Uno spettacolo vergognoso
La ‘piccola’ nuova legge elettorale per Bolzano (ridotta alla sola introduzione di soglie per liste e coalizioni) alla fine è stata approvata alle 6.30 del mattino di sabato 30 gennaio. Dopo un dibattito durato 20 ore e ritenuto, da decine dagli stessi consiglieri, forse la più triste pagina registrata nella politica regionale. In sostanza è stato come se la tangibile decadenza della politica avesse contagiato anche la politica regionale, dopo aver infettato quella comunale di Bolzano.
A Trento la ‘seduta’ del consiglio regionale è stata segnata da continue interruzioni, bisticci, urla ed insulti. Lo scontro permanente ha visto contrapposte in maniera durissima opposizioni e maggioranza. Nella prima parte della tragicommedia assoluto protagonista è stato il consigliere Andreas Pöder, che per ore ha dato lettura ad alta voce dei suoi emendamenti, nonostante gli fosse stata tolta la parola a più riprese. Con il passare delle ore al clima ‘circense’ hanno quindi dato il loro contributo anche diversi consiglieri trentini d’opposizione, con continue urla e invettive, mentre l’intero gruppo consigliare di Süd-Tiroler Freiheit decideva di abbandonare l’aula, disgustato.
Per ore si sono susseguite interruzioni dei lavori, riunioni dei capigruppo, collegi di presidenza, fino a quando intorno in tarda serata il vicepresidente del consiglio regionale Thomas Widmann ha iniziato a forzare la mano mettendo ai voti prima l’espulsione dall’aula prima del consigliere Andreas Pöder e successivamente anche quella del consigliere Claudio Civettini. Successivamente Widmann, aprendo finalmente il dibattito sugli emendamenti alla legge, ha pensato bene di assegnare arbitrariamente ai consiglieri tempi brevissimi per gli interventi, cosa che ha mandato su tutte le furie più d’uno suscitando una vera e propria bagarre. Caos nel quale, per fare solo un esempio, il consigliere Civettini ha dichiarato “ho chiamato il 113 così saranno loro a decidere se me ne devo andare”, in consigliere Alessandro Urzì per la stizza ha lanciato a terra frantumandolo un bicchiere di vetro ed infine il consigliere Nerio Giovanazzi ha minacciosamente raggiunto Widmann sullo scranno del presidente, minacciandolo fortemente e quasi venendo alle mani.
La legge è passata alla fine solo grazie alla mediazione del presidente della Regione Ugo Rossi che all’alba è riuscito a trovare un accordo di non belligeranza con le opposizioni. Ma è certo che quanto accaduto avrà senz’altro conseguenze significative sulla qualità del lavoro consigliare in Regione, avendo gravemente pregiudicato il rapporto di fiducia e di rispetto tra maggioranza ed opposizione.
Con possibili conseguenze anche sul ruolo di ‘garanzia’ finora ricoperto dai vertici del consiglio regionale Chiara Avanzo e Thomas Widmann, così messo a dura prova da quella che le opposizioni (e non solo) hanno considerato una forzatura senza precedenti.
... ohne Worte ...
... ohne Worte ...
...ohne Bildung, Würde & Stil
...ohne Bildung, Würde & Stil
Decadenza della politica?
Decadenza della politica? (vedasi sopra). Non la si può certamente fissare alla riunione di cui in oggetto. Il processo di decadenza ha già vissuto GRANDI momenti: si pensi soltanto agli scandali più recenti: Sel, pensioni, mega-stipendi, liquidazioni di fine legislatura, privilegi vari, fondi speciali ecc., ecc., ecc.! Certamente non basta una riunione per infangare l'immagine della politica risp. quella dei rappresentanti della stessa. E che ha detto L'ASTAT poco tempo fa: I politici godono di una scarsa fiducia nella popolazione. Sono in buona compagnia con i giornalisti ai quali è stato assegnato dallo stesso Istituto un voto quasi alla pari (sul 35%). È grave!!!