Politica | Forte dibattito nel Pd

Rossi Saretto: Frena deve dimettersi, occorre saper fare squadra

La vicesegretaria dimissionaria denuncia la scarsa collegialità della segreteria e il ruolo marginale riservato alle donne. Riconoscendo a Spagnolli un ruolo chiave di 'ponte' con la Svp.

Il Partito Democratico altoatesino sta vivendo un intenso confronto sul risultato elettorale, recentemente rilanciato dalle aspre critiche del sindaco di Bolzano Luigi Spagnolli e dalle dimissioni della vicesegretaria meranese Daniela Rossi Saretto. Sotto accusa è la segreteria guidata da Antonio Frena, ritenuta responsabile del 'non successo' elettorale alle elezioni provinciali 2013.  

Daniela Rossi Saretto, qual è il motivo delle sue dimissioni?
Daniela Rossi Saretto - Di solito un segretario nomina quali vice persone di sua fiducia. Io però ad un certo punto ho iniziato ad apprendere le scelte politiche del partito dalla lettura dei giornali. Io credo nel partito e non mi piace polemizzare, ma c'è un limite a tutto, è una questione di rispetto della persona. Ad un certo punto ci si stufa di far finta che all'interno del partito la parità tra uomini e donne sia rispettata. E il livello della finzione per me è diventato insopportabile. 

La non elezione di Cornelia Brugger ha in qualche modo ufficializzato questa situazione.
La scelta di correre tutti per valorizzare i due assessori uscenti necessitava comunque di un equilibrio con la componente femminile, che è stata cercata in qualche modo con la candidatura di Cornelia Brugger, ma l'obiettivo di fatto non è stato raggiunto. Forse la candidatura è arrivata troppo tardi e forse andavano valorizzate tutte le componenti femminili del Pd. A me ed a Vanda Carbone è stato chiesto di candidare a 20 giorni dalle elezioni, ma solo perché era subentrata la preoccupazione che Scelta Civica ce la potesse fare entrando direttamente in giunta. Devo dire che mi sono sentita un po' usata.

Il Pd puntava a tre mandati e doveva valorizzare le donne. Perché allora Cornelia Brugger non è stata proposta come capolista?
Se si fosse dato seguito a quello che veniva proclamato sarebbe dovuta andare così, ponendo Cornelia o comunque una donna non necessariamente organica al Pd in testa alla lista. Ci sarebbe voluto più coraggio, ma forse nel caso della Brugger c'è stata la paura che gli elettori non avrebbero compreso fino in fondo la scelta interetnica. 

Frena ora si deve dimettere?
Sì. Io non ho nulla di personale nei suoi confronti però non capisco la sua 'non autonomia' come segretario, ma anche le sue carenze di mediatore, conciliatore e persona che fa squadra. In sostanza ha sposato una tesi che è stata sostenuta solo da una parte del partito. 

Spagnolli chiede le dimissioni di Frena ed è super corteggiato dalla Svp. Aveva ragione Spagnolli quando disse che la sua eventuale candidatura alle provinciali avrebbe fatto bene al partito?
Io ho fatto parte del gruppo di persone che pensavano che un sindaco deve portare a termine il suo mandato e non ho condiviso l'idea di Spagnolli di promuovere uno schieramento più ampio. Probabilmente lui però è stato più lungimirante di noi, anche se non sappiamo cosa sarebbe successo se avesse deciso di lasciare il comune, dove è a capo di una squadra che lavora molto bene. Una cosa è certa: Spagnolli sa interloquire con la Svp e non è una cosa da poco. 

Come andrà a finire in provincia? Che tipo di giunta faranno?
Svp e Pd possono irrobustire la maggioranza coinvolgendo i Verdi. Ma l'alleanza con i Verdi non è un cosa facile: hanno già detto chiaramente come vedono le cose. A Merano quando abbiamo tentato di farli entrare in giunta alla fine siamo andati all'opposizione anche noi.

E il Pd dove andrà? Il nuovo segretario potrebbe essere Roberto Bizzo, se non coinvolto come assessore in giunta provinciale?
Per natura Bizzo è senz'altro più conciliante. Ma dipenderà anche da quali saranno i numeri dei "renziani" a livello locale. Lo vedremo prossimamente.