Bernd Ausserhofer: “Abbiamo pagato lo scandalo a livello provinciale”
Bernd Ausserhofer, candidato sindaco dei Freiheitlichen, proviene dal mondo della gastronomia e per spiegare il pesantissimo calo di consensi registrato dal suo partito (e da Süd-Tiroler Freiheit) alle comunali di Brunico usa una metafora culinaria: “In cucina generalmente va così: se il capo cuoco sala troppo la minestra, a farne le spese è l'apprendista”. La traduzione non è difficile: i Freiheitlichen sono stati investiti in modo massiccio dal discredito nei confronti della politica creatosi in seguito allo scandalo sulle pensioni dei consiglieri provinciali. Per questo motivo anche il lavoro (“il buon lavoro”, secondo Ausserhofer) svolto in questi anni a livello comunale non è riuscito a restaurare l'immagine ormai compromessa.
Salto.bz: Bernd Ausserhofer, dunque le responsabilità di questa sconfitta elettorale sono tutte da addebitare ai vostri “capo cuochi”
Bernd Ausserhofer: Mi sembra evidente. Basta confrontare quanto accaduto nel nostro partito con quello che è riuscita a fare la Svp. Loro hanno provveduto a cambiare i vertici del partito, hanno proposto una reazione che ha perlomeno tentato di salvare la situazione. Noi, invece, siamo rimasti un po' a guardare.
Questo significa che la dirigenza dei Freiheitlichen dovrà esercitare finalmente una forte autocritica?
Io penso che un'analisi di questo tipo andrà sicuramente fatta. Ne stiamo discutendo anche noi, a livello comunale, ma è chiaro che un segnale dovrà venire dal gruppo attualmente insediato nel Consiglio provinciale.
Concretamente di che segnale si dovrebbe trattare? Avete intenzione di sfiduciare il vostro gruppo dirigente?
Il gruppo dirigente è perfettamente a conoscenza del problema e non ha bisogno di una nostra sollecitazione al riguardo. Penso che anche nel nostro caso, come è accaduto per la Svp, occorra valutare un ricambio: qualcuno delle prime file dovrà cedere il posto a chi adesso sta dietro.
Lei pensa che ci sia l'occasione di recuperare? Tra pochi giorni si torna a votare per le Europee...
Il prossimo appuntamento elettorale mi sembra troppo ravvicinato per ipotizzare un recupero. Occorreranno tempi più lunghi. In ogni caso, ripeto, tutto sarebbe inutile senza un cambiamento profondo, anche a livello di persone. Adesso l'unica cosa che posso dire è questa: noi proseguiremo il nostro lavoro a livello comunale, sperando di riguadagnare nelle prossime amministrative quello che oggi abbiamo perduto. Non sarà facile. Ma ci proveremo.