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Il tifoso e la partita (negata)

L’incontro di Champions Juventus-Borussia Mönchengladbach di stasera verrà “oscurato” per questioni di diritti televisivi. La RAS assicura: “trasmessi i prossimi match”.

“Il calcio è l’ultima rappresentazione sacra del nostro tempo”, diceva Pasolini, quasi un’assioma per tutti quelli che si riconoscono nella parabola cosmica del gioco del pallone come sintesi della società italiana. Gli stessi che non avranno preso esattamente con filosofia l’annuncio della RAS - Radiotelevisione Azienda speciale di non trasmettere la partita di Champions League tra Juventus e Borussia Mönchengladbach in programma per stasera, 21 ottobre. Il match sarà trasmesso in diretta e in chiaro sul canale tedesco ZDF (che possiede i diritti per la suddetta competizione internazionale per la Germania), ma il segnale, diffuso proprio dalla Ras e ricevibile sul digitale terrestre in tutta la provincia di Bolzano e parte di quella di Trento grazie ad accordi internazionali per la ritrasmissione a favore degli spettatori di lingua tedesca, verrà criptato durante l’incontro.

Mediaset Premium, infatti, ha acquistato i diritti esclusivi per l'Italia della Champions per 3 anni (dal 2015 al 2018) alla “modica” cifra di 700 milioni di euro, chi non ha sottoscritto l’abbonamento alla piattaforma televisiva milanese resterà dunque con un palmo di naso. “La ZDF - spiega il presidente della Ras Rudi Gamper - ci ha scritto in diverse occasioni specificando che i diritti per le partite della Champions sono esclusivamente per la Germania”. Già nel 2010 la RAS aveva illustrato all’Intergruppo delle minoranze nel Parlamento europeo a Strasburgo alcune proposte per sbloccare la mancata diffusione dei grandi eventi sportivi trasmessi dalle emittenti nazionali di lingua tedesca anche in Alto Adige. “La minoranza tedesca - incalza Gamper - non ha la possibilità di vedere nella propria lingua una partita di calcio internazionale perché i diritti in Italia sono di lingua italiana”. 


                                     Il presidente della RAS Rudi Gamper

Esiste tuttavia una direttiva europea (89/552/CEE del 3 ottobre 1989, modificata dalla direttiva 2007/65/CE dell'11 dicembre 2007) che “stabilisce il principio secondo il quale gli Stati membri assicurano la libertà di ricezione e non ostacolano la trasmissione sul loro territorio di programmi televisivi provenienti da altri Stati membri”. “Sulla base di questa direttiva - prosegue il presidente della RAS - abbiamo trasmesso la prima partita della Champions League della Juventus, quest’anno; a quel punto da Mediaset Premium ci hanno inviato una lettera nella quale dicevano che ci avrebbero diffidato, chiedendo il risarcimento danni”. È seguito un incontro “molto cordiale”, tiene a precisare Gamper, a Milano, fra i vertici della RAS e tre avvocati di Mediaset. Per l’azienda berlusconiana sembra essere prioritario il fatto che non venga trasmessa specificamente la partita Juventus-Borussia Mönchengladbach al fine di non farsi sfuggire alcun potenziale cliente Premium, dal momento che la “stagione di caccia” degli abbonati è ancora aperta e la Champions è un’esca inequivocabilmente ghiotta. “Se rinunciamo a mandare in onda questa partita, potremo trasmettere le prossime, questo è l’accordo che abbiamo accettato dopo il via libera dal Landeshauptmann Arno Kompatscher”, chiosa Gamper.

Nel frattempo l’europarlamentare Herbert Dorfmann (Svp), su sollecitazione della RAS, ha preparato due missive da inviare alla FIFA e alla UEFA, le federazioni mondiali ed europee di calcio, nelle quali si ribadisce il principio espresso dalle direttive europee del 1989 e del 2007. “Ci auguriamo che si riesca a trovare una soluzione a questo annoso problema quanto prima”, afferma Gamper.

Va detto, tuttavia, che per alcuni “eletti” la possibilità di vedere la tanto attesa partita di stasera c’è: la ZDF è liberamente visibile dai satelliti Hot Bird e Astra, “una magra consolazione, dal momento che un terzo degli altoatesini non possiede una ricezione satellitare”, commenta il numero uno della RAS. Sic est.

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alfred frei Wed, 10/21/2015 - 17:05

Michaela Biancofiore ruft bei Berlusconi an und schon sehen wir fern.
Ein Gutschein für die kommenden Gemeinderatswahlen ist auch dabei.
Was wollen wir mehr ?

Wed, 10/21/2015 - 17:05 Permalink