“Dimissioni subito”
Non tardano ad arrivare le prime reazioni dopo la rivelazione dell’identità del presunto aggressore - Davide Brancaglion, consigliere del quartiere Don Bosco - del minorenne picchiato davanti alla sede di Casapound a Bolzano. Oltre alla solida presa di posizione di Hannes Unterhofer, vicepresidente (Svp) della circoscrizione Don Bosco, al coro delle critiche si unisce anche la segretaria provinciale del partito democratico Liliana di Fede, secondo la quale “il consigliere circoscrizionale Davide Brancaglion, denunciato per il pestaggio di un ragazzo minorenne fuori la sede di Casa Pound, deve semplicemente dimettersi subito. Il teppismo e la violenza - prosegue Di Fede - non possono avere rappresentanti nelle istituzioni democratiche. Bolzano non merita questo”. In sintonia anche Guido Margheri, coordinatore SEL-Sinistra Italiana, che in una lettera aperta al commissario straordinario del capoluogo Michele Penta chiede un deciso intervento da parte dell’amministrazione comunale.
"Gentile Dott. Penta,
il grave pestaggio di cui è rimasto vittima un giovanissimo studente bolzanino e i risultati delle successive indagini che hanno portato alla denuncia di un noto esponente del Movimento CasaPound, Consigliere di Quartiere a Don Bosco, non hanno visto, fino ad oggi, da parte del Comune alcuna chiara presa di posizione.
Eppure siamo di fronte ad un grave atto di violenza compiuto esplicitamente in odio e in spregio ai valori democratici della convivenza civile. Anche una semplice suoneria telefonica, se intona "Bella Ciao", rappresenta agli occhi dei sedicenti "fascisti del terzo millennio" una provocazione perché simbolo di una Costituzione e di una democrazia che negano e combattono.
Eppure, in occasione della giornata del 27 gennaio sia Lei che i Vice Commissari hanno ribadito la condanna dei crimini nazifascisti
Eppure molta della sua attenzione si è concentrata in questi mesi sui temi della sicurezza e dovrebbe esserle noto che questo atto deve essere inserito in un preciso contesto nel quale CasaPound e altri movimenti similari promuovono iniziativa di stampo fascistoide segnate anche dalla diffusione di orientamenti razzisti e xenofobi.
Sarebbe opportuna e necessaria, dunque, una netta presa di distanza da parte del Comune e un'iniziativa politica e istituzionale adeguata finalizzata a richiedere le dimissioni del Consigliere denunciato, a negare spazi pubblici ai movimenti come CasaPound, a impedire altre provocazioni da parte di CasaPound e movimenti simili, in particolare, in occasione della Giornata del 10 febbraio, a rivolgere un appello a tutte le istituzioni e forze politiche affinché, anche in vista delle prossime elezioni prendano le distanze dalla violenza e isolino CasaPound".