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Cattivi esempi

Le due società: quella che deve confrontarsi con i concorrenti e quella che no.
Note: This article is a community contribution and does not necessarily reflect the opinion of the salto.bz editorial team.

Professionisti, artigiani, commercianti, imprese sanno cosa vuol dire concorrenza, eccome! 

Aumenta continuamente il numero dei competitori, i prezzi si comprimono, le porte in entrata sul mercato privato sono sempre più spalancate. Si combatte su qualità, prezzi, velocità. Il settore a concorrenza più feroce è in particolare quello delle forniture e dei lavori per le Pubbliche Amministrazioni: sconti fino al 40% pur di acquisire un incarico.

Qualche volta si vince, ma spesso si perde e ci si può lasciare anche le penne (economiche). Ma quando la concorrenza arriva alle porte delle Società Pubbliche, le trova chiuse. Si fa di tutto perchè queste società non debbano sottoporsi ad un confronto competitivo con altri concorrenti.

La parola d’ordine è “no alle gare”! Siamo i migliori…per definizione! Lo abbiamo visto con le concessioni idroelettriche, nel settore rufiuti (termovalorizzatore e SEAB) ora segue la concessione per la gestione dell’autostrada del Brennero, il trasporto locale (Sasa e, sullo sfondo SAD). Insomma, due pesi e due misure.

In questo caso, i cattivi esempi vengono dall’alto!

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