Società | L'appuntamento

Refugees Welcome - vol. 2

L’evento è organizzato insieme al Peace Forum di Innsbruck e si terrà in territorio austriaco il 25 giugno. L’appello di Zappetti: “Abbiamo bisogno di volontari”.

Il concertone del Refugees Welcome si farà. La manifestazione di sensibilizzazione sul tema dei rifugiati che lo scorso novembre, a Bolzano, aveva coinvolto ben 62 artisti e circa 500 volontari, tornerà con la formula già rodata che prevede un’ampia offerta musicale e culturale, ma stavolta con un altro “fondale”, quello della corsia sud della statale, in Austria a pochi metri dal confine. “Lo spunto nasce dall’iniziativa dell’associazione Peace Forum di Innsbruck che organizzerà una giornata di solidarietà fissata per il prossimo 25 giugno e che ci ha contattato per chiederci di partecipare”, spiega Vanja Zappetti, uno dei coordinatori dell’evento. Proposta che è stata accettata senza batter ciglio, l’obiettivo stavolta come allora, è quello di unire società nordtirolese e sudtirolese in un evento in una polifonia di voci contro la retorica anti-migranti.

Sarà come un picnic con musica, una manifestazione pacifica e senza colori politici”, dice Zappetti; si parte con una mattinata jazz, seguita da momenti di danza e dalle 15 in poi ancora musica fino a sera. “C’è bisogno di chiunque voglia venire a dare il suo contributo, che sia per spillare birra, montare cavi o, naturalmente, suonare”, chiama a raccolta l’alfiere di I Love my Town. Nel quadro d’insieme troveranno verosimilmente spazio, inoltre, anche altre realtà legate al mondo della fotografia, del teatro e del cinema, un evento culturale di solidarietà a 360°. “Il massimo sarebbe stato poter allestire due palchi uno da una parte del confine e uno dall’altra, ma purtroppo le recenti manifestazioni al Brennero sono andate oltre i limiti, e dunque, dal momento che l’esperienza recente racconta di alte tensioni sulla parte italiana e che comunque Innsbruck si era già attivata nell’organizzazione siamo saliti sul ‘treno in corsa’ e abbiamo scelto questa opzione”. Il programma delle performance è in evoluzione, probabilmente ci saranno anche interventi di alcune autorità; sicuro, intanto, è il prologo del 24 giugno al Treibhaus, “il tempio della musica e del jazz in particolare a Innsbruck”, durante il quale verrà presentata la manifestazione. Evento speculare si vorrebbe tentare di organizzare a Bolzano il giorno stesso, “sono impegnato in questi giorni per trovare un luogo che si presti per l’occasione”, riferisce Zappetti.

Nel frattempo, ieri, in consiglio provinciale ha ripreso quota la polemica sull’accoglienza dei profughi. Andreas Pöder (BürgerUnion) ha chiesto conto dell’affitto, da parte della Provincia, di un capannone dell’imprenditore Tosolini per 39mila euro al mese, “una somma eccessiva” secondo il consigliere. L’assessore Christian Tommasini ha risposto facendo riferimento alla ricerca di una struttura con determinate caratteristiche in quanto ad area interna ed esterna e localizzazione a Bolzano. “Il sondaggio di mercato è stato pubblicato il 20 aprile sul sito dell’amministrazione, e sono pervenute due offerte tramite PEC: una relativa a una struttura in via Gobetti, di Tosolini, e una di un’altra società a Bressanone, è stata scelta la proposta di Tosolini. Il canone è stato giudicato idoneo visto che erano stati eseguiti tutti i lavori di adeguamento, il contratto dura 3 anni”. Walter Blaas (Freiheitlichen) ha chiesto lumi sulla suddivisione di altri 700 profughi; a quel punto l’assessora Martha Stocker ha segnalato che i Comuni sono stati coinvolti nella ricerca di possibili alloggi, “ma il numero di profughi non è ancora chiaro: si viene informati solo un paio di giorni prima”.

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gorgias Mer, 06/08/2016 - 20:52

Die Seite wurde schon entfernt. Wahrscheinlich war sie nicht politisch korrekt genug für den öffentlichen Rundfunk.
Dafür möchte ich auf diesen Artikel vom Spiegel hinweisen: http://m.spiegel.de/panorama/a-1096550.html

Das ist ja toll Menschen verlassen Konfliktgebiete um hier diese weiter auszutragen.

Wenn ein Einheimischer so eine Mentalität und Verhalten aufweist bezeichnet man das als asozial und kriminell. Bei Einwanderer aus fremden Kulturen ist das der Migrationshintergrund.

Mer, 06/08/2016 - 20:52 Collegamento permanente
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gorgias Gio, 06/09/2016 - 00:58

In risposta a di Frank Blumtritt

Viele arme Südtiroler sind ausgewandert in den deutschen Sprachraum und sie waren gut angesehen weil sie bescheidene Leute und harte Arbeiter waren.

Einwanderer aus fremden Kulturen und besonders Araber und noch mehr muslimische Araber haben andere Wertvorstellungen und deren Integration ist besonders schwierig, aufwendig und nicht unbedingt erfolgsversprechend.
Hamed Abdel Samad hat sich Gedanken über das Thema gemacht. Mit seinen Erfahrungen selbst ein Migrant zu sein und seiner Lebensgeschichte hat eine ganz andere Perspektive: https://www.youtube.com/watch?v=yc1tXWOwrHg

Auch ein Kind von Holocaustüberlebende wie Henrik M. Broder unbelastet durch "Täterschuldgefühle" schafft es mit Verstand sich über das Thema Gedanken zu machen: https://www.youtube.com/watch?v=eVkyntqsQQE

Wir müssen lernen uns unsere Grenzen einzugestehen und nicht durch Gutmenschentum ein Brett vor dem Kopf zu haben.

Gio, 06/09/2016 - 00:58 Collegamento permanente