncino alle poltrone, alla brama di potere sulla città e sfiducino Spagnolli senza aspettare il Bilancio. Basta una sola e ferma dichiarazione e il sindaco non potrà evitare di dare le dimissioni restituendo la parola ai cittadini”.