Politik | Consiglio regionale

Legge elettorale, la resa dei conti

Ultimo tentativo di far passare la riforma ma Bürgerunion e Freiheitlichen non mollano. Fioccano, intanto, le liste per Bolzano.

Ci siamo, o la va o la spacca. Da domani (29 gennaio) verrà messo in atto l’ultimo tentativo di portare a casa il risultato, una nuova legge elettorale per Bolzano. Si andrà avanti a oltranza, anche fino a lunedì mattina se ce ne sarà bisogno, riferisce l’assessore Svp Sepp Noggler, primo firmatario del disegno di legge. Tutto dipenderà se il “catenaccio” - si conceda la metafora calcistica - del duo Pöder (Bürgerunion) e Blaas (Freiheitlichen) costringerà ancora una volta Noggler & co. a centrocampo. La partita-seduta in consiglio regionale si preannuncia in ogni caso lunga ed estenuante - ci sono 4.700 emendamenti da trattare - e,  alla fine dei conti, forse anche superflua. La nuova legge elettorale, infatti, a detta di molti consiglieri, non sarà la chiave di volta per risolvere il nodo della governabilità del capoluogo. Resta il fatto che, con l’introduzione delle soglie minime per l’accesso al consiglio comunale (3% per le liste singole, 7% per le coalizioni, 2,2% per le liste coalizzate), i partiti potrebbero diminuire, rientrando in un numero compreso fra 16 e 18, mentre con l’attuale soluzione non si esclude un certo affollamento: fra i 20 e i 22.

L’antifona di Freiheitlichen e Bürgerunion, intanto, è sempre la stessa: il taglio dei consiglieri comunali da 45 a 35. Fallito il tentativo di Arno Kompatscher di un compromesso con il Pd - e cioè la riduzione dei consiglieri comunali a 40 - per aggirare l’ostruzionismo della destra tedesca, lo scenario si complica ulteriormente. “Per una nuova lista di lingua tedesca il 3% vuol dire arrivare all’11-12% della popolazione di lingua tedesca e per una coalizione arrivare al 27%. Queste soglie sono fatte per garantire Svp, Pd e Urzì, per nessun altro”, ha dichiarato il battagliero Pöder al Corriere dell’Alto Adige. “È abbastanza evidente che quello che si pensava di fare era un calcolo di convenienza da parte di SVP e PD. Tutta la situazione insomma è poco piacevole dal punto di vista democratico” aveva sintetizzato ieri, in un’intervista a salto.bz, il consigliere provinciale del Movimento 5 Stelle Paul Köllensperger.

Nel frattempo il sottobosco delle potenziali liste che correranno alle prossime elezioni comunali inizia a concretizzarsi, ci sarà la compagine di Elena Artioli, a meno che non si riesca a creare una coalizione di centrosinistra; la lista degli altri ex alfieri di Luigi Spagnolli: Matteo Bonvicini e Claudia De Lorenzo. Scenderà in campo anche Anna Pitarelli, che in questi giorni sta incontrando diverse forze politiche; e ci proverà anche la lista Governo dei cittadini di Lausch, Scolari, Fazzi e Pompermaier. Rinuncia alla competizione, invece, Dado Duzzi. Più ardua si annuncia l’impresa del Pd, con la Svp blockfrei e l’eventualità di un forfait da parte degli ecosociali. Le scommesse sono aperte.